mercoledì 17 settembre 2014

Greetings from Mitava

Sì questa è proprio un'Africa dura, difficile, impietosa che ti mette davanti realtà crude e poco oleografiche. Questa parte del Mozambico, poi, il nord e la provincia del Niassa, sono davvero in fondo alla scala. Qui, le varie problematiche africane, sono tutte amplificate, rese più evidenti dalla loro presenza costante e apparentemente priva di possibilità di soluzione. Carenza alimentare, situazione igienico-sanitaria, difficilissimo accesso all'acqua, rendono il vivere un bene da guadagnarsi a fatica giorno per giorno. Nei villaggi attorno a Lichinga, anche la vita è come rallentata, tutto si muove come in una moviola di un film terzomondista. Difficile anche stilare una priorità nei bisogni. Il vecchio capo villaggio, malato ed ansimante che ti riceve, cercando parole inutili di ringraziamento, discute di pozzi e di tetto della scuola, ma quando te ne vai, tenendoti la mano fa presente che servirebbe qualche soldo per comprare un po' di zucchero. È un peregrinare tra pozzi troppo superficiali e ormai secchi e le aule dove gruppetti sparuti di bambini ascoltano la lezione con occhi opachi. La maggior parte, il resto della classe, è malata o al lavoro nei campi. Attorno al pozzo esangue che dà sempre meno acqua si affollano ragazze, bambine, donne, con secchi immensi da riempire e poi, issati in testa, finalmente portati fino alla propria capanna. Poi arriva una macchina strombazzante, sollevando un nuvolone di polvere rossa che ricopre i piccoli pesci messi a seccare su un banchetto. Sul cassone del pickup, una ventina di ragazzi che cantano, gridano slogan, sventolano bandiere. È la campagna elettorale bellezza, votate per lui e via con la distribuzione dei volantini e dei fax simile della scheda con la croce dove votare. Appena avremo vinto avrete tutto, un pozzo nuovo, la scuola, il dispensario, la strada asfaltata e soprattutto giustizia e libertà! Votate, votate e l'auto va via sgommando sollevando un altro nuvolone di cipria rossa. Le donne si guardano il pezzo di carta con la foto del candidato, è di bella carta lucida, può sicuramente servire per tappare quel buco nel cannicciato del tetto, resiste forse anche alla pioggia, perlomeno così è stato con quello delle scorse elezioni.

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