Dunque tirata la riga (e la spunta) sugli Usa e sul Canada, passiamo ad altro. Da domani o dopo, se ne ho voglia, cercherò di fare un breve sunto del soggiorno maldiviano di fine novembre, tanto adesso è diventato di attualità. L'altro invece è costituito soprattutto dall'attività che mi sta assillando e che dovrei prendere in più seria considerazione, visto che la partenza per il prossimo viaggio si avvicina a grandi passi, ormai manca giusto un mesetto e si sa il tempo corre. Presto che è tardi. L'essenziale, biglietti, volo interno, informazioni di base, ecc. sono già in saccoccia da tempo, si sa che the early bird catch the worm. Invece proprio ieri è stato siglato e confermato l'itinerario quasi definitivo, visto che questo rimarrà comunque abbastanza flessibile a seconda di come si svolgeranno i fatti. Mi (ci) soddisfa abbastanza, visto che grosso modo tutti gli aspetti che ritenevo importanti ed imperdibili di questo paese che sarà il 105esimo della collezione, sono stati inclusi anche se come sempre un mese è sempre troppo poco e qualche cosa devi lasciare indietro. Però scorrendo attentamente la lista emerge il solito infame problema. O non mi rendo conto di avere abbondantemente superato la settantina, oppure lo facciamo apposta. Ogni volta ci si ripete, stavolta non ci caschiamo più, facciamo solo cose tranquille e fattibili, per lo meno diciamo compatibili. Invece vai avanti nella lettura e leggi 8/9 notti in tenda o à la belle étoile, continui spazi dedicati al trekking in aree disagevoli, con temperature superiori ai 40 o inferiori agli 0°C, infine per non farsi mancare niente ascensioni a punte oltre i 4000 o a vulcani di varia fatta. Anche stavolta insomma ci siamo ricascati. Intanto procediamo, quello che riusciremo a fare lo faremo se no passeremo la mano, al limite pare si possano affittare muli e cammelli senza problemi. Vediamo quello che succederà, intanto, tranquilli, questa è l'ultima volta, dalla prossima, solo crociere, luoghi ameni e long drink con l'ombrellino a bordo piscina.
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