mercoledì 21 marzo 2012

Cronache di Surakhis 47: La flessibilità in uscita.

La notte era definitivamente scesa e le ultime lune erano sorte dietro le Fragrant Hills di Novigorad. Gli abitanti erano ormai tutti rientrati nelle caverne scavate nella spazzatura, che con la sua fermentazione garantiva anche un calore accettabile, oltre ad un percolato che ormai molti bevevano per sprofondare nel sonno con la mente sgombra da pensieri. Aveva un sapore forte, ma gustoso, come di pesce marcio e con rapidità ottundeva la mente, impedendo i ragionamenti troppo complessi. Da quando era stato deposto l'Imperatore lungocrinito, rifugiatosi, dopo l'ennesima cura di ringiovanimento,. in una delle sue case- postribolo dove trascorreva le giornate selezionando le ragazze, il pianeta aveva compiuto una sterzata decisa. Il nuovo Primo Ministro Shan Men andava diritto per la sua strada ed i provvedimenti avevano mutato un poco lo stile di vita di Surakhis. L'innalzamento della pressione fiscale al 99% era stata sì giudicata un po' eccessiva da molti commentatori economici, ma sul piano pratico si era avvertita una scossa sui mercati finanziari di tutta la galassia e gli investitori stavano cominciando a ricomprare buoni-schiavo a piene mani. 

Anche lo spread tra il costo di una buona prestazione sessuale di una plurivaginata Vegana ed una ciucciatrice locale era sceso a livelli accettabili. In serata poi era passato anche il provvedimento della ministra Forblack che garantiva una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro, imponendo agli schiavi che passavano nelle cosiddette stanze di compensazione sodomitica a fine turno, una posizione di almeno 90 gradi per consentire ai macropenici incaricati una più facile estrazione. La mancanza di flessibilità, questo era sempre stato rimproverato a quei caproni di Keepintheass che pretendevano di svolgere la pratica stando in piedi per accelerare, non capendo che una più acconcia posizione avrebbe favorito la tendenza ad avere anche una maggiore flessibilità nell'introduzione, cosa sempre un po' dolorosa e difficile data la dimensione degli organi sessuali degli addetti alla funzione. Anche la concessione ai proprietari delle miniere di poter abbattere gli schiavi in eccesso o nullafacenti, direttamente nei tunnel, avrebbe incentivato a nuove assunzioni e già le agenzie di recupero crediti stavano girando nei suburbi a prelevare nuovi schiavi nelle famiglie indietro col pagamento delle rate. 

Tutti sembravano contenti insomma, in fondo anche lo schiavo ci gode un po' e si rilassa in quella piccola cerimonia al termine delle 24 ore di lavoro e con un po' di sale sulla coda evita di impigrirsi in fondo ai tunnel manovrando i martelli pneumatici con maggiore gioia e soddisfazione se sa che ad ogni spegnimento volontario, partirà una scossetta da 40.000 Volt. Fuori, i cortei dei Morigeratores avevano fatto una dimostrazione di facciata, tanto perché non si dicesse che non pensavano ai lavoratori, ma si erano subito dispersi nelle case di piacere lungo la via principale, che avevano ottenuto la liberalizzazione di tenere aperto 24 ore su 24. In realtà invece un forte fermento percorreva la classe politica che, anche se temporaneamente messa da parte dal decisionismo di Shan Men, mordeva il freno e pensava alle elezioni imminenti. Paularius, da settimane lavorava per l'Imperatore che, fingendo di occuparsi solo della sua squadra di pallacorda, nei momenti che la selezione delle ragazze gli lasciava liberi, stava preparando il suo ritorno alla grande. 

Correva voce di una dispensa speciale per far votare, con un numero di voti a piacere, tutti i politici che una ventata di assurdo moralismo aveva condotto in massa alle prigioni centrali, con la scusa che rubavano. Una specie di bonus carcerario.E cosa mai avrebbero dovuto fare i politici, occuparsi soltanto di trombarsi le Aspiranti (così chiamate per la loro caratteristica in cui erano maggiormente dotate) che volevano entrare nel giro? Quello era certo un benefit gradito, ma assolutamente accessorio. Appositi galoppini distribuivano ai capifamiglia blocchetti di buoni-sesso liberamente spendibili in ogni casa chiusa del paese e le promesse di poter rubacchiare più tranquillamente si sprecavano. Libera tangente in libero stato era lo slogan che correva su tutte le bocche. Presto ci sarebbero state le elezioni ed allora Paularius era tranquillo che la politica sarebbe ritornata ad avere la preminenza. Si aggiustò meglio sulla morbida poltrona di pelliccia pubica e diede le ultime disposizioni ai suoi Sardar perché vaporizzassero rapidamente quei gruppetti di dissidenti che ancora circolavano liberi e si addormentò coccolato dalla Personal Fellatrix che si prendeva cura dei suoi momenti di relax. Sprofondò nel sonno del giusto sognando il momento in cui il Prof e la sua canea di sapientoni (figuriamoci, tutta gente che diceva di saper leggere e scrivere) sarebbero tornati a rigovernare gli stabulacri da dove il Novigoradese li aveva improvvidamente pescati.

2 commenti:

il monticiano ha detto...

Una perfetta fotografia dll'Italia di oggi, dei sgovernanti e di noi italiani - meno i politici di qualsiasi grado - che ci viviamo.

Enrico Bo ha detto...

@Monty - dai che potrebbe andare molto peggio, per noi almeno!

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