martedì 30 novembre 2010

Recensione: Arthur Golden - Memorie di una gheisha

Superata la fase critica della bagna cauda di cui vi ho detto l'altro giorno e sistemate in via definitiva le problematiche di inquinamento dell'aria provocate in famiglia, ormai quasi completamente superate da un prolungato arieggiamento degli ambienti e dall'istallazione di appositi profumatori, possiamo voltare pagina materialmente. Quindi veniamo al consueto angolo letterario, per esaminare un libro ben conosciuto ma abbastanza interessante: Memorie di una gheisha, di cui molti avranno conosciuto l'elegante riduzione cinematografica di cui, benigno vi allego il trailer in italiano. La storia ripercorre l'intera vita di una di queste ragazze, dalla vendita da parte del padre, povero pescatore, fino all'apice del successo, durante quasi tutto il 900, offrendo così uno spaccato di vita giapponese, visto dall'interno e da un'angolazione del tutto particolare.

Per la verità, il libro è scritto da un occidentale e quindi questo mondo viene presentato da un punto di vista che sottolinea la preminenza dell'aspetto sessuale, sia pure di un tipo di prostituzione di alto bordo e assolutamente particolare. Non sappiamo quindi se questo aderisce davvero alla realtà o se il sesso non rappresenti un carattere secondario, se pur presente, per la mentalità giapponese. Di certo l'autore è stato, proprio per questo, pesantemente criticato in Giappone, con lo strascico di una causa milionaria da parte della gheisha, da lui intervistata ed ad alla cui vita sembra si sia in parte ispirato. Ma, a mio parere la cosa più interessante dell'opera è l'affresco mirabile della società giapponese, in tutte le sue sfaccettature, a noi incomprensibili e in parte sconosciute; lo scandaglio su una forma mentis per noi spesso non solo diversa ma estranea, che permette di capire meglio un paese e la sua gente. Tentare di comprendere le contorsioni di una mentalità lontana è spesso importante per spiegare motivi e cause dei fatti che accadono nel mondo. Secondo me questo libro aiuta in questa direzione e, a mio parere, questo approccio ne rappresenta il merito principale, al di là del fatto che rimane comunque di scorrevole e piacevole lettura, come accade spesso nella recente letteratura americana di consumo.






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4 commenti:

acquaviva ha detto...

se vuoi un libro molto interessante sulla vita reale delle gheiko: Liza Dalby, La mia vita da Gheisha. Lei era una studentessa americana di antropologia che come tesi di laurea è andata a vivere in Giappone per qualche anno ed ha intrapreso il percorso formativo per diventare gheisha di professione. Meno "panoramico" ma molto più dettagliato ed esatto nel raccontare l'esperienza reale di quel mondo.

Enrico Bo ha detto...

Grazie della segna. Mi interessa molto.

ParkaDude ha detto...

da correggere: "con lo strascico di una causa di una causa"

Ricordo che il finale del film è differente da quello del libro!

Enrico Bo ha detto...

@Parka - grz

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