martedì 6 dicembre 2011

Non si vive di solo pane 2

A chi non piace stare con gli amici, preferibilmente con le gambe sotto il tavolo? A me particolarmente (specie la parte delle gambe, diranno i soliti maligni). E' la piacevolezza dell'atmosfera, il buonumore che si crea con la chiacchiera, il piacere di indulgere in confidenze, battute e progetti comuni, rinvangare ricordi e cose piacevole, anche se spesso sono ripetitive, e che importa, te le godi ancor di più. Certamente anche la tavola aiuta, vuoi mica stare lì a chiacchierare a becco asciutto, che poi ti viene la gola secca e non sai più cosa dire e uno comincia con: "Devo andare che si è fatto tardi" e in un attimo se ne van via tutti e tu rimani come un babbaleo con i bicchieri sporchi da mettere in lavastoviglie. Invece cibi sapientemente dosati e un congruo mix di bevande, prolungano il momento e alla gente dispiace andar via, lasciare la compagnia, così sui due piedi. Quindi bisogna approntare qualcosa che aiuti, diciamo così, che sia prodromico al buon stare assieme, che funga da catalizzatore. L'amica Annalena mi ha insegnato che un buon menù deve essere ben equilibrato, vario per dare luogo anche a qualche chiacchiera gastronomica e ad attizzare curiosità, meglio ancora se ha un fondo tematico. Così, con la mano d'opera delle Tiziana (nel senso che io ho pensato alla denominazione delle portate e lei a tutto il resto) ho approntato questo menù che definirei:  Menù Natalizio Multiculturale del Sesquicentenario, perchè per il ritrovo prenatalizio degli amici bisognerà pur ricordare l'anno in corso e fare un cenno alla necessità di apertura che metta finalmente nell'angolo che si sono scelti, i ditomedisti del momento. 

Partiamo dunque dall'aperitivo che deve ricordare i colori della nostra bandiera, ça va sans dire. Tre scelte quindi si impongono a diversi tassi alcoolici:
Verde fresco alla mela/kiwi renforcé  (1/3 kiwi frullati ben maturi-1/3 succo di mela verde - 1/3 vodka)
Bianco di pesca cremant (1/2 succo di pesca bianca - 1/2 spumante brut)
Rosso vedetta lombarda tropicalizzata (1/2 bitter rosso - 1/2 succo di ananas )


A coté, per aprire lo stomaco si è proposto in sequenza di mordente, con un trittico di pani maison (bianco, nero ai cereali, giallo alla curcuma, che è una mano santa per l'Alzheimer):
Baci salati-Oh quanto sa di sale... (Fare le valve dei baci di dama con mandorle, parmigiano e sale al posto dello zucchero ed eccedere col burro, mi raccomando, quindi riempire con mousse di formaggio morbido, meglio crème de brie)
Bianca e nera a chicchi sparsi (Stendere uno strato di robiola su una base secca tipo craker e aggiungere un acino d'uva bianca e nera tagliato)
Bigné nordisti e siciliani lombardizzati ripieni di balzero mediterraneo (Riempite bigné e piccoli cannoli siciliani di una crema al tonno e robiola)
Piccantini dimagriti dalla manovra (riempire peperoncini ciliegina, dopo averli ben svuotati, di acciughe, capperi, olive e poco tonno)
Ballottine multirazziali del berger ( su quadretti di pan carré appena tostato deporre una pallina di un impasto di gorgonzola e formaggio cremoso, rotolata, qualcuna in semi di papavero, qualcuna in erba cipollina tritata, qualcuna in noci tritate, qualcuna in paprika, poca mi raccomando)
Hummus della concordia libano/israeliano (scegliete una delle tante ricette sul web, tanto è facilissimo da fare e viene sempre bene)
Clandestini messicani in salsa piccante (banale sacchetto di nachos con salsa rossa messicana standard, io ho aggiunto un po' di tabasco)
Per mandare giù ho proposto uno champagne Guillome.

Sedati i primi morsi della fame, ho dato un po' di spazio a un antipasto d'effetto, appena messo agli atti:
Salade senegalaise mare e agrumi (code di gambero appena sbollentate con spicchi spezzati e ben ripuliti della pelle, di pompelmo rosa e pomelo (citrus maxima); per la salsa di condimento: olio, sale, pepe, un bel cucchiaio di senape di Dijon, schizzo di lime, abbondante (almeno il 40% della massa) cipolla tritata finissima, quasi una pappetta) a cui ho abbinato un sapido Sauvignon Pittaro 2008.

