venerdì 4 dicembre 2020

Sfogo

Mosca - Foto E.K

 Accidenti se viene, viene proprio decisa, come quando vuol tirarne giù una bella giacca e poi fermarsi per un po'. Chissà se funziona un po' come la pioggia della peste manzoniana, quella che diluì il morbo e poi se lo portò via del tutto. Sarebbe bello, invece ieri praticamente 1000 morti e la sfilata dei decerebrati alla TV che si lamentano perché non potranno andare ad impestare i nonni a Natale e a fare il trenino a Capodanno, magari gli stessi che l'anno scorso non ci erano neanche andati, ma si sa, l'importante è dare addosso a chi prende decisioni, per principio, tanto se vuoi una ragione la trovi sempre; è facile, se ti dicono in 6 attorno al tavolo, basta dire: ma perché non in 7, cosa cambia, così se dicessero: va bene allora in 8, direbbero e allora perché noni in 9, cosa cambia. E la messa perché non a mezzanotte ma alle 9, il virus infetta di meno? Ma dannazione possibile che non capisci che devi stare a casa e non tritare i marroni, capisco che te ne freghi di ammazzare la gente, perché credi di essere forte ed invincibile e la mascherina ti dà fastidio perché ti nasconde la tua faccia da culo, ma tanto, ho capito non c'è niente da fare, dai pure fiato alla bocca tanto tra un po' ti uscirà anche: Chiusi nel comune mentre i migranti possono girare liberamente alla faccia nostra. Sei fatto così, vuoi sentirti libero, di andare contromano in autostrada, questa sì che è la vera libertà, ti dobbiamo subire così, c'è poco da fare. 

E se questa gente starnazza in questo modo adesso che ci sono 1000 morti al giorno e le intensive che scoppiano, pensa un po' cosa avrebbero detto se questi provvedimenti fossero stati presi quando era necessario, quando c'erano dieci o dodici morti, anche se naturalmente a latere delle proteste odierne si accompagna anche il rimprovero di non averlo fatto allora quanto "tutti" sapevano della seconda ondata. L'uomo è una specie strana, gli piace l'auto distruzione; chi sa che non sia una strategia darwiniana per controllare il numero degli abitanti in crescita malthusiana. Intanto adesso partirà la supercazzola dei milioni di virologi per spiegare le tante problematiche e i pericoli del vaccino della Pfizer, magari saranno gli stessi che si comprano poi golosamente le sue famose pillole blu. Intanto continua a fioccare e sui marciapiedi la neve scrocchia con quel suono caratteristico e nell'aria c'è quel sentore speciale, che sa un po' di metallo, che avvolgeva Mosca a dicembre, mentre camminavo sulla Tvierskaja per arrivare fino all'androne dell'Hotel Pekin, dalle porte di legno sgangherate, affondando ad ogni passo con quel piccolo rumore delle scarpe, che mi seguiva sotto il cielo grigio piombo ed il fantasma del sole piccolo piccolo, basso sull'orizzonte che emanava una pallida luce smorta. Lo sapevate che in russo la neve si dice Sgnek?


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