E veniamo al movimento 19, piuttosto breve e particolare, della nostra forma 24 Yang. Il suo nome lo descrive già in modo sufficientemente chiaro. Infatti Hai Di Zhen (海底针)significa: l'ago in fondo al mare e si riferisce alla punta della mano dx (l'ago) va a colpire il punto dell'agopuntura detto appunto Il fondo del mare situato sul dorso del piede. Intanto, per maggiore diletto linguistico, vi aggiungo che la parola Mare (Hai, che è presente anche in Shang Hai, appunto Sopra il mare) è costituita dall'ideogramma di Madre e dal segno dell'Acqua (le tre goccioline a sinistra, con l'ultima che rimbalza graziosamente al suolo) per sottolineare come il Mare sia la sorgente primaria dell'acqua. Ma veniamo alla tecnica che ci vede partire dalla precedente posizione Yu Nu Chuan Suo. Il peso era al 70% sulla gamba sx (in passo Gong Bu) e dopo che la gamba dx ha compiuto un mezzo passo in avanti si sposta quasi completamente su questa, mentre la gamba sx si porta in avanti (direzione E) appoggiando solo la punta. Il torso che era diretto verso NE, viene ruotato (sempre partendo dall'anca) fino a SE per poi tornare al centro e chinarsi leggermente in avanti mantenendosi però diritto e non incurvato, anche se le spalle non devono essere tese all'indietro.
E' questo l'unico movimento della forma in cui la colonna vertebrale non mantiene una posizione completamente eretta, ma chinata in avanti. Contemporaneamente il braccio sx passa davanti al viso e con un arco verso il basso si porta con il palmo in basso all'altezza dell'anca sx, mentre il braccio dx dopo un grande arco davanti verso il basso si porta al fianco dell'orecchio dx e quindi si dirige verso il basso in maniera rettilinea andando a colpire un punto un basso di fronte a sé (all'altezza del ginocchio) con le dita della mano diritte, palmo rivolto verso sx. Lo sguardo segue la mano sx mentre passa davanti al viso nella fase inspiratoria e la mano dx mentre va in avanti nella fase espiratoria. Il punto chiave del movimento consiste nel non abbassare la testa mantenendo la schiena diritta se pur piegata in avanti di 30/40° al termine del movimento. Il centro di gravità, pur se rimane sulla gamba dx, si sposta alla fine in piccola parte anche sulla sx. La spiegazione marziale è abbastanza chiara, il braccio sx sposta un colpo diretto al volto quindi para un altro colpo (ad es. di piede) al fianco sx, mentre la dx che para una calcio diretto al nostro ventre, colpisce poi l'avversario di fronte a noi in basso. L'esercizio svolge una particolare azione benefica sulla mobilità della spina dorsale e la sua postura oltre che rafforzare le articolazioni delle ginocchia.
Refoli spiranti da: Fundamental of Tai Ji Quan - Wen Shan Huang - S.Sky Book Co - Honk Kong -1973
Moiraghi : Tai Ji Quan - geo S.p.A. 1995
Huard - Wong . Tecniche del corpo - Mondadori Ed. 1971
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