martedì 10 febbraio 2015

A spasso per Bagan


La piana di Bagan



Hotel Eden 2
A Bagan, durante l'alta stagione, può diventare un problema trovare un albergo, così, specialmente se viaggi al risparmio, ti devi un po' accontentare e in effetti il nostro Eden 2, a dispetto del nome lascia un po' a desiderare. Per carità, ho visto ben di peggio, il fatto è che da quando la Birmania ha avuto questa esplosione di turismo, i prezzi sono schizzati verso l'alto e anche le sistemazioni più modeste sono diventate pretenziose. Siamo noi che avevamo dato un target guesthouse/1 stella, ma in questo caso pare che anche la stella sia stata assegnata con troppa generosità. Questo inizio lamentoso, un po' contrario in fondo al mio pensiero abituale, è dovuto solo al fatto che volevo raccontarvi di una caratteristica assolutamente curiosa ed inspiegabile di questo alberghetto. La "hall" che contiene il bancone è ripiena di biciclette che l'hotel stesso affitta come attività parallela e dà sulla strada con la tipica facciata degli alberghetti cinesi con le balaustre a colonnine bianche, mentre il resto dell'edificio a due piani si estende verso l'interno circondato da altre due costruzioni simili. La cosa strana è che questa parete laterale è, per tutta la sua lunghezza fino al cortile posteriore, dotata di ampi finestroni, probabilmente studiati per dare luce e allegria ad un ambiente di per se stesso buio e tristanzuolo. Purtroppo l'edificio a fianco è stato costruito, evidentemente le leggi lo consentono, a dieci centimetri di distanza e quindi tutte le finestre aggettano su un muro. 

Polli e mosche
Va beh, direte voi, se il vicino gli ha fatto lo scherzo che ne può il nostro, tra l'altro gentilissimo e preoccupato, proprietario che di continuo si fa in quattro per assistere i suoi ospiti? Nulla certo, ma il fatto è che anche la costruzione vicina è dotata delle stesse ampie finestre sullo stesso lato evidentemente fatte allo stesso scopo, ma inesorabilmente inutili, dato che nella spanna scarsa di spazio non penetra di certo neppure un raggio di luce. Ora, la domanda sorge spontanea, chi ha costruito per secondo, prendendo evidentemente un progetto tal quale che non considerava i vicini? Purtroppo non c'è lingua comune per domandarlo e risolvere il dubbio, sta di fatto che dopo la colazione fatta sul tetto dell'albergo gemello di fronte sotto gli occhi amorevoli del gestore, prendiamo la via del  mercato; più tardi verremo a prendere i bagagli per cambiare albergo. Vi sento eh! Gli schizzinosi! No, non è così, non lo abbiamo richiesto noi, lamentosi turistacci pronti a lamentarsi di tutto seguito dal classico -e io pago...! -, ma il nostro sensibilissimo e attento driver To Yè, di poche parole ma di grande efficienza, prima ha argomentato qualche cosa sul problema dell'alta stagione, poi dopo aver confabulato con il nostro uomo di Yangon, Mutu Suresh, ci ha comunicato che che la prossima notte ci sistemerà in un 2 stelle un po' più in là, perché questo non è "adatto a noi". 

Le tonga
Non so bene cosa intendesse, anche se non ci sentiamo i soliti cagamaretti alessandrini, ma bisogna dire che il nostro amico dimostra sempre una attenzione alla soddisfazione del cliente che va sottolineata, per questo e molto altro, consiglio di sentire questa agenzia se avete intenzione di organizzarvi un giro in Myanmar. Comunque, ben colazionati, un salto al mercato è d'obbligo, anche perché è proprio in fondo alla strada e, alle 8 del mattino, è nel pieno delle sue attività. Il solito andirivieni di carretti e portatori di derrate tra i passaggi stretti e bui che fiancheggiano i piccoli stalli dove i venditori stanno appollaiati in attesa dei clienti che guardano, chiedono e poi si mettono in capannelli a contrattare a lungo prima di decidere l'acquisto. Come tutti anche questo è suddiviso per merceologie. La zona della carne vicino ai pesci e al pollame, poi frutta, verdura, e infine attrezzature varie, vestiti e stoffe. E' pur vero che anche questo mercato non è difforme da quanti si vedono in ogni città e paese, ma che ci volete fare, ormai per me è un'abitudine passeggiare lungo i corridoi, fermarmi a guardare le donne che puliscono i grandi pesci del fiume o che tagliano a pezzi più minuti la carne con coltellacci pesanti. Considerare i vari tipi di frutta, in fondo non così varia e numerosa come in altri paesi dell'area e tutto sommato anche piuttosto cara se paragonata al tenore di vita locale. 

Villaggio
In fondo i mandarini costano attorno ai 20 centesimi di euro al chilo e un pomelo grande va a mezzo euro e considerato un stipendio medio sempre inferiore ai 100 $ non mi sembra poco per essere un paese tropicale. Comunque la luce sale ed è ora di farci una bella razione di templi su cui non voglio più tediarvi, se non dicendo che l'emozione che si prova in queste antiche costruzioni, in fondo tutte diverse, tra statue, affreschi e cunicoli interni dà sempre grandi emozioni. Si parcheggia tra biciclette lasciate tra gli alberi da avvenenti biondine nordiche e le tonga colorate il cui cavallo bruca tra la polvere in attesa che il suo carico risalga uscendo dalle viscere del tempio vicino. Ci sono anche i pullman certo, ma ragazzi, lo abbiamo già detto più volte, volete venire in un posto strepitoso come questo, nella stagione migliore e pretendereste anche di essere da soli? Non è molto logico aspettarselo, non vi sembra, Dunque portate pazienza e godetevi quello che vi circonda. C'è tempo per fermarsi in un villaggio in mezzo alla boscaglia rada. In tutta l'area la popolazione si è spostata nei tre centri cittadini che la circondano che sono sorti sulla riva dell'Irrawady, ma rimane ancora qualche contadino anche tra gli alberi che circondano i templi. Le capanne sono di stuoia intrecciata, con stecche di colori diversi, che formano bei disegni geometrici. 

