lunedì 29 agosto 2022

Cronache di Surakhis 99 - L'inciucio

 

dal web - Scuola e cultura

Su Surakhis l'estate stava finendo e con lei la calura che aveva calcinato per mesi le strade di Novagorad e cominciava ad arrivare la brezza fresca da nord che spingeva verso la città i fumi delle ciminiere delle centrali a merda che avvolgevano così le case di un profumo delicato e ben conosciuto anche se non del tutto gradito dalla popolazione che per la verità aveva ben altri problemi per la testa. Il governo di Drakes, che unico in quanto a credibilità nella galassia, aveva protetto l'economia planetaria dai guai più grossi, era stato fatto inopinatamente cadere dall'azione combinata di tutti i partiti politici, chi per smania di potere che ancora non aveva, ma che sperava di ottenere visti i sondaggi che circolavano da mesi, chi per odio personale, chi per semplice stupidità o ignoranza, visto che le nuove elezioni ne avrebbero decretato la scomparsa. Tuttavia la guerra scoppiata con Andromeda e le inopinate sanzioni emesse contro il duce supremo di quella galassia, avevano fatto salire alle stelle il costo dell'energia prodotta ormai soltanto più con il combustibile base dell'universo, la merda, e anche ovviamente il prezzo del cibo che alla fine era solamente il passaggio per arrivare alla produzione di nuovo combustibile. D'altra parte, quando si era optato per la costruzione di quel tipo di centrali era stata divisata come l'unica scelta sensata possibile, dato che quello era il materiale meno costoso e anche maggiormente disponibile nell'universo. 

Oltretutto i plurianati che essendo presenti in maggioranza su quasi tutti i pianeti della galassia, ne erano i maggiori produttori, vantando una trasformazione del cibo in merda che sfiorava il 100%, avevano fatto valere il loro numero e non c'era stata lotta ai seggi, salvo qualche piccola scaramuccia coi petomani di Rigel V che avrebbero preferito l'utilizzo dei materiali gassosi al posto di quelli solidi, anche se questi ultimi erano più facili da controllare. Comunque sia, il governo era caduto, tutti gridavano al voto, al voto! anche quelli che erano sicuri di perdere. Angurioni, l'amazzone che guidava la coalizione di estrema destra e che era quella che gridava di più, aveva il vento in poppa e la certezza che avrebbe governato almeno il pianeta se non l'intera galassia per il prossimo ventennio e già sognava i fasti del millenario impero precedente, anche quello durato più o meno vent'anni, anche se il suo partito faceva riferimento all'anno del loro pianeta di origine, il lontano D'appiopre VII, dove l'anno durava solo pochi minuti e quindi quell'impero poteva a tutti gli effetti dirsi millenario. Ma l'astuto commissario delle Gilde che aveva da sempre un accordo segreto col Clan dei Matt(e)i, si sentiva sempre più messo all'angolo e brigava per trovare una via di uscita intelligente utile. Dopo una infinita serie di riunioni segretissime alle quali erano invitati solamente un migliaio di giornalisti dei clan Boccalarga, era balenata un'idea balzana all'apparenza ma che avrebbe anche potuto fornire una possibile soluzione. 

Con l'aiuto di Calendula officinalis che si era messo a capo del famoso 25° polo, a cui sarebbero seguiti anche tutti gli altri 24 e con il quale si erano detti peste e corna per tutti gli ultimi cinque anni, uniti e affratellati, avrebbero proposto a Drakes di rimandare le elezioni fino alla primavera successiva, data di scadenza naturale, rinunciando ad anticiparle, dandogli mandato di fare qualunque cosa necessaria a sistemare l'economia del pianeta, fare abbassare il prezzo della merda o quantomeno ridurre i costi delle bollette energetiche rimandandone il pagamento all'espianto degli organi di nipoti e pronipoti e dilazionando così il problema. La sua credibilità galattica avrebbe fatto sicuramente da garanzia a tutte le banche universali che si stavano apprestando a bloccare definitivamente l'uscita da Surakhis a chi non avesse lasciato in pegno almeno un organo pari, occhio, rene, testicolo, posto che ancora ne avessero. Così alle elezioni di primavera, mese tra le altre cose in cui i venti mutavano direzione e gli abitanti non erano più ammorbati dalle esalazioni delle centrali e quindi più favorevoli ad eleggerli con aumento delle prebende, avrebbero potuto avere come si dice la pappa fatta e buttare come avevano sempre fatto tutta la merda (anche in senso reale) su Drakes, affogandolo definitivamente nel liquame e prendersi i meriti del risultato ottenuto. Paularius che osservava la situazione dalla sua villa sulle colline, se la rideva leggendo le relazioni dei suoi Sardar e intanto si provava i nuovi modelli di camicie brune che si riprometteva di indossare nel giorno della sfilata della vittoria.


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