venerdì 28 ottobre 2011

Manuale di economia politica 5: Innocenti evasioni e astuzie cinesi.

Pensavate che con la manovra di ieri il corso fosse finito? Troppo comodo. Intanto ho già sentito le prime voci levarsi compatte sul tema del recupero dell'evasione fiscale. Certo, concordo con voi che le schiere di impiegati provenienti dal dimagrimento della macchina statale, potranno pure essere volenterosi, ma la resistenza a pagare le imposte e l'astuzia per evaderle od aggirarle da parte dei cittadini è sempre stata infinita ed ha radici millenarie, quindi è molto difficile da penetrare anche ad un dittatore come me dotato di pieni poteri. L'aspetto dell'elusione, poi, non è neppure amorale, ma fa parte di quella conflittualità normale tra chi cerca di riscuotere le imposte e chi cerca di pagarne il meno possibile. E' come l'altalenante equilibrio tra i progettisti di cannoni e di mura difensive. Vi siete mai chiesti come mai la stupenda sfilata di strettissime facciate delle antiche case lungo i canali di Amsterdam abbia questa conformazione? Si tratta di semplice elusione fiscale. In quel periodo ogni famiglia ricca voleva una casa affacciata sui canali e la municipalità introdusse una tassa computata sulla larghezza in metri delle facciate delle case stesse. Immediatamente le costruzioni cominciarono a prendere un aspetto strettissimo sulla parte anteriore e a svilupparsi perpendicolarmente ai canali stessi. Appena la città assunse l'aspetto meraviglioso che oggi ammiriamo, zac, cambiamento e imposta sulla volumetria, così l'inseguimento continua. 

Dunque lasciamo il discorso di scacchiera antielusivo ai tecnici e concentriamoci sull'evasione vera e propria, questa sì amorale e da stangare senza pietà, o meglio, cercando pragmaticamente di portare a casa più che si può. Ci sono due tipi di evasione. La grande evasione, quella di qualche migliaio di persone che truffaldinamente non pagano in parte o anche completamente (i famosi evasori totali sconosciuti al fisco) ingenti somme. Come dice La Qualunque infatti le tasse sono come la droga, se cominci a pagarle una volta non puoi più smettere. Qui bene si esercita l'opera della Finanza che ne stana di volta in volta qualcuno e fa scattare cifre, totali e sanzioni davvero ingenti, anche milioni di euro, che vengono messi a bilancio nelle poste attive dello stato. Ma cosa succede in realtà poi? La legge attuale consente molte scappatoie, intanto cominciando un lungo contenzioso, così costoso ed incerto che alla fine lo stato preferisce transare una parte infinitesima della somma, un decimo o poco più. Negli altri casi, ma anche in questo, il birbo, dato che è tutto rateizzabile, comincia a pagare la prima rata, cosa che per legge blocca tutto il procedimento sanzionatorio, poi scompare, fallisce o non paga più nulla e tutto va, come si dice sotto l'uscio e le poste attive che i vari ministri vengono a raccontarti in TV sono, come si dice, carta da cesso. Qui partirà dunque il mio bell'editto imperiale, in cui in caso di accertamento di questo tipo, scatta un blocco totale dei beni del furbo e della sua famiglia al completo. Sarà quindi cura dello stesso affrettarsi a definire e a pagare. 

Solo alla fine del pagamento totale sbloccherò la medioevale ma efficace confisca dei beni. Sono certo che i famigliari del birbo saranno molto convincenti nell'affrettare le operazioni. Veniamo poi al secondo tipo di evasori, quelli piccoli. Questi sono assai più interessanti dei grandi perché anche se sottraggono allo stato da qualche centinaio a poche decine di migliaia di euro per uno, essendo in realtà molti milioni, portano via all'erario ben più di 100 miliardi all'anno, cosa non di poco conto. Ora è chiaro che anche ad un plenipotentato come sarò io, sarà difficilissimo acchiappare questi furfantelli, non potendo mettere davanti ad ogni negozio, ogni bar, ogni studio professionale, ogni casa da cui esce di tanto intanto un idraulico od un piastrellista, un funzionario del fisco in pianta stabile; bisognerà quindi giocare d'astuzia. Non sarà male, magari cercare di imparare qualche cosa da quello che fanno gli altri, perché spesso è un gioco di fantasia. In Francia ad esempio, dove un tempo si dichiaravano valori infimi nella compravendita di immobili per evadere le tasse di registro, è bastato imporre la regola che prima di firmare il rogito, il notaio comunichi al comune la cifra pattuita. In caso di incongruenza il comune si rileva l'affare al prezzo indicato e il venditore non può eccepire. Sono immediatamente finite le meline con scambi di pacchi di denaro liquido che i notai facevano finta di non vedere. 