Fumatrice di Cheeroot
In ognuna, attività legate al lavoro dei campi ed alla produzione locale, dalla filatura del cotone, alla preparazione dei sigaretti di cheroot, una foglia succedanea del tabacco di cui ci sono campi tutto attorno. Tutte le anziane del villaggio se ne pippano serene dei cannoni voluminosi e caratteristici, mentre le giovani arrotolano e impacchettano. Dietro casa qualcuno ha un piccolo frantoio per ottenere l'olio di arachidi, attorno al quale gira senza posa un piccolo zebù dalla gobba nera e pendula sul mantello bianco latte. In mezzo al cortile, stuoie su cui seccano i peperoncini rossi, base della cucina birmana. Di tempio in tempio arriva la sera, il momento atteso per andare a godere la discesa del sole, sull'alta terrazza del Pyat Phat Gyi, un grande tempio che svetta nella pianura. Bisogna fare a gomitate coi francesi per conquistarsi un buon posto sull'estrema punta rivolta ad ovest. Soprattutto quando il consueto spettacolo è finito e la folla sciama, rimanete ancora un po' a seguire le dita di velluto nero dell'abito da sera della notte che avanza e che a poco a poco riveste il cielo. Avrete una emozione in più ed eviterete di essere gettati giù dalla terrazza o lungo le scale ripidissime da qualche improvvida spinta della folla che, frettolosa, cerca di guadagnare tempo per arrivare alla beata doccia prima di andare a cena.

I templi di Bagan

SURVIVAL KIT

Nella zona di Bagan, la più turistica ed affollata del paese i prezzi sono più alti soprattutto nell'alta stagione che va da ottobre a febbraio. Gli alberghi specie quelli di fascia bassa, sono piuttosto malandati soprattutto considerato il prezzo richiesto e sono quasi sempre pieni. In generale conviene soggiornare a Nyaung U pittosto che a Old Bagan o New Bagan, gli altri due centri della zona, più comoda per organizzare i giri e sicuramente meno cara. Ripeto qui le coordinate dell'agenzia a cui mi sono appoggiato, perché mi sembra abbia dimostrato qualche cosa di più della semplice efficienza e precisione che si richiede in questi casi, ma anche una certa attenzione al cliente direi superiore a quella che di solito ci si aspetta oltre ad una buona efficacia nella soluzione dei vari problemi tecnici che insorgono nel corso dei viaggi. Per cui vi suggerisco di sentirla comunque quando programmerete il vostro tour, di qualunque tipo sia. E quando sarete lì, insistete con l'amico Mutu che è ora che si faccia cercare dai genitori una brava ragazza e che si decida a sposarsi. 

Mr. Mutu Suresh
www.myanmarexperttours.com
 009 59 431 68 442
mutu.myanmar@gmail.com
Al mercato

Eden 2 Hotel - Min Rd., Near Nyaung Oo MarketNyaung USistemazione molto basica. Le camere sono molto datate e avrebbero bisogno di una bella rinfrescata perché danno una cattiva impressione di scarsa pulizia. Il free wifi è quasi inesistente. Colazione normale. Rumoroso, meglio farsi dare una camera che non dia sulla strada, molto trafficata. La hall è piena di biciclette, il lato positivo è che si possono noleggiare. Personale e proprietario comunque sempre molto gentili e disponibili per organizzare taxi o altri servizi di trasporto. La colazione basica, si fa all'Eden 1 proprio di fronte sulla terrazza. Attenzione che la mappa della Lonely Planet segnala la posizione dell'hotel in un punto sbagliato.
Gran Empire Hotel - 4th Qr., Sonkone Qr.Nyaung U - Questo albergo è piuttosto nuovo e quindi decisamente più pulito e accogliente come attrezzature. Il costo delle camere migliori è stato per noi in alta stagione di 45$. Ci sono anche camere a pianterreno meno care. Tenendo conto che era tutto pieno, può andare. Personale disponibile e gentile. Ristorante dell'albergo a fianco sulla strada discreto. Colazione a buffet lì piuttosto ricca. Posizione centrale e comoda, con molti ristoranti nei dintorni.

Venditrici di pesce
Thara Wun RestaurantLanmadaw Street | Sone Gone QtrNyaung U  - E' il ristorante dell'albergo Grand Empire, a fianco con terrazza sulla strada con vista sul passaggio. Buffet e cibi asiatici internazionali, come i classici nasi goreng, noodles con gamberi, spring roll, ecc. Prezzi modici. Piatti sui 4000K. Birra gelata. Personale gentile.

Black Bamboo RestaurantYar Thin Thar Street,  - E' uno dei ristoranti più celebrati di Bagan, nella zona dove c'è un po' di vita notturna ed i locali più belli. Bella posizione, in un giardino fresco ed elegante, sempre affollatissimo, meglio prenotare è un po' il ritrovo degli stranieri. Personale gentilissimo. Cucina internazionale con tono francese (come la proprietaria). Piatti un po' cari ma c'è comunque uno stile differente che va pagato. Alla fine supererete facilmente i 10/15.000 K a testa. 


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