giovedì 20 febbraio 2014

Grattacieli e casette

Lanterne a Hoi An

Complice il fatto che ogni trenta metri c'è una pattuglia della polizia che controlla la velocità,  le macchine vanno ai quaranta all'ora appena ci sono quattro case lungo la strada, così puoi goderti il paesaggio con calma. Lontano dalla città non sei completamente circondato dai motorini, le macchine sono poche e i camon che scatarrano puzza di gasolio si lasciano superare con una certa facilità.  Passi infinite piantagioni di ordinati alberi della gomma dalla corteccia segnata da una scalfittura obliqua che ne stabilisce la inequivocabile identità.  Poi risaie e ancora risaie in camere neanche troppo piccole, qui nella grande pianura. Colori diversi, un po' di verdi pallidi e quasi dorati contro sole, un po' di gialli ambrati sugli steli quasi curvi e pronti alla raccolta. 

Qui si raccoglie tre volte l'anno ed è naturale ritrovarsi tutta questa varietà. Vicino a Saigon invece, in mezzo ai campi ti sorprendono le nuove torri che sorgono come enormi funghi maligni, frutti mostruosi di una radiazione aliena che coinvolge tutto e produce questi falansteri orribili che non hanno fatto a tempo, purtroppo ad essere bombardati. Cresciuti fuori tempo massimo insomma. Ma basta fare un saltino nello spazio ed eccoti proiettato anche indietro nel tempo. Hoi an ti accoglie coi suoi vicoli stretti, le sue case antiche, le sue lanterne sul fiume. Un piccolo sogno di passato che, certo è inutile e sciocco rimpiangere, ma che dalla terrazza di un piccolo ristorante sul fiume, scalda il cuore, oltre che lo stomaco, dato che la temperatura è scesa di quindici gradi.

2 commenti:

Laura ha detto...

Hoi An e' un vero gioiello. Per me il posto più rilassante e piacevole del Vietnam. Goditelo!'



Enrico Bo ha detto...

Concordo assolutamente

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!