domenica 18 settembre 2011

Recensione: J. Le Carré – La spia perfetta.

Oh, finalmente un classico libro da ombrellone. La più tipica delle spy stories, con tutti gli ingredienti per renderla accattivante e farti velocemente arrivare alla fine delle 500 pagine di repertorio. Anche col sole che ti batte sul coppino, le avventure di Magnus Pym, fascinoso e perfetto agente inglese che scompare senza lasciare tracce, mettendo in subbuglio i servizi dell’Est e dell’Ovest allo stesso tempo. I flash back si susseguono senza lasciarti il tempo di tirare il fiato e tutta la complicatissima vicenda si snoda a poco a poco e da incomprensibile diventa col procedere delle pagine più chiara e logica. Lo stile barocco di Le Carré, esperto conclamato del Grande Gioco, complica un po’ le cose e farete un minimo di fatica a prendere il ritmo, ma dopo un poco vorrete capire anche voi dove sta il bandolo della matassa. Diciamo pure che non è una delle sue cose migliori ma dalla metà in poi corre veloce e, distesi sull’asciugamano, è meglio questo che leggere le previsioni sull’economia europea del prossimo periodo, seguendo le interviste degli esperti del settore.


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8 commenti:

il monticiano ha detto...

Questo è uno dei romanzi - il terzo per la precisione - di Le Carré dei diciotto che ho letto fino a tre anni fa circa. Da alcuni di questi romanzi, se non sbaglio, sono stati tratti dei film.
Da tre anni a questa parte non riesco più a leggere alcunché malgrado mio figlio continui a fornirmeli. Appena leggo cinque o sei pagine mi viene da dormire eppure sono dei best seller. Mah!

Adriano Maini ha detto...

L'ho letto, perbacco, se l'ho letto! Come quasi tutti i romanzi di Le Carrè!

Carmine ha detto...

condivio molto meglio questo libro delle previsioni ecnomiche

Ambra ha detto...

Sono d'accordo con te che è più entusiasmante leggere una storia di questo tipo che non le tristi previsioni sull'economia. Tanto per non deprimersi più di tanto.

Enrico Bo ha detto...

@Monty - Leggere è sempre un piacere , se poi concilia il sonno ancora meglio, non ti pare?

@Adri - Secondo me non è uno dei migliori, soprattutto il finale me lo aspettavo più scoppiettante.

@Carmine - Lo credo bene!

@Ambra - Altro che depressione!

Sandra M. ha detto...

Adoro questo genere!!!

Anonimo ha detto...

Molto interessanti ed intriganti entrambi,sicuramente da leggere.Per
quanto riguarda il potere,dovresti,secondo me,unire tutti gli episodi
narrati e tirarne fuori un romanzo.Cosa ne dici?
Paola

Enrico Bo ha detto...

@Paola - Non mi sento pronto per un romanzo. Mi piacerebbe, ma bisogna essere capaci.

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!