da Borsa e finanza. |
Succede che nemmeno te ne accorgi. Tutto sembra normale, logico, assolutamente non esagerato o eccedente, eppure quasi senza parere, e ci vogliono anni perché si concretizzi appieno, ecco che ti ritrovi obeso ed ipertrofico. Un ciccione anche un po' sgradevole che trasuda tutto il peggio che il benessere gli ha appiccicato attorno. Diventi antipatico e spocchioso, da proletario bisognoso che eri, ti sei trasformato in un ricco epulone enorme che crede che tutto gli sia concesso di diritto. A poco a poco, però, assieme alla piacevolezza di una vita priva di rinunce o almeno moderazione, compaiono le prime magagne che si fanno sempre più pressanti e più gravi, man mano che passa il tempo. Intanto l'abitudine ad uno stile di vita che tutto pretende e che non trovi neanche sbagliato, anzi come minimo dovuto ed auspicabile, ti hanno abituato male e a questo punto diventa difficilissimo cambiare direzione per rimettersi sulla buona strada. Certo la colpa di tutto questo è in parte tua che hai goduto di tutto, anzi ad un certo punto lo hai preteso, adducendo finte necessità, bisogni inderogabili, richieste pressanti che diventavano poi diritti inalienabili. L'altra parte della colpa va invece a chi ti circondava e che desiderando in qualche modo la tua approvazione ed il tuo affetto interessato, tutto ti concedeva, blandendo il tuo ego smisurato, fornendoti quanto richiesto senza preoccuparsi minimamente del fatto che prima o poi sarebbe arrivato un duro conto da pagare, anche se i soldi non ce li avevi.
Poi, un bel giorno, è giunto il momento. Si è spezzato quel gioco che sembrava potersi prolungare all'infinito ed un bel serio check up ha messo in evidenza che eravamo ormai al punto critico, che se non ponevi mano in modo deciso e pesante al problema, le conseguenze sarebbero state, ahimé, fatali, non solo per te naturalmente, ma anche per chi ti stava accanto. Cari miei, allora bisogna correre e in fretta da un dottore di quelli veri, non da quella banda di farabutti omeopati, impositori di mani, dulcamara in possesso di tutte le panacee che con pochi pannicelli caldi continuavano a dirti di stare tranquillo che tutto si sarebbe risolto facilmente, bastava comprargli a caro prezzo un po' di acqua fresca e tutto sarebbe andato per il meglio. No, adesso è un po' tardi per le tisane depuranti e gli impacchi di lino, bisogna mettere in atto tutta una serie di odiosi provvedimenti, tutte condizioni necessarie ed obbligatorie, dolorose e penosissime, che prima si sarebbero potute somministrare a poco a poco e senza troppo soffrire e che invece adesso vanno prese tutte assieme e di corsa a rischio di farsi venire il coccolone. Medicine amarissime e intrangugiabili, lunghe e faticose sedute di palestra ogni giorno, dieta orribilmente ipocalorica, brodini insulsi e verdurame sciapo per mesi, forse per anni. Ma attenzione, l'alternativa è soltanto la fine definitiva ed inevitabile. Eccovi dunque subito circondati dagli infami cerusici che vi hanno portato alla rovina, pronti a dire che è tutto sbagliato, che basta tornare alle loro prescrizioni amorose e dolci, che loro sì saprebbero come fare, dopo che per decenni vi hanno trascinato, voi ben compiacenti e corresponsabili, nel gorgo fatale.
Dunque ragazzi, cerchiamo di riconoscere questo inoppugnabile situazione. Non ci si chiede di dire che ci piace e che siamo contenti, ma se vogliamo tornare ad uno stato di salute almeno accettabile, seguiamo le prescrizioni necessarie, riconoscendone l'obbligatorietà insindacabile. Certo lamentiamoci pure, blateriamo contro l'ingiustizia, indichiamo con sdegno la dieta, così ingiustamente meno rigida, assegnata al nostro vicino di casa, più obeso di noi, quell'infame, che gli consente anche il formaggio, mentre a noi hanno vietato la Nutella, che non siamo mica di ferro, ma non andiamo a prendercela con il dottore incaricato della cura, che fa semplicemente e con professionalità il suo dovere e il suo obbligo deontologico. Anche i vicini apprezzeranno il fatto che finalmente ce la stiamo mettendo tutta per dimagrire, soffrendo certo, e magari tenendo alla larga ancora per un po' gli osti imbonitori che ci apparecchiavano la tavola con montagne di salamelle e strutto fuso, dolci ridondanti di panna e pietanze succulente di aromi. Ci siamo ingozzati per anni, finendo per lasciare i nostri figli con il panierino della colazione vuoto. Sono un po' pelle e ossa 'sti ragazzi, bisogna fare attenzione che prima o poi vengano anche loro a presentarci il conto per la nostra pinguedine che ci appare così naturale e dovuta e da cui nessuno si può chiamare fuori. Protestiamo pure versando calde lacrime coccodrillesche, ma cerchiamo di far scendere 'sta glicemia, che è ancora sopra i 300!
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7 commenti:
Il fatto è che se dimagriamo troppo velocemente, poi avremo la pelle pendula e ci vorranno interventi di chirurgia plastica per tornare guardabili.
Cristiana
La satira del benessere. Che brutta cosa il benessere. Pensa solo a godere di se stesso, ignorando tutto il resto, figli compresi.
Le ultiome analisi, poco più di un mese fa, glicemia, colesterolo ecc nei limiti, por fortuna, ma la cura che faccio è da cavallo.
A quante cose ho rinunciato!
@Cri - Forsi sì, certo che morti è ancor peggio.
@Ambra - Purtroppo temo che per mediare contentando chi insiste sulla bandiera dell'art. 18 che non interessa praticamente nessuno si rinuncerà a cancellare gli sconci contratti fasulli che schiavizzano i nostri ragazzi dei quali al sindacato non è mai importato nulla.
@MontY - Anche io col polistirolo non vado male.
Sacrifici, sì, ma non a senso unico, solo a carico delle masse popolari! E così dicono anche - mi pare - economisti neo-keynesiani.
@Adri - E' vero questa è la sensazione generica, tuttavia come ben sai , se vuoi portare a casa i soldi li devi prendere ai poveracci (che poi tanto poveracci non sono, parlo in prima persona) prenderli agli altri è così difficile e complicato che se hai bisogno di tanti soldi, maledetti e subito la scelta è obbligata.
ma perchè tutti questi sacrifici? per arrivare sani alla morte?
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