C'è poco da fare quando prendi in mano un lavoro di uno Scrittore, con la S maiuscola, senti immediatamente la differenza del peso di quanto leggi e la differenza che corre tra questo e le altre generiche pagine imbrattate. Questo è uno dei romanzi forse ingiustificatamente giudicati minori di Calvino, uno dei suoi ultimi lavori in cui si misura con la sperimentazione e gioca con la fantasia che certo non gli è mai stata in difetto a partire dalla trilogia immaginifica e dagli straordinari Cosmicomiche e T con zero, che me lo fecero conoscere ed apprezzare nei tempi dell'università. Si tratta di un classico metaromanzo che si interroga proprio su se stesso e sull'essenza della letteratura e il protagonista è proprio il Lettore.
Un classico esempio di letteratura postmoderna.Tutto si insegue in una sorta di matriosca di romanzi che con le più varie motivazioni, cominciano e vengono continuamente interrotti per riprendere in quello successivo, una serie straordinaria di incipit di dieci romanzi contenuti nell'undicesimo, appunto il Se una notte ... che si interroga proprio sul senso del romanzo e della letteratura. La storia del Lettore e di Ludmilla, la Lettrice fa da cornice al tutto, non astenendosi dal congruo lieto fine. Da leggere per forza.
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