Per gli affitti poi, per legge l'affittuario dichiara sulla sua denuncia l'affitto pagato, con un piccolo beneficio fiscale. Se tu non ci paghi le tasse, ti arriva una letterina dall'ufficio delle imposte da cui se entro e non oltre, non ti metti a posto con l'IRPEF e relativa sanzione, ti sequestrano la casa. Sembra che paghino tutti, mica volentieri, eh, anche i francesi sono umani! Invece con gli scontrini e le fatture dei professionisti, maestri dello sguscio ci vorrà più fantasia. Sapete cosa fanno i cinesi da una decina d'anni, da quando il boom economico si è talmente conclamato da pensare che le tasse va pagate anche lì? Tu vai al ristorante e quando hai finito il tuo gatto o i tuoi scarafaggi fritti, assieme al conto ed alle mentine per farti passare il gusto di aglio, ti portano un gratta e vinci dell'entità del conto stesso. Tu gratti, gratti e ogni tanto, tra i gridolini delle cameriere non paghi il conto, a volte addirittura puoi fare una vincita. Ognuno ovviamente lo pretende, è ormai diventata una divertente abitudine di fine pasto e intanto il nostro ristoratore si paga le sue belle tasse calcolate fino all'ultimo coperto. Se qualcuno vince anche lui ha un beneficio fiscale. Il cliente si diverte, il ristoratore un po' meno quando va a pagare, ma il sistema pare funzionare assai bene. C'è un sacco di gente che pensa che i cinesi siano degli stupidi copiatori, date retta a me non sottovalutiamoli. Mi sa che questa legge la introduco e con questo capitolo chiudo la prima fase del master in economia politica. Per le iscrizioni alla seconda, c'è tempo; adesso devo prepararmi psicologicamente alla partenza.


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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro super Ministro BO , volendomi un attimo rilassare, ho letto le tue super ricette economiche . Forse da una parte hai debordato e dall'altra sei stato stretto .
Per favore, ICI a parte ( giusto rintrodurla) BASTA TASSE !!!!!! Basta buttare acqua nel lavandino che è senza tappo .
Facciamo andare sul ponte quella metà Italia ( a partire certo dai politici) che sta seduta a poppa ( come ha detto Montezemolo- sic !) , mentre l'altra disgraziata metà rema!
Incominciamo a mettere mano allo sterminate milionate di statali prima che inevitabilmente facciano la fine di quelli Greci . Che lavorino anche loro almeno 8 ore al giorno e 30 gg di ferie e nulla più , con tassi di assenteismo pari al settore privato .Ad esempio l'arretrato della Giustizia sparirebbe in un anno . Possibilità di veri premi di produttività e di licenziamento . Riduzione delle sterminate sigle sindacali .

Rivediamo integralmente il sistema sanitario che deve essere garantito totalmente agli indigenti e agli anziani, con tempi di attesa da paese civile . Gli altri , a parte i ricoveri ospedalieri o malattie gravissime , gambe proprie e vuotiamo così gli ambulatori sempre affollati al pomeriggio di malati parenti di Moliere !!!

CHIUDIAMO IL 70% delle UNIVERSITA' . Poche UNIVERSITA' D'ECCELLENZA con durissima selezione di studenti e professori , con aiuti economici integrali a chi è di famiglia a basso reddito . Rintroduciamo la meritocrazia nelle aule delle scuole. Ricordo che solo 10 gg fa stanziamento di 1 miliardo di euro (!!!!) ai poli di eccellenza (!!!!!!!!!) delle università del Sud (!!!!!!!!) .


I Ricercatori ( la maggior parte di loro, di che cosa ?????) vadano a svolgere servizio sociale . Qualcuno lo conosciamo pure noi personalmente , no ? Alla pletora di rifugiati, aiutati, assistiti , indigenti , aventi diritto a qualcosa , la ricetta ungherese : a parte anziani e malati , o prestazione di lavoro sociale quotidiano ( nelle strade , nei boschi ecc ecc) oppure no sussidio .

Poi certo: galera all'evasione fiscale - abbassamento aliquote per lavoratori dipendenti- NO condoni - aliquota sui baby pensionati ( vedi lady Bossi) che restituiscano qualcosa - due contratti di lavoro tipo : uno per chi nel lavoro cerca solo sostentamento contro una prestazione adeguata ), l'altro per chi investe su se stesso e la propria professionalità ( meno tutele- meno ferie- più soldi ) . NO Province , Si Comunità montane o comunque Comunità locali vere ( le "piccole patrie" ) purchè effettivo rimedio contro l'eccessiva urbanizzzione e spopolamento .


Va beh, mi fermo, sto andando in crisi di onnipotenza e speriamo di discuterne una sera davanti ad un piatto di polenta.


Ciao

L

Enrico Bo ha detto...

@L. - Carissimo, innanzitutto alla mia presa di potere corrisponde il titolo di Imperatore, tuttalpiù Cunctator, altro che super ministro della lippa. Comunque eventualmente vedrò di prenderti nel pool dei consiliori, anche se nel leggere la tua ira capisco sempre più di essere nel giusto. Più gente grida, più le misure sono efficaci. Niente polenta per me, sono nella fase meditativo-depurativa che precede la partenza. Addio al cinghiale! Domnage!

Adriano Maini ha detto...

Con la buona volontà si potrebbe fare, non dico tutto, ma molto. La realtà é un ritorno, in Italia e in Europa, al Medio Evo delle gabelle e delle corveés.

laura ha detto...

buon viaggio. Io sono gia' in Nepal

Enrico Bo ha detto...

@Adri - Esattamente, l'importante che le facciano tutti.

@Laura - Buon viaggio anche a te!

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