Come avete visto il primo aprile non ho saputo resistere alla tentazione del mio solito post annuale che gli inglesi chiamano April fool. e i cinesi appunto Yù Rén Jié. Tra l'altro grazie ai vari social è stato anche il post più letto dell'ultimo anno, magra consolazione dato il mio generale crollo di ascolti, 156 contatti. In realtà ormai sono diventato poco credibile e va bene che il pezzo era cosparso di indizi diciamo piscatori, ma la cosa che lo rendeva evidentemente un fake era proprio la palese impossibilità dell'assunto, date le premesse di valore letterario del protagonista. Tuttavia, il fatto che quasi la totalità dei miei lettori non abbia avuto il minimo dubbio sullo scherzo, ma mi abbia subissato di commenti sui vari social, rimandando il pesce al mittente e solo due o tre lo abbiano preso per buono inviandomi addirittura un messaggio di congratulazioni ( e spero non si sia trattato di contropesce) mi ha causato una grande tristezza. Ma davvero solo così pochi hanno di me me questa stima assoluta che consente loro di accettare per buono anche l'inverosimile quando si parla delle mie capacità? Certo capisco che sia difficile considerato il soggetto, ma tuttavia, vorrei averli qui con me per abbracciarli forte e ringraziarli di cuore. Che soddisfazione essere amico di persone che, se la cosa riguarda te, credono anche all'impossibile! Grazie amiche ed amici, prometto che il prossimo anno non lo farò più (eheheheh).
Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:
Qualche precedente:
2 commenti:
Io il tuo pesce l'ho apprezzato tanto che ti ho rilanciato su Twitter. Non so con che risultati (scarsi direi, nessun retweet).
Invece i blog: sbaglio o questa volta stanno morendo davvero? O è solo un trapasso di era geologica con estinzioni e quant'altro in attesa di <cosa>?
Il Tamburo è sempre più personale (come autore) e d'élite (come visite). Perde colpi anche Ok, panico ma lì è per gli argomenti solipsistici.
OOPS! sto parlando di me; per il tuo blog contami: ci sarò sempre, nèh!
Grazie Juh, ti so amico. La mia delusione però non era sul numero dei contatti, (a questo sono abituato e mi crogiolo ormai in un piacevole solipsismo). Era invece rivolta al fatto che solo due o tre ci sono cascati, manifestazione evidente che quasi nessuno ha il minimo dubbio che le mie fatiche "letterarie" possano avere un qualsivoglia tipo di mercato. E invece alla faccia vostra ogni titolo ha venduto almeno 5 o 6 copie (non 506 eh!)
Posta un commento