domenica 29 gennaio 2023

Farina di grilli

 



Posso sommessamente dire che non ne posso più della polemica sulla farina di grilli? Tanto lo dico lo stesso. Dibattiti su dibattiti, infarciti da loschi personaggi ai quali interessa unicamente fare la loro operazione lobbistica a favore dei prodotti che tirano fuori il grano per mantenerli e farli ingrassare. Così vengono fuori solamente chiacchere idiote dalle quali traspaiono messaggi falsi e pieni di fuffa, belli infarciti di biologico, naturale, ecosostenibile, per renderli più credibili e appetibili al popolo bue. La parte più fastidiosa però è data da quanti, soprattutto politici, ne approfittano solo per ingigantire il loro pensiero, che ufficialmente si ostinano a negare, cioè quello che l'Europa, in generale e i rappresentanti europei in particolare, siano tutta merda da combattere ed eliminare in favore della sovranità, dei confini da rafforzare e di come si stava bene quando c'era la lira. Ora, siccome ormai tutti avevano capito che queste erano tute orrende scemenze, e ufficialmente adesso bisogna negarle se no non ci comprano i BOT e non ci danno più i soldi del PNRR, ma sotto sotto se possiamo tirar fuori qualunque notizia, dalle etichette che l'alcol fa male, alla misura delle vongole, per insinuare e riportare a galla le vecchie posizioni, veicolando balle, per poter tornare indietro, il tutto favorito dal vento di estrema destra che ormai percorre l'Europa, avanti tutta! Se senti in giro, le massaie (perché duole dirlo ma è soprattutto sulle donne che l'argomento fa presa) sono ormai terrorizzate che vengano loro rifilati, pane e biscotti rimpinzati da farina di grillo, certamente dannosissima e di certo produttrice di pericolosissime allergie, di cui ormai tutte sono affette. 

E innanzitutto chiedono a gran voce che sia scritto a caratteri cubitali sulle confezioni: NON CONTIENE FARINA DI INSETTI, così come c'è scritto che non contiene il pericolosissimo olio di palma, ma a caratteri ancora più evidenti. Naturalmente senza considerare che, dato che la farina di grillo costa circa 100 € al chilo, nessuno è così coglione da mettercela al posto del grano tenero, a scopo frode  in commercio e inoltre senza sapere che in tutte le farine, come residuo inevitabile c'è sempre una percentuale anche se piccola di insetti infestanti morti (sapevatelo), tanto che si calcola che normalmente ognuno di noi ingerisca senza saperlo, circa mezzo chilo di sfarinato di insetti all'anno. Questi piciu da talk show e da tastiera, mi sembrano quelli che quando si decise di cancellare il concetto di omosessualità come reato, erano contrari perché avevano paura di essere obbligati a prenderlo inevitabilmente nello sgnau a breve. State sereni nessuno vi obbligherà a mangiare insetti se non lo vorrete. Fatevene una ragione senza continuare a dire che non è nella nostra cultura e voi difendete la dieta mediterranea patrimonio dell'Unesco, salvo poi se diventa di moda, correre a ingozzarvi di sushi e di quinoa e di seitan, che con la tradizione italiana c'entra come le cavallette fritte. Semplicemente bisogna normare, con le giuste e più ristrette regole alimentari, nuovi prodotti su cui aziende (tra l'altro italiane) hanno voglia di fare business. Se poi gli europei decideranno invece di continuare a mangiare braciole, lumache e wurstel, farà tutto la fine delle torte di lombrico, che di certo ricorderete. 

Ricordatevi che l'uomo è onnivoro e mangia qualunque cosa cammini, voli, strisci o nuoti, nelle varie parti del mondo. Inoltre la crescita esponenziale della popolazione che continuerà comunque, obbligherà a non rinunciare a nessuna soluzione che aumenti la disponibilità di materiali nutrienti, ed in questo caso le proteine sono quanto più necessarie. (Vi ricordo comunque che nelle nostre università di agronomia, tra cui quella di Torino, vi sono istituti che da anni studiano le opportunità, alimentari e non, che potrebbero venire dagli allevamenti di insetti). Nell'illustrazione vedete la suddivisione del regno animale e osservate che l'unica classe che non mi risulta utilizzata nell'alimentazione è quella dei poriferi, sempre che non venga smentito, Tutte le altre lo sono tranquillamente e gli insetti non sono certo tra quelli meno consumati, anzi li mangiano tranquillamente nei tre quarti del pianeta, inoltre considerate che sono filogeneticamente molto più vicini ai crostacei, che noi tanto amiamo, degli echinodermi (deliziosa la pasta ai ricci di mare) e dei molluschi di cui siamo ghiotti. Nella mia breve vita, io posso dire che, escluso appunto i poriferi, ho mangiato, per curiosità o per obbligo di lavoro, animali appartenenti a tutte le classi indicate nel disegno, ma tranquillamente preferirò mangiare, se le avrò a disposizione, le lasagne al pesto o il  maialino alla griglia, quindi non mi spaventa affatto che l'UE deliberi sulla farina di grillo, ma al contrario, continuerò ad essere infastidito dalla protervia dei politici e dei loro fans che approfitteranno di ciò per far passare messaggi non solo sbagliati, che preferirei chiamare infami per influenzare i fessi. Giustifico solo i lobbisti che lo fanno per vile denaro.

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6 commenti:

OLga ha detto...

Anch'io la penso come te!Buon pomeriggio.

Enrico Bo ha detto...

siamo in pochi!

Folco Perrone ha detto...


Lasciando perdere l’osservazione scontata che in Sardegna il formaggio con i vermi, precisamente larve della mosca carnaria esca molto usata dai pescatori, è considerato una prelibatezza, ricordo mio nonno biellese che quando scartava un tomino “infestato” ammucchiava con la forchetta i vermi che scappavano sul piatto e previa una bella spolverata di pepe li mangiava insieme al formaggio. La cosa è capitata anche a me è ho imitato mio nonno. Ovviamente il sapore è identico all’alimento.

Enrico Bo ha detto...

Caro Folco, non l'avevo citato perché è nella memoria di tutti, d'altra parte l'evidenza è che la discussione è solo manipolata per valenza politica per dimostrare che l'Europa è fatta di burocrati coglioni, dato che il governo a questo proposito ha fatto una giravolta ufficiale a 180°

Unknown ha detto...

Enrico, condivido tutto.

Antonio

Enrico Bo ha detto...

Grazie Anto'

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