domenica 27 agosto 2023

Il temporalone d'agosto

dal web


 E così è arrivato anche il temporalone di agosto che racconta la storia consueta. Anche per questo anno, l'estate è finita e come sempre scivoleremo lungo la inarrestabile china che ci porta all'autunno e poi all'inverno e ad un altro anno. Tempus fugit, quello che a poco a poco ci porta via con  lui. Nulla cambia alla fine, certo a volte le cose adesso sono un  poco più violente di un tempo, fa un po' più caldo e la pioggia quando arriva fa disastri, i chicchi di grandine sono diventati angurie, ma che ci volete fare, il giro è sempre quello, altro che non ci sono più le mezze stagioni. Siamo noi che vogliamo sempre metterci al centro dell'esagerato, dello staordinario, quando alla fine, invece, tutto scorre, panta rei. Oggi così, è piovuto quasi tutto il giorno, ma di quella pioggerella fina che non solo non fa danno, ma è quella che rende, che il contadino aspetta con sollievo, tutta roba buona per l'autunno e per la semina, certo se non pioveva per la vendemmia era meglio, ma per l'orto, madamin, una mano santa. E domani, stando a quanto si prevede, altra acqua tutto il giorno e già li sentivo oggi in giro: però che freddo che fa, se continua così presto in alto comincia a nevicare. Ed erano gli stessi che fino a ieri sbuffavano mostrando fronti sudaticce e ascelle marezzate. Siamo degli incontentabili, sempre al lamento continuo, come un rumore di fondo che borbotta in lontananza come il tuono che in questo momento sento rullare dietro le creste della montagna. 

La brevissima storia dell'umanità non consente di misurare cambiamenti esagerati. Tutto è nella nostra testa, i titoloni, quelli che piacciono ai giornalacci e che sono nella penna dei giornalai, senza offesa per quelli veri, sono solo grancasse per poter parlare e scandalizzarci, vendere un po' di carta in più e da parte di quei poveracci che hanno scelto di fare i politici non essendo capaci di fare altro, men che meno di lavorare e non pigliatemi per qualunquista, ma è sempre stato così, per raccattare un po' di voti in più. Certo se aumenti la sensazione di insicurezza, anche se reati e fatti di violenza continuano statisticamente a diminuire, puoi spingere la gente terrorizzata ad aspettarsi il nero chedietro l'angolo ti aspetta per finirti a colpi di machete o lo zingaro che ti sta vuotando l'appartamento, mentre con l'altra mano ti frega il portafoglio e pertanto a votarti. Certo anche un solo reato è troppo, ma l'altra sera guardavo la Carmen, accidenti un'esaltazione del femminicidio classico più di così si muore o l'Otello poi, e nel nostro recente passato le donne le menavano come tamburi con metodica continuità e tutto sembrava normale. Allora perché non scandalizzarci un po' di meno e cercare di istruire un po' meglio i nostri figli, quei pochi che facciamo almeno, per farli diminuire un altro po' questi reati odiosi. Oppure magari fare un po' meno proclami su come sia facile risolvere certi problemi epocali, su come appena toccherà a noi, fuoco e fiamme invece di questi mollaccioni collussi anzi complici e faremo qui e bloccheremo là e li riportiamo tutti su e giù, poi appena li hai convinti a darti il voto, non solo non hai la minima idea di come risolvere il problema irresolubile che fino a ieri era facilissimo da risolvere bastava averne voglia, ma anzi fai accordi di qua e di là e in tutta risposta te ne mandano il doppio. 

Dirai, ma allora chi li ha votati li vorrà prendere già domani mattina a pedate nel di dietro, macchè, al contrario, già vengono scavalcati su posizioni ancor più oltranziste che se dipendesse da noi, mitragliarli sulla battigia e rimandarli tutti su un aereo, magari buttandoli giù in mezzo al mare come facevano in sudamerica, quelli sì che erano bravi, adesso tanto si può dire tutto e avanti votate noi che vi toglieremo le tasse anche quelle che non avete mai pagato e che non avete nessuna intenzione di pagare, salvo lamentaarsi perché non ci sono servizi adeguati. Cosa credete è sempre stato così, lo prometteva anche Catilina e le elezioni le avrebbe vinte sicuramente, il popolo era con lui, se non lo avessero fatto fuori prima. Il mondo non cambia mai, perché è l'uomo a essere fatto così, è il suo animo lurido ed al contempo la sua forza, quello che ne ha fatto la specie vincente ed incredibilmente resisliente (guai a non usare questa parola) e state tranquilli che se il clima tornerà a essere quello che è già stato nelle ere passate (di chiunque sia la responsabilità) resisterà comunque visto che riesce ad adattarsi benissimo a vivere nel ghiaccio della Siberia a -50°C o nel deserto della Dancalia a spaccare lastre di sale a +50°C. E' il segreto della nostra specie, il resto, tutte chiacchiere da bar.



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