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Certo è sempre lieve e delicato, anche quando racconta di cose dure e difficili, però, forse come è logico in tutte le raccolte, alcuni pezzi mi sembrano meno riusciti. Più convincente in In una valle felice o in Marte, meno in La rivolta per i tori o Guerra all'incendio. Un pò Bibbia obbligata per i nuovi profeti del "naturale" come stile di vita, un' esegesi del come si stava bene una volta e così via cantando, in una serie che oggi ha la via spianata per la corrente sempre più impetuosa dei natural-teo-bio-akilometrizero. Per carità, ce ne fossero comunque di questi libri. Lo consiglio comunque a chi ama leggere qualcosa prima di dormire. I 44 racconti sono ideali, data la brevità, per disporsi in un buono stato d'animo che consenta un riposo non turbato dagli inevitabili e ormai quotidiani Scazzi e Bunga Bunga.
4 commenti:
Qualsiasi cosa pur di non sentire parlare degli ultimi due argomenti che hai citato e che non voglio nemmeno ripetere! Posso dirti che di Rigoni Stern ho letto parecchie sue opere intorno ai 16 anni, dopodichè non ho più ripreso in mano un suo romanzo. Penso che tutto si possa condensare in una parola che hai detto e che condivido, è ripetitivo!
Un buon fine settimana
Sabrina&Luca
@L&S - Ma il Sergente rimane comunque un bel pezzo, per il resto vedo che concordiamo. Grazie della visita. Ti (Vi) aspetto ancora.
Però, sei un recensore un po' severo anche se molto attento, ma ad ogni modo di te c'è da fidarsi.
Vedrò di leggere il migliore dei suoi libri.
@ Monty - comunque è roba che si legge veloce e non offende.
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