martedì 28 gennaio 2014

Don't cry for me Argentina

Tango argentino - dal web


Voglio tornare su un argomento di cui ho già parlato, non tanto per esaminarlo nel dettaglio, ma perché, a mio parere, serve da utile dimostrazione di come l'evidenza dei fatti e il buon senso non contano nulla di fronte alle arringhe dei capipopolo, che poi travalicano invadendo il web che fa cassa di risonanza alle bufale più potenti o alle ideologie più becere, che tuttavia spesso, diventano vere e proprie correnti di pensiero e condizionano scelte importanti e a volte vitali, caso Stamina insegna. Avevo parlato della mia esperienza argentina e di come la combinazione mortale che, proprio grazie al popolo sempre illuminato nelle sue scelte, aveva alternativamente portato quel disgraziato (anche se ricchissimo) paese, ad essere governato da Grilli e Berlusconi in alternativa, quando non conglobati assieme nella stessa persona. Questo aveva condotto la nazione, attraverso anche a una terrificante dittatura (ci si passa sempre in questi casi), alla distruzione totale, culminata con un bel default che ha massacrato la quasi totalità del  popolo stesso, distruggendo completamente risparmi, pensioni e lavoro, altre alle vite umane. Una corrente interessata di pensiero ha cominciato a far circolare l'idea balzana che questa soluzione (quella di non pagare i debiti) fosse una idea brillante e risolutiva per chi la fa. Un sistema economicamente percorribile per far ripartire la giostra, fottendo chi si è fidato (e uno potrebbe dire chi se ne frega) e salvando invece i cittadini del paese stesso. Una strada quindi da consigliare e da seguire. Quindi se vi volete districare tra le tante castronerie del web, facendo lo slalom tra le scie chimiche, le porcherie mortali dei poteri dei banchieri e delle multinazionali, le sirene e i cancri provocati dai cibi acidi e OGM, trovate pagine e pagine di incitamento all'uscita dall'Euro e dal conseguente default come brillante soluzione della crisi italiana, condito e giustificato dalle scemenza varie catalogate come sovranità economica, fiscale, politica, alimentare, misura delle zucchine e chi più ne ha più ne metta. 

Ora, prescindendo naturalmente dal lato morale, ma lì ognuno si trova facilmente le sue giustificazioni, anche le SS si sentivano a postissimo moralmente, e non considerando che l'Argentina è un paese il cui debito ammontava a poco più di un centinaio di miliardi (nulla in confronto coi nostri 2 mln di mld), che il debito era nel confronto di soli prestatori esteri e che in teoria non avrebbe riguardato risparmiatori argentini (mentre in Italia oltre il 50% del debito è verso i cittadini stessi, spesso i pochi risparmi di una vita che consentono al sistema di andare ancora avanti nonostante la crisi) e che l'Argentina è un paese molto ricco di materie prime su cui fare conto appena tirata la riga sul debito pregresso e su cui basarsi per ripartire, mentre l'Italia al contrario, si può basare solo sulle parole e sulla sua capacità di convincere il resto del mondo della propria credibilità, quello che è accaduto ed accade in quel paese dovrebbe essere così lampante ed evidente da spazzare via tutte le infami campagne antieuro condotte solo da quei partitelli che non sapendo più dove parare per raschiare qualche voto, oltre a quello dei razzisti più beceri o alle estreme più rigorose, battendo la grancassa del vento antieuropeista che spinge in questo momento. Naturalmente il Masaniello gran cacciatore di voti, si aggancia a questo vento promettente, pronto a mollarlo non appena ci sia qualche altro argomento arruffapopolo da accogliere. Un suo carissimo estimatore anonimo che aveva la bontà di commentare le mie posizioni, con un certa simpatica decisione, come sempre in questi casi, certo delle sue verità, (per fortuna che qualcuno ha voglia e tempo di mettere un po' di pepe in questo blog, diversamente piuttosto insipido) mi aveva duramente caricato, portando a dimostrazione il fatto che suoi conoscenti argentini, stavano benissimo e che il paese andava alla grande, proprio grazie al default risolutivo. 

