A vederlo è una mappazza di 1200 pagine che spaventa solo a guardarla e sembra uno spot pubblicitario a favore degli e-Book. Poi cominci da pagina uno e se sei appassionato dell'India e dintorni ti fai prendere la mano e te lo sbobbi fino alla fine. Diciamo che si lascia leggere e poi ti fai prendere dalla storia assolutamente poco credibile, tanto è esagerata e invece pare sia una autobiografia pari pari di questo Roberts, studente australiano, che si dà prima alle rapine, diventa eroinomane, finisce in carcere di massima sicurezza, evade, arriva fortunosamente in India a Bombay dove passa dall'hashish alla mafia indiana, alla vita dello slum e del villaggio rurale, al mondo di Bolliwood. Ancora prigione e avventure e addirittura guerrigliero talebano, primain Pakistan, poi in Afganistan contro i russi, in una serie di colpi di scena che l'autore spaccia per la sua vita reale. Non so se è un po' come me, a cui piace, come si dice, colorare almeno un po' le cose e gli avvenimenti per renderle più emozionanti, sta di fatto che ne succedono di tutti i colori, in una cornice coloratissima, tra Nariman point e Colaba, da Crowford market a Juhu beach. Spari e botte da orbi, vita durissima in uno degli slum più tremendi della città, dove apre un dispensario, il colera, donne perdute e bellissime naturalmente, di cui innamorarsi senza speranza. Filosofia, spiritualità, canne e avventure. Alla fine dovrebbe avercela fatta, vista la pubblicazione del libro, avvenuta dopo che era stato riacchiappato in Germania e riportato a casa a finire di scontare la pena. Una cosa è certa, se conoscete almeno un po' Bombay, rimarrete attaccati alle pagine, quanto meno per riconoscerne tutti i punti più topici e caratteristici, vi parrà di risentire l'odore acuto del coriandolo e del masala, del pollo tandoori sulle bancarelle di strada, dei banchetti di betel circondati da sputazzi rossi e della folla indiana che popola questa megalopoli assurda, ciondolando la testa per dirvi che tutto sta andando nel migliore dei modi, nonostante tutto. Quindi se vi capita tra le mani, niente paura, mettetevi di buzzo buono che alla fine si arriva, tanto siamo in vacanza.
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4 commenti:
Due domande: 1) perché non usi Mumbay che ormai sono parecchi anni; e 2) li hai letti durante l'anno e approfitti adesso per le recensioni, vero? O è panico!
@Ju- 1) perché sono vecchio e ho il vezzo di usare le parole vecchie, la mia è una posa snob più che altro, però nelle etichette ho messo anche Mumbay, eheheh per attirare anche i cercatori più moderni
2) durante l'anno non riesco a leggere quasi nulla, così accumulo e leggo solo in montagna o al mare e al massimo pur essendo lettore rapido e vorace non riesco a consumare più di una trentina di libri all'anno.
Ehi, ti avevo perso, mannaggia!
Buon FERRAGOSTO.
Cristiana
@CRi - Ciao bentornata, buone vacanza anche a te!
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