mercoledì 30 dicembre 2020

Natali futuri

Dal web


Eccoci qua, si avvicina, domani, il giorno del bilancio di questo anno balordo, cosa che ti costringe ovviamente a fare conto di cosa ci aspetta in futuro; cosa succederà di peggio ancora, come si muoverà il mondo dopo una botta di questo genere. Tranquilli non succederà quasi niente, tutto andrà avanti più o meno allo stesso modo salvo lievi variazioni, come è sempre capitato di fronte a tragedie epocali del passato, ben più pesanti di questa. L'uomo, questa specie malefica e pervasiva, ha una capacità di adattamento che le fa superare scogli di ben altra portata; anche le cose più tremende rilette a distanza di anni, hanno una valenza minimale, incidenti di percorso, da aggirare ed aggirabili in qualche modo. Certo ben diverse sono le tragedie individuali, i morti prima di tutto, che hanno un nome ed un cognome e non sono solamente numeri, poi quelli rovinati e impoveriti tragicamente, quelli che rimarranno senza lavoro, che per quanto i governi cercheranno di aiutare, non avranno mai i ristori necessari, per loro niente sarà come prima, ma per l'umanità nel suo complesso, niente altro che una cacata di mosca sui libri di storia, citata forse in un paio di righe. La pandemia, dal punto di vista medico, si risolverà nel corso dell'anno, un po' perché generalmente questi virus verso la fine del secondo anno di diffusione in qualche modo si attenuano, per i più vari motivi, è sempre successo così, un po' perché i vaccini alla faccia di chi è dubbioso, daranno il colpo decisivo. L'economia devastata avrà un potente rimbalzo nella maggior parte dei paesi (già si intravede quello cinese e gli altri seguiranno), naturalmente i più bravi dipiù, gli altri al seguito e comunque a prendere l'effetto traino. 

Ovviamente, i maniscalchi saranno costretti a chiudere, mentre chi indovinerà i nuovi business crescerà a dismisura, anche se poi i cambiamenti effettivi saranno pochi. Qualcuno però inevitabilmente ci sarà. Di quelli negativi non voglio neppure parlare, me ne dispiaccio troppo e lo sapranno meglio fare altri. Tra quelli positivi è quasi certo che il modo di lavorare avrà dei cambiamenti anche abbastanza sostanziali e che provocheranno nuove problematiche da discutere e da risolvere. In tutti i casi in cui sarà possibile, credo nella maggior parte, almeno la metà delle ore lavorate si faranno da casa, provocando qualche cambiamento nel mondo del trasporto pubblico, dei centri di business e non solo. E questo secondo me è una cosa di grande interesse che ci porrà di fronte a problematiche nuove da sfruttare al meglio. Il campo della medicina poi, come ovvio, sarà uno di quelli più interessato dai cambiamenti, generalmente favorevoli. Intanto si è capito bene come, nel caso di necessità, mettendoci assieme sforzi comuni e tutto il grano che serve, i risultati si possono ottenere in tempi molto più raccorciati e inoltre le nuove strade dell'RNA ricombinante, non del tutto nuova, ma già indagata nel caso del vaccino di Ebola e la strada molto promettente (anche se molto più costosa) degli anticorpi monoclonali, faranno fare un importante passo avanti nelle cure tumorali. Questo credo che sarà il lascito positivo di maggiore importanza di questo virus, anche se ci ha tolto un anno di vita mentre ad altri, troppi, l'ha tolta del tutto. 

Questo, se capiterà, basterebbe da solo a farci considerare un po'meglio questa tragedia collettiva e a farci vedere con maggiore serenità i Natali futuri, secondo me e sotto questo aspetto, anche se alla mia età perdere un anno è cosa davvero pesante, lo posso ritenere accettabile, tra l'altro non potrei fare diversamente. Certo il periodo, nella sua interezza, rimarrà un momento straordinario di studio nella psicopatologia delle masse che potrebbe essere utilmente investigato per capire la testa dei popoli nel loro complesso. Per esempio, sentimenti inspiegabili al limite dell'assurdo, eppur così presenti in abbondante percentuale, come il rifiuto della scienza, l'incredulità di fronte alle realtà più banali a fronte di spiegazioni cervellotiche e fantasiose, l'entusiasmo per le stupidaggini e la crescita esponenziale del complottismo in genere, quasi che il virus abbia colpito, con effetto collaterale pesante, soprattutto l'attività neuronale della massa. L'isteria dell'informazione, l'incapacità generica del sistema democratico di rispondere alle necessità immediate, l'azione comune della massa, ma allo stesso tempo la mancanza di empatia all'interno della stessa. La ricerca di un colpevole esterno generico su cui scaricare il proprio odio e la propria ira repressa, la Cina, le multinazionali, le banche, l'Europa, Soros, Bigpharma, che osa guadagnare, mentre ognuno di loro, ama guarda caso lavorare gratis. Fenomeni interessanti da indagare a fondo per capire come guidare proprio queste masse, in futuro. 

Ad esempio, come mai se un medico deficiente dice la sua scemenza su un social, raccoglie in un attimo più ammiratori osannanti che replicano all'infinito la sua idiozia, aumentando la valanga ignorante, molto di più di centinaia di migliaia di altri medici che fanno le cose per bene e operano nel modo anche logicamente più corretto? Perché una infermiera, che da un anno fa in modo encomiabile ed oltre il suo dovere, si presta come testimonial a farsi vaccinare tra  i primi, per stimolare una risposta positiva e probabilmente risolutiva ad una importante necessità del paese, viene caricata di una valanga inarrestabile di contumelie e addirittura di minacce di morte a lei e famiglia, senza che nessuno prenda provvedimenti fattivi al di là delle chiacchiere? Difficile da capire e per me anche da accettare, ma forse utile da studiare per comprendere dove sta andando la nostra specie, che tanto si appassiona e osanna, il teo-bio-sostenibil-senzaglutine-omeopatico e dubita malamente magari di un vaccino che contiene RNA, senza neanche sapere cosa è. Che trangugia montagne di integratori inutili che contengono non si sa bene cosa, ma che sicuramente fanno tanto bene, ma guarda sospettosamente un prodotto, perché "è stato fatto troppo in fretta" e "fa ingrassare le multinazionali del farmaco". Ma tranquilli, appena si riuscirà ad infilare nella testa di tutti un microchip, con l'assunzione generalizzata dei tortellini Rana (avete fatto caso che in tutti i supermercati sono in vendita con strepitose offerte sottocosto, se non ci credete aprite le confezioni ed esaminateli ad uno ad uno e, guardando bene dentro nell'impasto con la lente, ce lo troverete senz'altro) attivati poi attraverso le radiazioni 5G, tutte queste grane saranno risolte, anche se non ve lo vogliono dire, sveglia!


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