Stiamo velocemente scivolando verso la fine della sequenza ed il movimento 22, piuttosto semplice, viene descritto dalla sua denominazione cinese: Rú fēng sí bì - 如封似闭- letteralmente Come chiudere (una porta) oppure nella sua accezione corrente Ritirarsi e spingere. Ci si trova rivolti verso W col peso al 70% sulla gamba sx in posizione gong bu (passo arcuato) dopo aver sferrato un pugno (dx) e tutta la tecnica consiste nel parare un colpo diretto o liberarsi di una presa dell'avversario al polso dx, respingendolo successivamente via dopo avergli fatto perdere l'equilibrio mentre cerca di mantenere la presa, Visivamente si deve dare appunto la sensazione di chiudere con vigore una porta. Si comincia aprendo il pugno dx, facendo contemporaneamente passare al di sotto del polso dx, il dorso della mano sx che stava a protezione dell'avambraccio, quindi il dorso della mano sx struscia sul dorso del polso dx fino a superarlo (liberandolo dalla presunta presa). Nella seconda parte le mani si girano con le palme rivolte in avanti e mentre si sposta tutto il peso indietro portandolo sulla gamba dx (il piede sx scarico alza la punta rimanendo appoggiato al tallone), si ritirano in un semicerchio in alto fino a portarsi, allargandosi, all'altezza delle spalle. Qui termina la fase inspiratoria. Da questo punto mentre tutto il corpo riporta il peso in avanti in gong bu sulla gamba sx, entrambi i palmi si portano in avanti esercitando come una spinta diretta e potente (sul petto dell'avversario).
Durante questa ultima parte si esegue la fase di espirazione che aumenta l'efficacia della spinta. Lo sguardo durante tutta la tecnica è rivolto in avanti verso W e si concentra sulle mani solo mentre queste si ritirano. Come sempre, l'errore più comune avviene nel piegare il busto all'indietro quando ci si ritira, mentre deve sempre rimanere diritto. Proprio in questa fase deve essere posta particolare attenzione a far partire il movimento direttamente dall'anca, mantenendo spalle e braccia perfettamente rilassate, non tese ma morbidamente arcuate con i gomiti verso il basso per tutta la fase di spinta, quasi contro le costole al fine di non dissipare energia (Nei Ching). E' necessario evitare qualunque sensazione di rigidità anche mentre il corpo si ritira all'indietro. Lo spostamento del peso avanti ed indietro (naturalmente eseguito mantenendo il centro di gravità sempre alla stessa altezza) deve essere eseguito senza arresti e con grande fluidità delle braccia. Bisogna infine porgere attenzione durante la spinta finale a che le dita dei palmi (rivolti in avanti) si allunghino leggermente, avvertendo la sensazione che tutta la forza del corpo che si esercita con la spinta (e che si era caricata durante la fase di ritiro indietro) fluisca direttamente e si concentri nei palmi stessi. Questo movimento ha benefici effetti sulla tonificazione del sistema nervoso spinale e sugli organi dell'addome. Incrementa inoltre la peristalsi dei visceri interni e rinvigorisce (se mai ne aveste bisogno ) l'appetito, attenuando inoltre i problemi gastrici.
Refoli spiranti da:
Fundamental of Tai Ji Quan - Wen Shan Huang - S.Sky Book Co - Honk Kong -1973
Moiraghi : Tai Ji Quan - geo S.p.A. 1995
Huard - Wong . Tecniche del corpo - Mondadori Ed. 1971
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