mercoledì 28 aprile 2021

Rischio calcolato

dal web - La stampa

E' partito da un paio di giorni, anzi per la verità anche nel weekend precedente, il famoso liberi tutti che milioni di assatanati aspettavano con la bava alla bocca, ansiosi di esercitare questa famosa libertà di aperitivo, che se è ridotta a questo si traduce davvero a ben misera cosa e che molte categorie disperate aspettavano invece con tormento per non fare bancarotta. Il nostro premier ha detto che si è trattato di un "rischio calcolato" ed è passata, alimentata dalla vulgata del nostro giornalismo d'accatto, che il significato dell'etichetta sia che si spera che, grazie ad una certa gradualità, complici l'estate in arrivo e il certo "buon senso" degli italiani (che si è immediatamente manifestato, come si è ben visto nelle foto che circolano di masse di tarantolati in movimento in ogni dove), il contagio non riesploderà come prima. Ora, io potrei anche essere d'accordo sulla misura, ma quello che mi disturba è la falsità dell'assunto. Il non voler esternare la dura verità che si nasconde dietro queste parole. Avrei apprezzato invece che si fosse detto: "Signori, la situazione della pandemia, pur in via di miglioramento è ancora grave e siamo ben lungi dall'arrivare ad esempio alla situazione inglese odierna, che permetterebbe di aprire subito sia pur con prudenza, ma anche la situazione economica è di eccezionale gravità, pertanto si è deciso, prendendoci la responsabilità di questo, di aprire con la gradualità di cui diremo per i seguenti motivi. 

Aprire anticipatamente a fine aprile invece che a fine maggio come sarebbe stato più consigliabile, provocherà all'incirca tra i 3000 e i 10000 morti in più, per la maggior parte anziani, che speriamo di minimizzare al massimo man mano che avremo messo insicurezza gli over 60 con il procedere delle vaccinazioni e che ci auguriamo, se arrivano le dosi, di coprire quasi al completo appunto verso fine maggio, tranne quelli che si rifiutano e peggio per loro. Al contrario, la chiusura per un mese in più avrebbe portato alla perdita di, mettiamo, 20 mld di PIL. Abbiamo dunque deciso che X.000 morti nei confronti di 20 mld siano una cifra accettabile, aggiungendo in più circa 500 mln/anno di pensioni risparmiate. Nel prosieguo il procedere della campagna vaccinale risolverà la cosa". Questa è la cruda ma innegabile verità e mi sarebbe piaciuto che la politica avesse il coraggio di dirla. Avere questo coraggio concede anche credibilità e con ogni probabilità la maggioranza degli italiani sarebbe stata pure d'accordo.


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