mercoledì 5 dicembre 2012

Considerazioni sul Tai Ji Quan 16/17 : Zuo You Xiashi Duli


Veniamo al movimento più difficile e complesso di questa forma, che è anche uno dei più caratteristici ed eleganti del Tai Ji. E' l'inizio della quarta linea e si esegue dapprima a sinistra (Zuo -  ) e quindi a destra ( You - ) e si compone di due fasi separate che l'amore per le espressioni poetiche, caratteristiche di questo popolo, hanno definito come: Il serpente striscia verso il basso  (蛇 身 势 - she shen xia shi) e Il gallo dorato sta su una gamba sola (金 鸡 独立 , Jin Ji Du Li). Nell'insieme più semplicemente Xiashi Duli - 独立,Abbassarsi con slancio e rialzarsi su una gamba. Ci trovavamo al termine del movimento 15 con la gamba sx in posizione di calcio in direzione SE. Mentre rimaniamo con la coscia in posizione, lasciamo cadere la parte inferiore della gamba morbidamente. Il braccio dx si solleva un poco formando la mano a gancio, mentre la sx passa a semicerchio davanti al viso e si porta all'altezza della spalla dx come in preparazione per Dan Bian (mov. 9/11). Lo sguardo va alla mano dx, tutto in fase di inspirazione.  Cominciando l'espirazione e mantenendo la mano dx ad uncino all'altezza della testa, mentre il peso è completamente sulla gamba dx, ci si comincia a piegare sulla gamba il più in basso possibile, facendo scendere la natica quasi sino a contatto con il polpaccio (compatibilmente alle proprie capacità atletiche) mentre la gamba sx quasi diritta, fa strisciare il piede di taglio sul terreno verso E (in direzione leggermente arretrata, la punta sx all'altezza del tallone dx) e la mano sx dalla spalla dx compie un semicerchio verso il basso nella direzione della gamba sx con le dite della mano che seguono lungo il corpo la direzione della gamba come un serpente che strisci sempre più in basso lungo la gamba stessa. Lo sguardo segue il movimento di questa mano. 

Al termine di questa fase la piante dei piedi saranno ben fisse a terra (dita verso S) e in una posizione molto marziale sarete rivolti verso un avversario che arriva da E, pronti ad un attacco dal basso. A questo punto, mantenendo una posizione del bacino più bassa possibile sempre alla stessa altezza,  mentre il torso ruota verso E, spostare il peso dalla gamba sx a quella dx, spostando la direzione dei piedi verso E in una sorta di Gong Bu (passo arcuato) basso.  La mano sx si alza di taglio come premendo in direzione E all'altezza del viso e il braccio dx si gira quasi dietro la schiena mantenendo la mano ad uncino rivolta con le dita verso l'alto (quindi al contrario di prima). E' cominciata la seconda parte del movimento detta il Gallo dorato sta su una gamba. In fase inspiratoria, proseguendo in direzione E, dopo che il piede sx ha ruotato leggermente a sx (circa 30°), il peso si sposta gradualmente al 100% sulla gamba sx, la gamba dx avanza e mentre tutto il corpo si solleva verticalmente sulla gamba sx leggermente piegata per mantenere un buon equilibrio, la gamba dx si alza con la coscia all'altezza del bacino e la parte inferiore lasciata morbidamente verticale. Al contempo la mano sx compie un semicerchio verso il basso a sx rimanendo al fine all'altezza dell'anca, mentre la dx scivola a lato del corpo (assieme alla gamba dx) e compie un semicerchio verso l'alto. La mano apre l'uncino e si pone di taglio in avanti davanti agli occhi. Qui termina la fase di espirazione con lo sguardo diritto davanti a sé. A questo punto si ripete lo stesso movimento verso destra (il 17). La gamba dx si abbassa di fianco alla sx, il torso ruota di 90° verso sx  e si ripete il tutto verso dx. Per eseguire bene questi movimenti bisogna porre particolare attenzione nel mantenere una postura della colonna perfettamente verticale, mentre l'errore più comune è quello di incurvare od abbassare la schiena. 

Per arrivare alla posizione finale il braccio e la gamba si sollevano come se fossero legati da un filo e gomito e ginocchio rimangono quasi vicini come a formare un leggero arco perfetto ed entrambe le braccia svolgono il loro movimento rotatorio come il dispiegarsi delle ali del gallo dorato che dà il nome alla tecnica. Come di solito l'anca guida e condiziona tutti i movimenti delle estremità. Dal punto di vista marziale l'intera tecnica è una sequenza continua di guardie, parate e attacchi di ginocchio. Questo esercizio porta differenti benefici. Innanzitutto una particolare miglioramento dell'equilibrio generale grazie ai movimenti e alle rotazioni effettuate su una gamba sola, poi la postura e l'elasticità della colonna vengono migliorate dalle continue torsioni ed allungamenti, mentre viene molto rafforzata la muscolatura delle cosce e l'elasticità delle natiche, cosa assai gradita alle signore. Nei passaggi bassi si ottiene anche una forma di massaggio rinvigorente della muscolatura e degli organi interni addominali. Una cosa importante da notare è che, nonostante la posizione bassa sia decisamente più elegante e caratteristica, non ci si deve sforzare di mantenerla al di là del proprio limite in quanto, proprio questa forzatura è contraria al principio del Tai Ji. Tutto deve essere fatto all'interno armonico delle proprie possibilità e anche una posizione più sollevata è da considerarsi corretta e utile allo stesso modo.



Refoli spiranti da: Fundamental of Tai Ji Quan - Wen Shan Huang - S.Sky Book Co - Honk Kong -1973
Moiraghi : Tai Ji Quan - geo S.p.A. 1995
Kung Fu and Tai Ji  Bruce Tegner -Bantam book - USA - 1968
www.taiji.de
Huard - Wong . Tecniche del corpo - Mondadori Ed. 1971

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