venerdì 4 dicembre 2009

Cronache di Surakhis 23: Soluzione finale.

Visto che l'altro giorno, in seguito al divertissement matematico che potrete riguardare qui, non si è scatenata la furia dei commentatori nel tentativo di spiegare la facile spiegazione del problemino, probabilmente perchè era già ben conosciuto o meglio ancora, perchè la soluzione era talmente facile da essere sdegnata dalla quasi totalità dei miei benevoli lettori che non hanno voluto commentare con ignominia, mi corre comunque l'obbligo di dare due righe di commento, vuoi a chi, disinteressato alla materia di Ipazia, guarda con irritazione al pensiero scientifico forse un poco arido, vuoi soprattutto al povero Paularius che a due giorni di distanza non si era ancora ripreso dall'incubo gastroprodotto. Lo avevamo lasciato in un bagno di sudore, nel letto pneumatico a levitazione magnetica, che cercava di discernere il sogno dalla realtà, ma quando giunse, opportunamente convocato, l'esperto di matemagica, un bonobo quadrumane di Zork, che computava sulle dita di mani e piedi con un sistema vigesimale derivato direttamente da una antica cultura Maya, lo trovò seduto sul bordo del letto quasi sgonfio, che osservava, tenendosi la testa tra le mani, la scritta insanguinata sul pavimento, che ricorderete anche voi:

NO/X0

Il primate, a cui era stata preventivamente fornita la sequenza dei passaggi matematici, cercò di consolarlo, battendogli ritmicamente le manone sulla schiena e offrendogli le sue parti posteriori in segno di sottomissione rituale, come tutti quelli che erano ammessi alla presenza di Paularius. Poi nella sua lingua gutturale, emise alcuni significativi grugniti, indicando i simboli vermigli. -Ma mio illuminato e sapientissimo sire, la spiegazione è scritta qui davanti ai vostri occhi e solo la stanchezza del pesante cibo che ha allietato la vostra cena, i cattivi effetti delle sostanze che avete assunto e tutte le operazioni che avete subito dalle concutrans che hanno allietato la vostra notte, vi impediscono di decifrarla, infatti basta leggerla così come è scritta.- Paularius non aveva voglia di perdere ulteriore tempo, anche perchè il rognone trifolato continuava a rinvenirgli i rivoltandogli lo stomaco e allungato un calcio al bonobo che si trastullava, come d'abitudine e come tra l'altro prescriveva il protocollo e le sue naturali inclinazioni, con le sue parti intime, gli impose di dare subito una spiegazione logica senza perdere altro tempo. Lo scimmione nero, alzò allora l'occhio triste e schiacciandosi un pidocchio impudente che cercava di saltar fuori dalla ormai rada pelliccia, indicò le lettere sul pavimento: - Vedete, o mio Duce, insigne fustigatore dei costumi, amatore della famiglia, protettore del popolo dai clandestini andromediani, rondista duro ma giusto - E non farla lunga - sbottò Paularius irritabile- Guardate la sequenza delle lettere. La scritta recita: NO (quindi una negazione) seguita dal segno della divisione in uso negli antichi calcolatori, il segno PER seguito infine dallo zero. Appare quindi evidente il significato. Non è possibile, benchè a Voi tutto sarebbe possibile naturalmente, oh Immenso, se solo lo voleste, in matematica la divisione per zero. Avrete infatti di certo notato che nel quinto passaggio dello sviluppo dell'eguaglianza si è diviso entrambe le parti per (a-b), ma avendo assunto che a=b=1 nel dato iniziale, questo equivale a dividere per zero, rendendo quindi erronea la conclusione finale. Di certo lo avevate ben compreso ed ora vi fate beffe di me, povero scriba credulone.- E nuovamente si chinò porgendogli le terga. Paularius lo allontanò con un calcio, robaccia da Carnevale della Matematica, si disse e si diresse verso il salone delle colazioni, dove lo aspettava una schiera di ancelle per la toeletta del mattino.

2 commenti:

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Il bonobo spelacchiato di Paularius parla l'italiano, perchè è da noi che il segno X si legge "per".

Enrico Bo ha detto...

I bonobi di Zork, tutti insigni matematici, hanno un antenato comune che venne da Sol 3 dove viveva in uno zoo di una lunga penisola dalla forma strana di cui apprese l'idioma tramandandolo ai suoi discendenti. I bonobi sono intelligentissimi oltre ad avere una sfrenata attività sessuale con ogni membro della comunità che li circonda. Si racconta che molti maggiorenti del posto andassero da lui per prenderne ispirazione.

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