E' ormai scoppiata la primavera e sembra già quasi estate; il sole è forte e ti fa venir voglia di mare. La cappa di piombo però è sempre sulla testa e si sposta lentamente, tanto lentamente. Il cuore è pesante e non riesce più a ridere. Ieri la notizia inattesa, se pure temuta che se n'è andata una mia cara amica, lasciandomi un vuoto ulteriore, pesantissimo. Pure questa è l'età nella quale queste cose diventano vieppiù frequenti, cadenzate, inarrestabili. Eppure non ci si abitua mai. Il dolore si rinnova e fa così male. Chi sa se in quelle culture dove la certezza delle rinascite è viva e presente in ogni momento della vita, questo passaggio è davvero più morbido, meno straniante o forse è solamente tutta chiacchiera, da esporre in film di seconda scelta. A nulla vale il fatto di considerare di avere avuto una vita piena, di soddisfazioni e riconoscimenti, la certezza insomma di aver vissuto degnamente. quando è il momento la livella segna un limine che non si può valicare. No, non ci si abitua mai anche se questa è una delle poche certezze che si possono avere.
martedì 30 marzo 2021
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2 commenti:
e pensa te come si devono sentire quelli che hanno vissuto una vita misera...
bon courage
per carità!
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