mercoledì 10 aprile 2013

Miǎn.




Questo bel carattere, dipinto con tre semplici colpi di pennello è uno delle radici più utilizzate nella composizione di ideogrammi più complessi nella lingua cinese. Come si evince facilmente dalla sua evoluzione nel corso dei millenni, riportata in testa, rappresenta una copertura, non naturale come un riparo o una grotta, ma una capanna, una casa costruita dall'uomo per proteggersi dagli eventi e nella sua odierna stilizzazione rimane ben comprensibile con il suo significato di Copertura, tetto, riparo, naturalmente anche immateriale e come tale, influenza tutti gli ideogrammi che si compongono, lasciando il segno giustamente in alto, nella sua funzione protettiva. Dunque, come abbiamo già visto ponendo sotto il Tetto (mettendo in casa) una donna, otteniamo Pace, ān -  安, perché l'uomo senza una donna in casa è continuamente inquieto. Mettendo invece sotto, il pittogramma di Fuoco otteniamo Disastro, Zāi - 灾 , unico finale quando si accende il fuoco in casa senza controllo, ricordando anche che un tempo le case erano di paglia o di legno e che il fuoco era il pericolo più temuto, costantemente in agguato. Se mettiamo il segno di Maiale abbiamo Famiglia, casata, Jiā - perché una famiglia non si può dire tale se in casa non c'è almeno un maiale (non fate gli spiritosi, si intende un animale da allevare e poi mangiare). Per indicare il senso di Prezioso poi, basta mettere sotto il tetto il simbolo della Giada, la più preziosa delle pietre ecco dunque:  Bǎo - (ma nel carattere tradizionale prima della semplificazione accanto a Giada c'erano anche i segni di Vaso e Conchiglie che simboleggiano il denaro, come si può vedere sotto).

Ma si sa che la proprietà immobiliare dà sicurezza ed è sempre alla base di quanto si intende per ricchezza, dunque se sotto il tetto mettiamo Palazzo e risaia (proprietà immobiliare e terriera allo stesso tempo), otteniamo appunto Ricco, aspirazione prima di ogni cinese che si rispetti e che la parentesi maoista non ha per nulla scalfito. Ma anche il potere deve essere individuato con la stessa mentalità ecco dunque che chi riesce a mettere sotto il proprio tetto una intera città ne diventa il vero padrone, il Mandarino (vocabolo occidentale che non ha riscontri nella lingua cinese), il Funzionario di governo: Guān -  (sotto il tetto troviamo infatti il carattere antico di Città). Perché è inutile illudersi, ma il politico, sotto tutti i cieli è quello che ha veramente le mani sulla città, in suo assoluto potere. E' molto carino, poi, il modo in cui viene viene definito il concetto: Darsi arie da alto burocrate: Guān Qi - 官气 - Che si ottiene aggiungendo all'ideogramma di Mandarino quello di Gas. Ci par di vederlo questo politico che tronfio e gonfio della propria prosopopea e della propria inconsistente pochezza, se ve va di qua e di là mandando Vaffa' generalizzati a tutti quelli che incontra. Chi governa però, ha il vero potere ed è destinato ad avere uno stuolo di clientes che spera in prebende di ogni tipo, anche se la saggezza cinese sa bene che gli affari più grassi non si fanno allo scoperto direttamente vicino al governante di turno, ma nel sottobosco mascherato e coperto della bassa forza. Recita infatti un noto proverbio cinese: "Chi sta vicino al mandarino riceve onori, chi sta vicino alla cucina si prende il cibo migliore". Però attenzione che la lingua cinese è sempre beffarda e spietata, quindi se accanto a Governante si mettono i due caratteri di Sesso e Strumento(Utensile, Talento) abbiamo Xing Qi Guan - 性器官 , che vuol dire (come riporto dal dizionario) Testicolo, Coglione (volg.).


Refoli spiranti da: E. Fazzioli - Caratteri cinesi - Ed. Mondadori

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2 commenti:

Antonio ha detto...

Ah ah, Molto inteessante!
grazie Enrico

Enrico Bo ha detto...

Antica cultura quella cinese, meditiamo!

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