venerdì 27 maggio 2016

Shì, Yǒu



Il mondo moderno si dibatte nella domanda esistenziale forse più dura di tutti i tempi: Essere o Avere? Certo che è un bel problema, non solo proprio del mondo occidentale. Anche i cinesi forse si pongono questo dilemma che probabilmente è alla base del pensiero umano fin dall'antichità. Laggiù lo possiamo forse notare anche, come sempre, nella lingua. Intanto questi verbi sono ovviamente usatissimi e con significato allargato anche al di là della mera espressione verbale ausiliaria e la loro scrittura può darci una indicazione in questo senso. Essere-  (shì), è composto da due caratteri sovrapposti, sopra abbiamo  (rì) - Sole e sotto  (zhèng) - Esatto, corretto. In sostanza quando il sole è nella posizione allo zenit, simbolo di perfezione. Infatti il verbo essere oltre che come ausiliare viene usato anche per il concetto di Sì,sì , Esatto, Va bene, Giusto. Anche il verbo Avere  (yǒu), è costituito di due parti, quella superiore che è una semplificazione di Mano  (shǒu) e sotto quello,  (yuè) che significa Luna. Insomma Avere, Possedere è come avere in mano la luna. Per la verità sembra che nel carattere originale antico, il pittogramma di Luna fosse più prosaicamente sostituito da quello di  (ròu) - Carne. 

Di certo il contadino tipo non mangiava carne tutti i giorni e tenere in mano un bel pezzo di carne, dava una bella idea di possesso, insomma. Tanto per allungare un po' il brodo e finire il post, vi aggiungo una interessante espressione classica, che non so quanto sia ancora usata dai giovani: Ta shì ge èr bǎi wǔ,  他是个二百五 - Lui- Essere - un 250. Direi impossibile da capire se non si conosce una storica leggenda. Si racconta infatti che durante il regno di un famoso imperatore di 2000 anni fa, venne assassinato uno dei suoi più importanti collaboratori e non si trovavano i colpevoli. L'astuto regnante fece allora girare la voce che lui era assai contento di essersi levato di torno quell'incapace, anzi per festeggiare, promise un premio di 1000 liǎng (两)  d'oro, pari a 50 kg del prezioso metallo, a coloro che avevano compiuto l'uccisione. Si presentarono subito i quattro assassini che dimostrarono inoppugnabilmente di essere i responsabili e a cui vennero consegnati i 250 liǎng a testa. Non fecero a tempo a gioire dell'insperata fortuna che furono subito imprigionati e torturati pubblicamente fino a che non sopraggiunse la morte. Insomma furono così avidamente sciocchi da denunciarsi da soli portando essi stessi le prove della loro colpevolezza. Da allora dire di qualcuno che è un 250 significa catalogarlo come: È proprio un idiota!


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2 commenti:

acquaviva ha detto...

Ma quant adoro questi tuoi post calligarfico-filosofici...

Enrico Bo ha detto...

ma grazie carissima!

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!