Un sole che non ha più voglia di rompere le nubi e farsi largo nel cielo, fa mille stelline sull'acqua, una gibigianna maliziosa per ricordarti che l'estate è finita e che devi venire in spiaggia coperto, perché tira un venticello teso e freschino, che vuol forse soltanto ricordarti che l'inverno sta arrivando, che è tempo di migrare, andare a cercare lidi più favorevoli, più caldi o soltanto diversi, che basta questo a scaldare il cuore, l'ansia della conoscenza, del nuovo, del differente che sta al di là della collina. Bisogna solo preparasi, fare cose obbligate per questo mondo che mette ogni giorno nuove barriere, diversi steccati, brillanti ed inutili linee Maginot di cui la storia ha già fatto tante volte strame ma che servono a tranquillizzare le menti deboli, impaurite da interessati mentitori.
La spiaggia adesso è quasi deserta, un kitesurf si libra nell'aria, forse anche lui sogna di volare verso lidi lontani, Solo qualche russofona callipigia che offre il fianco allo scatto esibito, alzando la gambetta in pose che vogliono essere miglioratrici o famigliole di milanesotti bauscianti, i cui bimbi di cinque o sei anni non giocano più a biglie con paletta e secchiello, ma la stessa usano per confezionare tortine di sabbia ornate di pietroline e conchigliette per preparare sfiziosi piatti da master chef, offrendo alla mamma estasiata una tartare speciale fatta con doppia salsa alla pera e alla senape, attenzione, menù stellato. Insomma il mondo cambia, non c'è verso.
Eppure ci sono ancora le mezze stagioni, insomma almeno di questo non lamentiamoci. Diciamolo pure, siamo incontentabili, vogliamo sempre di più e sempre meglio, il meraviglioso, a noi sazi di straordinario, appare banale e scontato così da fare apparire la ricerca della felicità, come una mitica ed irraggiungibile pentola d'oro alla fine dell'arcobaleno. Dicono invece i cinesi : 一口田,衣禄全 - Yīkǒu tián yī lù quán, Se hai vestiti da indossare e un campo da coltivare, hai tutto ciò che ti serve per essere felice.
Nessun commento:
Posta un commento