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Lanterne sul fiume ad Hoi An |
Un tizio, oggi, mentre stavo seduto nel giardino della casa dei commercianti del Fu Jian e non sapevo più se perdermi tra i rami contorti ed i fiori dei grandi vasi che lo occupano tutto o tra le travi nere scolpite con perfezione raffinata, mi diceva che qui ci sono troppi turisti e che se ne tornava a Da Nang per starsene un po' tranquillo. Per carità, di gente ce n'è davvero tanta, però voi direste che non visitate San Pietro per la ressa o che preferite filar via da Venezia per tornarvene nella pace di Porto Marghera? Il fatto è che la gente ha la strana tendenza a voler andare dove i posti sono belli. Valli a capire e comunque Hoi An è davvero uno di quei luoghi particolari che ti fanno amare il mondo. La sera poi, quando le luci si accendono a poco a poco, a dipingere la notte sul fiume, con fioche lanterne colorate, che incorniciano negozi, ristoranti, ponticelli e case antiche, ti sembra un paesello delle fate in cui perderti aspettando che arrivi la luce del giorno a cancellare l'incantesimo. Poi quando i fidanzati o anche qualche turista con la voglia di calarsi nell'atmosfera comprano da una cecchina rugosa una piccola luce dentro un fiore di carta e la depongono con cura sull'acqua del fiume perché porti con sé lontano l'auspicio di un desiderio da realizzare, rimani a guardare inseguendo con lo sguardo quella fiammella debole e tremolante che, immortale, si allontana con la corrente.
2 commenti:
Sono d'accordo con te. Ci sarà pure un motivo per cui in certi posti c'è tanta gente, no?
Infatti sperare di trovarsi soli a Venezia sarebbe bello ma impossibile. Ad Alessandria invece puoi avere questo piacere tutto l'anno!
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