giovedì 2 dicembre 2010

Yáng - Měi.


La bellezza salverà il mondo? Dopo il post negativo di ieri, oggi voglio essere ottimista, anche se il cielo è grigio e i muri crollano nel disinteresse generale (sembra che non sia grave). Perchè a tutti piacciono le cose belle. E contrariamente al proverbio, credo che nell'essenza della bellezza ci sia un chè di universale, di non confutabile. Tutti i popoli lo riconoscono anche nei loro temi filosofici inespressi. La scrittura cinese, come sempre, illustra meglio di tante parole questo concetto. Partiamo dal chiarissimo pittogramma di pecora - (Yáng), che raffigura la testa dell'ariete di fronte, con le orecchie e la sottile barbetta in basso, eretta con orgoglio e su cui svettano le corna possenti ed aggiungiamogli sotto quello già conosciuto di Grande - (Dà), per ottenere il carattere Měi. Per il pastore che ha nei suoi animali la sua ricchezza e la sua intera ragione di vita, il suo ariete che domina il gregge, il più grande e forte, può avere un solo significato, quello della bellezza assoluta, il Bello che non si discute perchè ha in sé la forza, l'importanza, il potere, la fierezza, il senso del puro ed allo stesso tempo la dignità di ciò che un artista raffigurerebbe con un tratto elegante e perfetto. Ma il suono della parola si presta anche a giochi curiosi.


Infatti America viene translitterata per assonanza in Mei Li Ka, quindi il paese bello, data la grande ammirazione dei cinesi per gli USA da cui cercano di copiare lo stile di vita, ritenendolo migliore (a partire dai McDonand) e per estensione měi jīn - 美金 (dollaro) significa soldi belli, che sono cinesi ma mica scemi, anche se ultimamente cominciano a ricredersi. Ma torniamo al nostro ariete e, non a caso, ricordo alle signore che andranno da quelle parti, che unito al vocabolo róng (filo di lana setosa), dà 羊绒 che significa cachemire, e già so che me ne saranno grate. Se invece lo uniamo al segno di pesce, otteniamo l'aggettivo Fresco, perchè mentre la carne era generalmente conservata (sotto sale, affumicata o essiccata) quella di pecora e di pesce erano da preferirsi fresche. Ma torniamo al nostro concetto di bellezza (měi) per cercare di dare un senso al mio assunto iniziale. Se all'idea di bellezza aggiungiamo il carattere che indica completezza, totalità abbiamo la parola bisillabica měi mǎn - 美满 il cui significato è illuminante. La bellezza totale e completa non significa altro che Felicità.




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4 commenti:

acquaviva ha detto...

sai che adoro questo tuo genere di post. Qui la chiusura è addirittura commovente. Devo essere anche cinese inside, mi sa...

Ambra ha detto...

Interessantissimo questo tuo post ed i tuoi chiarimenti sui pittogrammi e sul concetto della Bellezza. Concetto col quale sono pienamente d'accordo.

Angelo azzurro ha detto...

Quando passo di qui, mi sento un'alunna che va a scuola...
:O)

Enrico Bo ha detto...

@Acqua - Tu sei semplicemente cittadina del mondo. Chi sa guardare attorno a sé , sa vedere anche le cose che gli altri non vedono.

@Ambra - La lingua cinese scritta è una miniera senza fondo.

@Angy - Guardatevi dai buoni maestri!

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!