Aveva anche allegato interessanti grafici a dimostrazione di come l'Argentina sta andando economicamente benissimo adesso. Quello che ho visto io laggiù una decina di anni fa, il disastro economico, il totale disfacimento morale e materiale di una nazione con i morti di fame e la gente che dormiva nei cartoni per le strade, la nascita delle nuove favelas, erano solo mie fantasie, adesso tutto va benissimo. Purtroppo i nodi vengono sempre al pettine ed i numeri presentano il conto prima o poi. Non è passato neanche un decennio e ci siamo di nuovo. Nonostante la crescita ottenuta grazie all'export delle immense possibilità del loro agroalimentare, tutto si è presto esaurito, l'Argentina è di nuovo sull'orlo di un'altro default. L'altro giorno il peso è stato svalutato del 120% e avanti col tango. Io faccio i migliori auguri ai suoi parenti di laggiù e prego ogni giorno che qui da noi non si cada mai, grazie alla follia dei votanti, nelle mani di questi personaggi nefasti come pochi che si aggirano in questo periodo per l'Europa. Se un paese è caduto nelle difficoltà economiche questo è dovuto al fatto che la stragrande maggioranza dei suoi cittadini ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità, sperperando, corrompendo e mal comportandosi verso lo stato anche nelle piccole cose e mandando al governo le persone che queste cose consentivano (facendole loro stessi più in grande) perché facevano comodo a tutti ed alla fine nessuno ti viene a togliere le castagne dal fuoco, nessuno può dar la colpa agli altri, da queste stesse difficoltà se ne può uscire solo con le proprie forse, con un ritorno alla realtà senza scorciatoie alle spalle di altri. 

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5 commenti:

il monticiano ha detto...

I politicastri antieuro non sanno di cosa parlano e aprono la bocca soltanto per dargli fiato.

ps. quella canzone, la prima volta cantata da Madonna, mi è entrata talmente nelle orecchie e nella testa che sono andato a cercarla su youtube per riascoltarla ancora.

Anonimo ha detto...

Non entro in merito alla questione puramente politica ed economica ma solo alla bellissima foto dei due tangheur
(detto all'alessandrina) che fanno venire la voglia immediata di ballare e ballare dimenticando per un attimo quanto sta accadendo di nefasto nella nostra nazione. Il ritmo cadenzato e quasi forzoso per figure e caschè ( pardon, non so come si scriva) si insegue nella mia mente e vado proprio a sentirmelo un tango.Grazie

Paola

Enrico Bo ha detto...

@Monty - Lo sanno bene purtroppo e tanti li ascoltano!

@Paola - Viva il tango

Anonimo ha detto...

Caro Enrico,
E' triste vedere come l'età ed un'anacronistica partigianeria per i partiti tradizionali obnubili una mente che viceversa dovrebbe essere aperta non fosse altro per i tanti viaggi e paesi visitati, molti dei quali particolari e su rotte per nulla comuni o facili.
Cosa c'entrano i Grilli ed i Berlusconi con la situazione Argentina di allora e di oggi è difficile capirlo.
Dittature e politici corrotti hanno portato al default del 2001, mentre è interessante capire dagli imprenditori Argentini cosa pensano oggi della situazione. La risposta che mi hanno dato è che, mentre dal 2003 fino al 2009 un governo più attento e rigoroso ha raddrizzato con fatica l'economia con un disavanzo sempre positivo, e tra l'altro con risorse interne in quanto per motivi noti il debito Argentino non se lo comprava più nessuno, dal 2009 in avanti c'è stata un'escalation di spese con disavanzo negativo situazione resa drammatica dall'elezione di Cristina. Il parere è che il governo di Cristina dal 2011 ha enormemente aumentato le spese tra l'altro in un momento di crisi mondiale, spese sempre non supportate dal debito che è da tripla C, ha spaventato tutti gli investitori esteri che stanno scappando a gambe levate (ad esempio con nazionalizzazioni ed una burocrazia devastante) ed ha imposto assurde regole per le importazioni di beni e macchinari dall'estero, provocando un disavanzo negativo da 3 anni, il crollo degli investimenti ed un'inflazione galoppante.
Insomma, il problema che vedono gli Argentini è Cristina ed il suo governo.
Si tratta di cattiva politica, caro Enrico, cattiva tanto quanto è cattiva quella di Letta e gli altri che da 20 anni stanno ammazzando l'industria Italiana con tasse ed una burocrazia devastante. La Germania va meglio dell'Italia non perché sono dei geni ma per la migliore politica che fanno. Noi abbiamo la peggiore, aver paura di cambiare è folle. Se poi per te il cambiamento è Renzi che fa una legge elettorale con Berlusconi e Verdini che tra l'altro fa vincere loro, ogni ulteriore commento è tempo perso.

Enrico Bo ha detto...

@Ano. In Argentina si sono alternati i Grilli e i Berlu, spesso assieme nelle stesse persone.La Kirkner è solo l'ultima della serie. gente che ha distrutto un paese potenzialmente molto ricco utilizzando anche strumenti come il default di cui si vedono i brillanti risultati. Comunque auguri ai tuoi felici conoscenti. Quelli che conosco io piangono.
Curioso che adesso la Germania sia diventata quella che fa buona politica, ma quando lo diceva Monti che era un esempio da seguire dove eravate?

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