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Siccome non ho voglia di cambiare argomento e non riesco a spiegarmi come mai uno che volesse davvero un accordo, abbia fatto un referendum farlocco dall'esito scontato (avendolo puntato sull'orgoglio nazionalista su un accordo già morto e non sull'uscita o meno dall'euro), quasi come volesse appositamente suscitare una reazione di ripulsa, vorrei che se qualcuno è al corrente di questa cosa che adesso vi espongo, mi dicesse se è vera o una delle tante bufale, anche se l'ho sentita da persone generalmente bene informate, e magari la spiegasse meglio.
Qualcuno dice che siccome, gli ultimi prestiti che la Grecia non è in grado di restituire, sono stati concessi e stipulati, diversamente dal passato, secondo la giurisdizione cosiddetta anglosassone, alla Grecia converrebbe molto di più essere cacciata fuori dall'euro dai creditori, piuttosto che decidere autonomamente di andarsene e questa distinzione cambierebbe sostanzialmente i termini del default. A qualcuno risulta e sarebbe in grado di spiegarne i motivi?
Questo, se fosse vero, spiegherebbe tutto, al di là dell'atteggiamento volutamente sgradevole dei vari Varufakis, decisamente incomprensibile da parte di chi chiede condizioni più favorevoli, di avere parte dei debiti annullata mentre contemporaneamente chiedi altri soldi e tralasciando il populismo d'accatto su cui hanno banchettato i soliti e ben noti avvoltoi dell'intera vicenda, speranzosi solo di lucrare qualche votino in più dal nazionalismo purtroppo crescente.
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