La pista per Okrit |
Anche questa volta, a conclusione delle chiacchierate sull'Albania, che vi ho proposto da un mesetto a questa parte, vorrei darvi una piccola serie di motivazioni che potrebbero spingervi a visitare questo paese, un po' trascurato, ma dalle grandi potenzialità turistiche. Di sicuro ne dimenticherò molte e gli amici che ho conosciuto laggiù non me ne vorranno, ma il turista è così, un po' troppo entusiasta, un po' troppo superficiale e bisogna prenderlo com'è, d'altra parte, il cliente ha sempre ragione.
- Trovare il porto giusto per imbarcarsi e visitare Ancona, città dai pochi turisti e dai tanti punti di interesse.
- Mescolarsi a chi torna su un traghetto di emigranti e immaginare storie.
- Godersi i battibecchi alla buona alla dogana in attesa del visto
- Guardare i palazzi colorati della nuova periferia di Tirana
- Passeggiare nel Bazar di Kruja, indugiando tra i negozietti con vecchie porte di legno e calpestando antiche pietre.
- Ascoltare la pace che spira in una tomba di dervisci, guardando la valle dalla sua balconata
- Fare considerazioni sui rapporti tra cristiani e ortodossi
- Passeggiare nel centro di Tirana, tra architettura fascista, comunista e moderna
- Fermarsi ad ammirare il soffitto affrescato della moschea di Tirana
- Farsi una pantagruelica cena di pesce al ristorante del mercato di Tirana e poi bere un bicchiere di raki forte in uno dei piccoli bar attorno alla piazza.
- Ascoltare storie sul regime
- Confondersi tra i paesaggi della montagna tra laghi blu e foreste
- Osservare una donna in nero col velo bianco che accompagna il mulo carico di fieno
- Fermarsi per una birra in un bar di paese
- Passare da un bunker all'altro tra rocce e colline
- Gustare ricotta e peperoni tiepidi in una casa isolata tra i monti
- Seguire una pista nascosta per trovare un ponte romano perduto tra gli alberi
- Osservare la superficie di piombo del lago di Okrit
- Passeggiare sul lungolago tra fumi di griglie e orchestrine balcaniche
- Camminare tra le mura antiche di El Bassani cercando cocci di anfore senza calpestare le tartarughe
- Cercare di spiegare ad una contadina perché fotografi i vecchi tralicci di un pozzo di petrolio esaurito
- Sentire i tuoi passi sul selciato bianco della cittadella di Berat
- Fermarti a guardare le icone del museo della città nell'antico convento
- Ammirare dall'alto i quartieri ottomani di Berat
- Camminare nelle gole dell'Osum e le sue acque di smeraldo
- Stupirsi delle scritte mussoliniane sulle casermette di Permet
- Mangiare cinghiale con cipolle e cosciotto di capretto da Antigonea
- Perdersi tra i paesini di minoranze greche e rumene e scoprire una chiesetta abbandonata piena di pipistrelli
- Pranzare a casa di qualcuno chiacchierando di vecchie storie di guerra e di alpini
- Bere un caffè turco sotto un pergolato di uva e ascoltare l'urlo delle cicale
- Sentire storie di Byron e di Ali Pashà
- Comperare del miele da un pastore tra le montagne
- Rimanere attoniti davanti alla pietra di Gjirokastro e girare nella fortezza, nel bazar, tra le case
- Guardare la valle dalla terrazza della casa di Zakate appena illuminata dal sole del mattino
- Bere l'ayran fresco offerto dalla moglie di un pastore
- Scendere in macchina lungo il greto di un torrente
- Farsi un fritto di pesce davanti al blu di Porto Palermo
- Scendere lungo una pista impossibile per arrivare ad una spiaggetta solitaria
- Camminare lungo le scalette ed i vicoli di un paesino a picco sul mare, tra fiori, chiesette, asini e ulivi
- Mangiare pesci alla griglia fino a scoppiare in un ristorante sulla riva del mare
- Crogiolarsi al sole sulla spiaggia guardando la sagoma di Corfù che si fonde con l'orizzonte
- Perdersi tra le colonne e le costruzioni in rovina di Butrinto
- Mangiare una trota alla griglia vicino al torrente dell'Occhio Blu e guardare le ragazze che si tuffano ridendo
- Chiacchierare coi poliziotti di pattuglia che ti fermano e ti fanno andare via sorridendo
- Aspirare profondamente i profumi della macchia e della montagna
- Rimanere attonito davanti agli affreschi di una chiesetta di paese
- Girare in fuoristrada tra lagune, spiagge deserte e attraversare il mare in auto per raggiungere un antico convento
- Guardare un airone cinerino che plana sull'acqua della laguna che ha visto le gesta di Antonio e Pompeo
- Fotografare di nascosto una sposa vestita da meringa circondata da damigelle in rosa bonbon
- Guardarsi l'ultimo tramonto dalla collina più alta di Durazzo
- Rimanere sul traghetto ad aspettare con tristezza che la riva scompaia all'orizzonte
Anche questa volta ho cercato con malizia di convincervi, come avrete capito e di indurvi al viaggio. Spero di avervi quanto meno mossi a curiosità. Nei prossimi giorni parleremo ancora di un paio di libri che vale la pena leggere prima di partire o anche meglio durante il viaggio, se ne avrete il tempo. Per il riassunto dei dettagli pratici preparerò la consueta pagina dedicata. Poi passeremo ad altro.
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