venerdì 13 novembre 2009

C'è grip sulla pista.

Il 1833 fu per Alessandria l'annus horribilis e scorrendo i cartolari del Conte Civalieri di cui vi ho già parlato in Un blogger alessandrino, si assiste con un brivido al crescendo rossiniano delle paranoie del Governatore Galateri, personaggio ossessionato dalla sicurezza e delirante che multava di Lire 25 il Tesoriere Provinciale per aver dato un ballo nonostante le sue proibizioni e la cui ferocia culminò nel giugno con la fucilazione di Andrea Vochieri. Ma mentre continuavano imprigionamenti ed esecuzioni, ecco il post del 13 settembre 1833 del nostro Conte blogger, arguto e indagatore:


Un influsso quasi che generale regna da due mesi in questa città ed è una specie di costipazione che chiamasi il grip , detto anche influenza, malattia conosciutissima in Francia ed in Germania, laddove è passata nelle nostre regioni e che nell'estate scorsa ha regnato assai in Milano, in Genova ed in Torino. Essa incommincia col male alla gola, produce l'estinzion della voce, quindi una forte tosse ed accompagnata da leggiera febbre, e poi riducesi a raffreddor di testa, il tutto nello spazio di cinque o sei giorni per la cui guarigione si adopera da' medici de' purganti, od una qualche volta il salasso..... Supponesi che essa sia prodotta da stravaganti fenomeni dell'atmosfera accaduti nell'ultime due passate stagioni, in cui ha quasi di continuo piovuto e da un mese in qua il tempo è bellissimo e dolce.

Dunque, come vedete tutto ritorna nella storia e sempre con le stesse modalità, ma cosa cambia allora? Forse un comportamento diverso dei media, che c'erano anche allora naturalmente e magari anche a quel tempo, al soldo di qualcuno o spudoratamente di parte o semplicemente ignoranti, battendo facili grancasse relative all'audience, si sbizzarrivano nell'aumentare la preoccupazione e i timori nella folla acefala? Oggi le cose sono più raffinate e il tambureggiamento giornalistico è più battente e mirato, tale da far sospettare interessi specifici. Ormai non ti puoi più fidare della TV, che elenca il numero dei morti come un rosario, mentre lo scorso anno che erano cento volte di più, neanche ne parlava, né dei giornali che sparano intere pagine sulla necessità di consumare un vaccino che regolarmente acquistato e pagato dalle esangui casse della sanità, rimane intonso nei depositi, neanche i medici se lo fanno e verrà probabilmente gettato via o regalato al terzo mondo dove si muore invece di malaria e di AIDS. Non ci si può fidare più di nessuno. Internet che era la nuova frontiera libera dell'informazione, ormai è piena di bufale indistinguibili dalla realtà. Pensate, l'ultima che gira sul Web, insinua addirittura che la moglie del nostro ministro della sanità sia anche direttore generale di Farmindustria, quasi a voler, malignamente come al solito, insinuare connivenze nel pompaggio della paura a fini di basso interesse, un business di miliardi! Non c'è limite alla calunnia, magari quella povera donna, invece, fa la maestra elementare o la casalinga. Io per parte mia, non leggo più nulla e chiuso nella solitudine della mia biblioteca, poichè la febbre suina non è né sustanzia, né accidente me ne impippo allegramente e se domani mattina, dopo una notte tormentata dovessi svegliarmi ricoperto di sozzi bubboni di un livido paonazzo, pazienza.


6 commenti:

AdriRips aka Ginevra ha detto...

mah... il business ha dimensioni mondiali, quindi per una volta la direttora generala moglie del ministro (o il ministro marito della direttora generala) possono avere buon gioco a dire che cosi' fan tutti...
Segnalo che anche il mio farmacista sconsiglia il vaccino antisuina dicendo che - se va bene- non serve a niente, e il ragionamento che fa è piu' o meno questo: i vaccini non si fabbricano in catena di montaggio, e se ogni anno l'apposito istituto (non ricordo il nome, sta in svizzera) ci mette per l'appunto 12 mesi a produrre le circa 20 milioni di dosi vaccino per influenza normale che si consumano abitualmente (e stiamo parlando di un vaccino per virus conosciuti da anni, alla cui formula ogni anno vengono apportate solo lievi variazioni), come cavolo possono essere state prodotte in 6 mesi le 250 milioni di dosi di vaccino antisuina nuovo di pacca vendute ai governi di tutto il mondo?

Angelo azzurro ha detto...

lamento la stessa cosa da un pò. Possibile che, con tutti i morti degli anni passati, se ne parli solo quest'anno? Qualcuno è interessato economicamente a spingere le vendite del vaccino. Punto e basta.

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Io ho fatto scorta di sanguisughe.

Anonimo ha detto...

Pensate un pò cosa sarebbe successo se le autorità ed i governi di mezzo mondo non avessero predisposto il vaccino per l'influenza suina.Dopo i primi morti........GLM

Bruno ha detto...

l'anno scorso, mi sembra di aver letto da qualche parte, l'influenza ha fatto 8000 vittime.... silenzio totale....

Unknown ha detto...

Sarà anche un affare su scala mondiale, comunque sul telegiornale della bbc, che ascolto al posto di canale 5 o pure delle varie rai, dei morti per influenza, che mi risulta siano per il momento di più in GB che da noi, non si fa neppure una parola. Anche nell'informazione, ci sono cose di diversa serietà

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