E' quindi l'ora degli antipasti caldi con il seguente trittico in appoggio politico al governo:
Falso strudel della lega svizzera del gruyère (fa balà i rat); (al gruyère, carciofini e prosciutto cotto)
Falsa crostata mediterranea (torta salata in pasta brisé con melanzane, pasta di melanzane, origano, parmigiano, yogourth e pomodorini)
Falsa quiche autroungarica (porri, ricotta e speck) 
Per oliare ho servito un Lussac Saint Emilion 2007

Poi per un'idea di primo:
Tunisino vegetariano della sponda sud (un couscous in bicchierini con verdure miste)
Per disnausiare come si dice in Piemonte e dare un attimo di tregua:
Gelido di mela (sorbetto alla mela verde e spumante brut)

Infine un secondo più corposo come piatto forte:
Civet di grand cocou del sole delle alpi con polenta non OGM (mi scuso ma non sono riuscito a trovarla OGM, speriamo non ci fossero troppe aflatossine) (Un Civet di cervo al nebbiolo dalla lunghissima e lenta cottura, in piccoli bocconcini da adagiare su un letto di fettine di polenta fritta). Imperativo un Nobile di Montepulciano 2003.

Per pulire la bocca:
Misto di caribici ubriachi (ananas e banana al gin)

Dulcis in fundo un trittico di semifreddi pour gouter:
La smarronata (ai marrons glacés)
Menare il torrone  (al torrone Sebaste con cuore di cioccolata calda)
Double chocolat (al cioccolato amaro e al latte al 50% tipo bavarese semifredda)
Qui è andato il residuato di champagne e la compagnia ha rifiutato sdegnata il Moscato Rosa Pittaro 2008 che pur avevo predisposto con tanto amore.
Per tener le bocche impegnate e non parlare tutti assieme:
Petit chocolaterie maison (tartufini e altre varianti cioccolatose con datteri e marzapane, preparati dalle sapienti mani di Tiziana)

A disposizione:
Centroamericano caldo e robusto (io propendo per Illy) e
Spiriti liberi (tra cui il nostro classico genepy maison)

Però l'ingrediente magico che ha davvero insaporito il tutto è stato il calore ineguagliabile degli amici, se non li avete come i nostri, mi spiace ma non il pranzo non verrà così bene. Comunque stamattina sono andato a fare l'analisi del sangue. Vi terrò informati. 




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Cucina senegalese.





4 commenti:

Anonimo ha detto...

grandioso!!!
certoche l'esame del sangue potevi ben spostarlo....
Mariu

Anonimo ha detto...

Mi sono permessa di stampare il tutto in modo da avere una panoramica totale sulle proporzioni del menù stesso ed eventualmente ,se sarò in
grado, di copiare qualche piatto particolarmente intrigante. Ritengo che tu abbia pensato che con i tempi che corrono "a l'è mej fasla bonna adess" prima che una prossima ventura tirata di cinghia stravolga per sempre l'opulenza di cibo in cui viviamo.Domande:
-Quanto tempo ci vuole per fare una megalattica spesa,data la mole di
portate e bevande?
-Quanti giorni prima di Natale è necessario incominciare a cucinare,
data la mole di cibo?
-Quanto aiuto l'uomo(Enrico) dà alla donna(Tiziana) per cucinare una tale mole dicibo?
-C'è pericolo che il succitato uomo, [prima dell'evento conviviale e temendo (dati i tempi bui )che la cosa non si possa ripetere],si sbafi la maggior parte del cibo di nascosto e cada in catalessi?( da strega direi che il rischio è al 100%)
Dopo avere elucubrato quanto scritto, torno a rileggere il menù e poi ti dirò quale piatto ho deciso di copiare
Ciao,ciao

Paola

Enrico Bo ha detto...

@mariù - tanto è uguale inutile vivere da malati per morire sani!

@Paolastrega - cara la mia strega
la pappa era per 18 persone e ti dirò che contavamo di campare a sbafo di
avanzi per tutta la settimana , invece non è rimasto molto, tutta gente di
buon pasto, adesso indago per il tempo spesa. Per la preparazione in realtà
è anche un menù astuto nel senso che molta roba si può preparare prima , ad
esempio i peperoncini ripieni li avevo guia fattialcuni mesi fa, le valve
dei baci di dama li abbiamo fatti qualche giorno fa e riempiti al mattino, i
tre aperitivi è un'attimo ,preparati al mattino presto e messi sul balcone,
l'Hummus fatto la sera prima . Le tre torte salate fatte il giorno prima e
messe a rinvenire in forno.
il sugo del cous cous preparato a chili e messo in congelatore a suo tempo.
Il cervo cotto e congelato , tirato fuori solo per un ultimo riscaldamento
di mezz'oretta. Dolcetti fatti due giorni prima.
i tre semifreddi fatti il giorno prima.
quindi ineffetti al mattino si tratta solo di disporre nei piatti gli
antipasti fare l'insalata di gamberi, riempire i bigné e poco altro.
L'aiuto non è molto e si limita alla parte estetica. D'altra parte l'artista
, si sa...
La quarta domanda è insidiosa e malevola per cui mi astengo dal rispondere.
Ricette a disposizione.

ciao bbèlla

Nidia ha detto...

Sei inesauribile, Enrico, anche in cucina non scherzi davvero!

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 114 (a seconda dei calcoli) su 250!