mercoledì 19 marzo 2014

Boomstick Awards 2014

Tanto per informazione, dato che mi criticate sempre, che sono troppo prolisso e noioso, sono stato dominato tra i vincitori del Boomstick Awards 2014 da Ciccola di Gattosandro viaggiatore, però dato che ormai la considero un'amica, non so se vale, anche perché non avevo pagato l'iscrizione per partecipare. Quindi mi è doveroso interrompere la saga vietnamita per questa comunicazione di servizio. 

La motivazione è la seguente: Perché Enrico è un viaggiatore curioso, instancabile e intelligente e adoro i suoi racconti. Intelligente, capito e adoro, per non farmi mancare niente. Intanto son soddisfazioni, così la smetterete di farvi beffe di me se i miei post sono sempre più sdilinquiti e sbrodolenti. 

Intanto ringrazio Ciccola per la stima che ricambio oltre che per le idee che mi ha dato leggendo il suo interessante blog.

E adesso due parole di spiegazione sul premio.



Il Boomstick è un premio per soli vincenti, per di più orgogliosi di esserlo. Tutto qua.
(Una botta di autostima pazzesca, averlo ricevuto!)

Come si assegna il Boomstick? Non si assegna per meriti. I meriti non c’entrano, in queste storie. (cit.).
Si assegna per pretesti. O scuse, se preferite. In ciò essendo identico a tutti quei desolanti premi ufficiali che s’illudono di valere qualcosa.
 Il Boomstick Award possiede, quindi, il valore che voi attribuite a esso. Nulla di più, nulla di meno.  


Per conferirlo, è assolutamente necessario seguire queste semplici e inviolabili regole:

  1. I premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore. 
  2. I post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione 
  3. I premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto.
  4. È vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come Egli (e per Egli intendo Hellle ha concepite.

ED ORA I MIEI VINCITORI:

Al Tamburo Riparato - perché è una grupita di amici virtuali (tra cui ci sono anch'io che spazia qua e là puntualizzando su cose interessanti.

Bloggin'utile - perché intanto se capisci anche solo una frazione di quanto verga questo aedo postmoderno, ti senti già molto intelligente.

Scienza in Cucina - perché è uno dei pochi che sa le cose ed è anche capace a dirle, due cose che infrequentemente si trovano nella stessa persona.

Cristiana 2011 -  perché crede nelle cose che dice con forza.

Popinga - Perché è il numero uno assoluto nei blog di scienza e letteratura.

Acquaviva scorre - perché è il numero uno tra i blog di cucina ragionata

Il panda deve morire - perché lo conosco, è un baletiano alessandrino come me e ogni tanto mi offre il caffé e questo è sufficiente. Comunque dategli un'occhiata che vale la pena.


Costoro possono a loro volta assegnare il premio ad altri 7 blogger, ma non arrogarsi la paternità del banner e del premio, quella è di Hell e gradisce molto essere citato nell'articolo (ovvero, non fate i cavernicoli, gente!). 
L’assegnazione del premio deve rispettare le semplici regole sopra esposte. Qualora una di esse venga disattesa, il Boomstick Award sarà annullato d’ufficio e in sostituzione, verrà assegnato il:



E adesso scusate che vado a metterlo in bacheca.

8 commenti:

Unknown ha detto...

Io spero tanto, gonzo all'arrisbronzo, che non s'arrivi ai cavalli di bronzo

Ciao, caro Enrico: mi sei troppo amico

Unknown ha detto...

Grazie Enrico, ho alitato sulle unghie e le ho ben ben lucidate: lo considero un OSCAR!
Cristiana

Unknown ha detto...

Tu m'hai fatta aggallare alla mente questa cosa una cosa burlona e inconsueta che antichi amici inglesi da Newcastle upon Tyne mi ficcarono a orecchio quando giovane ebbi orecchie a ascoltare e che rammento; regalo vecchio che solo si regala, con ossequio, a gente di rispetto e che la rida

We are the hurdy gurdy people
Comin' through the mountain side
We are the hurdy gurdy people
We were washed-up by the tide
Hurdy gurdy
Stick your finger up your bum

Simona ha detto...

Premio meritatissimo! :)

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Carissimo Enrico, ti ringrazio della menzione d'onore, ma ho deciso di fare come Perel'man, il matematico che ha rifiutato il Clay Award (con assegno di un milione di verdoni) per avere risolto uno dei problemi matematici più ostici e antichi. Accetto invece il Bitch Please, perché, in fondo, tutti noi blogger siamo dei gran cazzari.

Anonimo ha detto...

una catena di sant'Antonio. A che serve, a parte cantarsela e suonarsela da soli?

Enrico Bo ha detto...

@Ano -Non serve assolutamente a nulla, salvo prendersi un po' in giro reciprocamente!

@Cic - grazie

@@Tent - carina la rima intestina, albionica e fonica, cantata ritmata e giullarata. Gentile e alla fin non scurrile se l'uso è di bum invece che arse

Anonimo ha detto...

Un premio è sempre un premio!!

Bravo, Enrico!

antonio

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!