Caro Matteo ,
ti scrivo queste poche righe perché credo sia bene che adesso tu faccia il punto della situazione, in un momento comunque molto complicato, in modo da commettere meno errori possibili nel prossimo futuro. Dell'Europa magari parliamo domani, (quel risultato mi sta terrorizzando e devo ancora elaborarlo) oggi bisogna valutare il risultato del voto di ieri nell'ambito della politica italiana. Devo dire, che sono molto molto meravigliato e non mi aspettavo (come credo molti) questi numeri. Il significato mi sembra abbastanza chiaro. La gente, il popppolo, non è proprio come si dice o come si teme, se gli spieghi le cose, sta anche a sentire e soprattutto non è disposto tafazzianamente a tagliarsi gli amici di Maria per far dispetto alla moglie. Strano eh? Caro Matteo, il popppolo ti ha creduto e ti ha aperto un credito, adesso si mette lì e aspetta. Adesso tocca a te. Attenzione, Matteo, perché il popppolo, ragiona e capisce, però ha anche tanti difetti, è impaziente, ha la memoria cortissima e se non si vincono subito le prime partite vuol cacciare l'allenatore per prima cosa. Non ha la forza di rendersi conto che vincere è difficile se non hai i giocatori, le condizioni, i soldini da spendere e soprattutto come nel tuo caso se i voti che hai in Parlamento sono molto risicati e ballerini.
Al popppolo non interessa, ti ha creduto, votato e vuole vedere subito i risultati. Ora tu, oltre ad avere pochi voti sicuri, sei anche circondato di nemici, infidi e pericolosi. Primi i tuoi compagni di partito che ti circondano e che come i leoni della savana aggrediscono ogni tanto il loro capo branco per testarne la forza, pronti a farlo fuori; i tuoi alleati di governo deboli ed evanescenti che magari non hanno più voglia di portare acqua se questo continua ad indebolirli; i tuoi nemici, gli unici giustamente titolati a fare questo mestiere. Oltre a quelli in Parlamento poi, tutti quelli fuori. Le banche che non ti perdoneranno certo di aver loro dato una tosatina, i giudici che ti dimostrano simpatia o antipatia, tirando fuori al momento giusto qualcuno dei centinaia di scandali disponibili nei cassetti, i sindacati interessati solo a mantenere i privilegi dei pochi che li seguono e le loro piccole poltroncine, gli imprenditori poco capaci, che hanno rinunciato a investire ed innovare e che sperano in una svalutazioncina per dare fiato alle loro esangui imprese decotte, per tirare avanti un altro paio di anni. Inoltre ci sono tutte le cosche che dal cambiamento pensano di perdere. I burocrati che vedono eroso il loro potere, la bassa forza che campa di politica, le corporazioni che non perderanno occasione di approvare apertamente ogni proposta di cambiamento, mentre alacremente lavoreranno per impedirli, gettando sabbia tra le ruote, dicendo che loro operano solo per migliorarle le proposte, mentre di fatto le vogliono bloccare.
Tutto questo è normale ed è capitato anche a tutti quelli che sono arrivati al tuo posto e volevano anche con sincerità cambiare le cose, ma che poi non ci sono riusciti (in molti casi meno male!) a causa degli stessi motivi che si metteranno di traverso a te. E' qui che si vedrà la tua capacità. Riuscire a fare le cose che hai proposto, in qualche caso cominciato a fare e tutte quelle necessarie nella direzione, che il popppolo ha chiaramente capito quale sia e che al popppolo stesso piace e lo ha dimostrato col voto. La gente vuole andare nella direzione che hai indicato. Tu devi dimostrare che riuscirai a farlo anche senza avere il mano le carte vincenti, la mano con tutti gli assi, i voti necessari in Parlamento. Dovrai essere astuto, ma si può vincere anche senza avere in mano le carte migliori, si può usare il bluff, si può forzare gli altri a passare, si può cercare di convincerli che conviene anche a loro seguirti, si può dimostrare loro che a mettersi di traverso potrebbero avere danni maggiori che utili. E' una partita difficile, rischiosa, sul filo del rasoio. Fai cose semplici e decise, che la gente capisca al volo; falle in fretta e se ci sarà qualche piccolo errore pazienza, aggira le trappole, usa spietatamente il decreto legge e la fiducia, su provvedimenti chiari, veloci, corti, perché è soprattutto questo che la gente ha apprezzato: prontezza, decisione, fatti. Chi si metterà di traverso salterà subito all'occhio e il poppolo non glielo perdonerà e loro ne avranno paura e passeranno la mano. Diventa anche tu un po' populista di risulta e parti a razzo, sarai premiato. Comunque io sono qui e ti curo.
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