mercoledì 7 novembre 2012

Four more years!

Poche balle - Immagine dal web

Tanto per cambiare ho toppato (ben contento) le mie previsioni per l'ennesima volta. Sul filo di lana il buon Benedetto ce l'ha fatta. Nonostante quella serata tragica che lo aveva messo ko, la serie interminabile della gaffes del suo avversario gli ha dato una mano, latinos, afro e donne sono andate a votare in massa e si è preso gli stati chiave. Certo, quattro anni fa,  c'erano state troppe aspettative impossibili da realizzare, unite ad una crisi spaccagambe e anche se qui neanche lo avvertiamo, il Congresso è in mano ai suoi avversari, quindi ogni provvedimento deve comunque essere frutto di una mediazione che scontenta tutti. Adesso c'è davanti a lui un altro quadriennio importante, gli anni che di norma dovrebbero essere quelli in cui ogni presidente dà il meglio di sé, non avendo problemi di rielezione. Il Congresso sarà di nuovo contro e questo è proprio quanto volevano i Padri Fondatori, un controllo tra i due poteri, che non è mai una cosa malsana. Certo il nostro Barack tra pochissimo si troverà di fronte, oltre ad un debito pubblico a livello percentuale italiano e un deficit ancora maggiore ed in crescita costante, anche il famigerato Fiscal cliff che lo costringerà ad una linea di rigore che fino ad ora ha pesantemente rimproverato a Merkel & co. e non sarà facile con l'Obamacare che si dispiegherà in tutti i suoi nuovi costi proprio nel 2014. Inoltre in parlamento i rappresentanti estremisti dei tea-party sono molto numerosi e certo non lo aiuteranno in una fase di crisi ancora ben lontana dalla fine. Però che bella sensazione sentire il perdente che un paio d'ore dopo la chiusura degli ultimi seggi, telefona al vincitore e si congratula, mentre entrambi parlano di collaborazione. Va beh, dopo aver pontificato con un po' di banalità, vedremo, intanto Good luck, Mr. President!


immagine dal web


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3 commenti:

Martino ha detto...

Good luck, Mr. President!

massimo ha detto...

è tutt'altro che una banalità, caro enrico. è una imponente dimostrazione di serietà e democrazia: il candidato perdente che si congratula con il vincitore invece di fare scene isteriche e urlare ai brogli, ai comunisti, ai marziani. Mi fa venire la pelle d'oca.

Enrico Bo ha detto...

@Marty - Speruma...

@Max - sono altri pianeti ...pur con tutti i loro difetti, (anche su Surakis ci sono cose positive...)

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