sabato 27 aprile 2013

Considerazioni sul Tai Ji Quan 23-24: Shí zì shǒu - Shōu shì.

Shí zì shǒu - Shōu shì



La forma 24 Yang si conclude con questi due brevi movimenti finali. Il primo viene denominato Shí zì shǒu -Mani in forma di croce, con i tre caratteri 十字手 . Il primo dei tre è inequivocabile e significa anche 10 in quanto per indicare questo numero si pongono i due indici appunto a forma di croce, mentre il secondo vuol dire Carattere, Forma. Infine il terzo lo abbiamo già visto nel movimento 10 ed è la stilizzazione della mano. Ci troviamo in posizione Gong bu, col piede sx avanti. Il piede dx ruota sul tallone verso l'esterno, il peso del corpo si sposta sulla gamba dx, mentre anche il piede sx ruota sul tallone portando tutto il corpo in direzione Nord. Ci si trova quindi col peso al 70% sulla gamba dx sul ginocchio leggermente piegato, con il passo Pa Ma Bu (mezzo passo del cavaliere). Contemporaneamente, come abbiamo detto, tutto il torso ruota verso dx di 90°. Il braccio dx ruota di 180° verso dx, palmo in avanti rimanendo alla stessa altezza, mentre il sx rimane in posizione, dando la sensazione di spingere lateralmente col taglio della mano. Lo sguardo segue la mano dx. Al termine di questa parte del movimento (fase inspiratoria) ci si ritrova con le braccia allargate quasi a 180° alla stessa altezza, dando la sensazione di spingere verso l'esterno, coi tagli delle mani mantenuti verticalmente. I gomiti rimangono verso il basso leggermente arcuati. Da qui inizia la fase espiratoria. Il centro di gravità si sposta verso la gamba sx richiamando il il piede dx alla distanza delle spalle. Le braccia contemporaneamente compiono un semicerchio verso il basso e si innalzano fino a formare una croce in diagonale davanti al petto, il polso dx davanti al sx con le palme rivolte verso il viso. Lo sguardo che ha seguito la mano dx rimane rivolto avanti verso N. Le ginocchia sono piegate leggermente e il bacino è retroflesso in avanti. Qui termina il movimento 23 in cui bisogna porre attenzione a mantenere il busto sempre in posizione eretta, fare ruotare le braccia davanti a sé in maniera ampia e mantenere il corpo morbido evitando ogni tensione. Questa grande rotazione di braccia ha una funzione di rinvigorimento del processo respiratorio e tonifica in generale il sistema nervoso simpatico. 

A questo punto non rimane che effettuare il movimento finale 24 chiamato 势 -Shōu shì, che significa proprio: Situazione (posizione) finale. Le mani che erano in posizione di croce, si allargano portandosi avanti alla larghezza delle spalle con la punta delle dita volte in avanti (fase di inspirazione). A questo punto si portano le braccia verso il basso come spingendo con le palme in giù. Al termine di questa discesa della braccia si richiama il piede sx riunendolo al dx, mentre le braccia rimangono morbidamente distese lungo i fianchi. Durante questa fase (espiratoria), ci si risolleva in modo che le gambe che avevano le ginocchia leggermente piegate, riportino il corpo in posizione eretta, la medesima con sui si era incominciata la forma. Lo sguardo rimane sempre in avanti. E' importante che durante questa fase, in cui il corpo sembra risollevarsi dalla posizione sempre un po' bassa delle ginocchia piegate, si utilizzi la respirazione per portare l'energia (气 - Qì)  verso il basso, qualche centimetro sotto l'ombelico (Tan Tien). Questa posizione finale dovrebbe portare al rilassamento completo di tutto il corpo, dando un senso di completezza e di equilibrio fisico e psichico. In ogni caso durante tutta la forma (e in tutto il tai ji in generale) la respirazione deve essere di tipo addominale, con il fine di mantenere appunto l'energia e quindi il centro di gravità, il più in basso possibile. Si conclude in questo modo, pressappoco nel punto di partenza la forma 24 dello stile Yang.




Refoli spiranti da: 

Fundamental of Tai Ji Quan - Wen Shan Huang - S.Sky Book Co - Honk Kong -1973
Moiraghi : Tai Ji Quan - geo S.p.A. 1995
Kung Fu and Tai Ji  Bruce Tegner -Bantam book - USA - 1968
www.taiji.de
Huard - Wong . Tecniche del corpo - Mondadori Ed. 1971

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