venerdì 4 febbraio 2022

Perché Sanremo è Sanremo

 

Drusilla

Va beh, diciamo che mica tutti i giorni possiamo intristirci o preoccuiparci con le tensioni al confine ukraino o per i supposti falsi attacchi simulati per giustificare l'invasione. Certo la corda sta per strapparsi e le borse lo segnalano con dei su e giu' altrettanto nervosi. D'altra parte anche l'economia è continuamente sull'ottovolante, vogliosa di ripartire dopo il freno pandemico, ma ancora bloccata dall'inflazione che ormai anche gli incaricati di sottovalutarla apposta per non spaventare il popolo, non riescono piu' a minimizzare, anzi qualcuno comincia a dire che forse non è piu' tanto sotto controllo. Quindi, anche se ci sarebbe da sudare freddo e cominciare con i rosari consolatori, bisognerà pure stornare un po' la mente pensando a cose leggere e futili. Allora diciamo due parole sul Festival. Siamo a metà della messa cantata, come sempre per motivi giustificatamente predatori e di sponsor, insopportabilmente lunghissima. Tutto comprensibile, la gallina dalle uova d'oro va spremuta fino in fondo e come ben sa chi vuol capire, questa manifestazione rimane una delle pochissime occasioni di fare cassa per la RAI, fermo restando che chi non la gradisce o non ne capisce la coralità come si diceva, nazionalpopolare, può cambiare canale senza problemi, diciamoche non c'è obbligo, come per il vaccino. Alla fine comunque, anche deducendo le ingenti ma logiche e congrue spese, rimarrà un bel gruzzoletto di milioni, piu o meno una decina se non sbaglio, per rimpolpare le esangui casse. 

Quest'anno probabilmente anche qualcosa di piu visto i numeri degli ascolti, gli sponsor importanti, un evidente taglio delle spese per le ospitate. Solo Fazio, anche se a molti dispiace, e qualche sceneggiato di successo venduto in giro per il mondo, riesce a fungere a questo scopo. Ma veniamo alla ciccia. Le canzoni, ormai sono passate tutte, sono debolucce come sempre, anche gli interpreti piu in vista, faticano a far bella figura. Gli anziani purtroppo mostrano il peso degli anni e le voci e le intonazioni ne risentono abbastanza, lasciamoli comunque cantare che non fanno male a nessuno, diciamo, premio alla carriera e poi accalappia un'ulteriore fetta di pubblico. Amadeus, il gestore della kermesse, fa il suo onesto mestiere e questo gli si richiedeva, nulla di piu'. Gli ospiti, in generale sono stati scelti perché devono solo fare la marchetta a qualche loro business e quindi danno quel poco che è richiesto in cambio (anche questo è un conto economico, spendi poco nel do ut des, e hai poco in cambio. Gli scandaletti, fatti apposta per dare un po' di pepe e aumentare l'audience, sono i soliti e ci stanno tutti in linea coi tempi, si apettano solo le reprimende ufficiali dei gonzi che non hanno capito che non ci si attende altro per avere un minimo di visibilità e probabilmente riceveranno anche un biglietto di ringraziamento. 

Solo l'OsservatoreRomano (non per niente una baracca che è in piedi con un certo successo da 2000 anni) ha commentato con intelligenza. Le vallette, perché di questo come al solito si tratta, ma anche questo fa parte del basta che se ne parli, sono state debolissime nelle prime due sere, vedremo le ultime due prima di fare un bilancio, da cui si evince che l'unica vera vincitrice del festival è stata Drusilla, elegante e fine anche quando smarrona. Peccato che per avere la migliore donna del festival si debba ricorrere a un uomo, ma ci sta, ma soprattutto quello che dispiace e che la sua migliore performance sia andata all'1:30, pazienza ce ne faremo una ragione, anche se per me che l'avevo solo sentita nominare è stata una bella scoperta. Io a quell'ora dormo da mo'. Daltra parte ormai tutto il mondo dello spettacolo vuole essere il massimo del politically correct e deve includere forse per contratto, un gay, una lesbica, un nero, qualcuno con problemi fisici e così via e inserire pistolotti moraleggianti, anche da libro Cuore, come si diceva una volta; attenzione, non è una critica, si è sempre fatto, vedi appunto il libro suddetto. Guai se non si inserissero queste cose nel contesto. Così, critica e discussioni se non li metti, critiche e scandalo se li metti, purché se ne parli, va bene, è lo show business, ragazzo, non ci si può fare niente. La classifica infine, stranamente è molto vicina a quella che avrei fatto io, al massimo avrei invertito i primi due. Un ultimo suggerimento me lo permetto, o si è voluto risparmiare troppo sui mezzi tecnici oppure bisognerebbe sostituire i fonici con qualcuno che sappia fare questo mestiere.


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