Ancora Grecia? Beh gli avvenimenti lo impongono. Un referendum farlocco, con la richiesta di votare se si era favorevoli o meno ad un accordo che già non esisteva più, certo non una prova di democrazia, ma solo di populismo demagogico escogitato dai giocatori di poker per risedersi ad un tavolo con carte leggermente migliori. Un bell'azzardo, perché dall'altra parte se fanno un referendum (e mi sembra che avrebbe lo stesso diritto di esistenza a questo punto) negli altri 17 stati, sul fatto se vogliono ancora la Grecia nel club a ricevere ancora altri soldi, questa verrebbe cacciata a calci dal 90% almeno dei votanti. Oltretutto la faccia tosta con cui il personaggio, a poche frasi di distanza nel discorso della vittoria dichiara, vogliamo la ristrutturazione del debito (cioè non pagarne una parte rilevante), ma da lunedì vogliamo dalla BCE altri soldi perché non ne abbiamo più, abbiamo finito quelli che ci avete prestato ieri, ce li dovete dare e basta e noi faremo quello che decidiamo di fare noi, metteremo noi le condizioni. Vogliamo restare nell'Euro, un bancomat dove andare a ritirare man mano i soldi che ci servono. Senza nessuna vergogna. Un po' troppo, non vi pare. Con ulteriore astuzia poi ha fatto dimettere il motociclista faccia di bronzo. Tzipras ha vinto, viva Tzipras, vedremo cosa produrrà tutto questo per il suo popolo, che comunque se lo è votato e quindi giustamente se lo merita. La cosa sconcia davvero è stata invece la sfilata degli avvoltoi italioti, che naturalmente sul posto non sono stati neppure, scusate il francesismo alessandrino, cagati di striscio.
In piazza solo per sparare sul proprio governo, dai grilli parlanti stelluti, neri neri e citati dall'establishment greco solo per dire che non avevano capito niente, ai felpati inneggianti alla vittoria e contemporaneamente sulla linea del neanche più un soldo alla Grecia che se ne vada per i fatti suoi, ai Sellini ormai in preda ad una isteria comunarda che non si vedeva da tempo, le sorelle d'italia abbracciate ai fassiniani e alle salta ché, tutti uniti appassionatamente. Hanno vinto tutti, tutti addosso a Renzi, che squallore! Oggi volevo fare un pezzo sulle colpe dell'Europa nella crisi greca, che si sarebbe potuta risolvere con quattro soldi qualche anno fa, sicuramente con meno di quanto perderanno le borse in questi giorni, mentre altrove ci sono problemi ben più grossi, che non compaiono neanche sulle pagine dei giornali, lo sapete che in un mese la borsa cinese ha perso oltre il 30% (oltre 1200 miliardi di euro, l'equivalente di molte volte il PIL greco?) e queste non sono cose che rimangono senza conseguenze nello scacchiere mondiale, ma ho capito che è inutile. Al simpatico pokerista è rimasta in mano solo una carta, quella del ricatto di passare dall'altra parte, nella squadra di oltre cortina si sarebbe detto una volta, potrebbe anche essere una mossa vincente chissà, per il resto ha quasi perso tutto, staremo a vedere. Intanto Tzipras ha vinto, viva Tzipras, tutti in piazza a festeggiare (veramente non sembravano poi molti in piazza Sintagma). Intanto oggi ad Atene le banche sono chiuse, staranno cominciando a stampare i patacones o come li chiameranno lì, magari απορρίμματα χαρτιού, avrà pure vinto ma le sue promesse sono come quelle elettorali, promettere con i soldi degli altri non è così automatico. Adesso scusatemi che vado a fare un salto in banca a ritirare qualcosa, se è ancora aperta.
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3 commenti:
Continuo a pensare che l'unica cura vera per la crisi mondiale, quindi anche per l'europea, sarebbe stato fare come l'Islanda: invece di "salvare" le banche (che hanno poi usato i fondi solo per aumentare i profitti dei dirigenti: ricordo una presidente di banca andata in pensione con 1.000 euro circa al giorno! senza contare tutti quelli che hanno licenziato con indennità di uscita di centinaia di milioni di euro) si sarebbero dovute salvare le industrie e in generale chi produce, veri motori dell'economia. Dal 2008 ad oggi quanti "salvataggi" di banche (le vere responsabili della crisi, prestavano denaro agli amichetti ad alto rischio) sono stati fatti? quanti ancora se ne faranno a spese dei cittadini? (vedi "bail in" prossimo venturo, dagli iniziali 100.000 euro di limite di base per questo furto si sta già passando a parlare di 30.000: un prestito forzoso a fondo perduto alle banche, con la stessa speranza di restituzione di quelli passati: ZERO).
La situazione è un gran paiolo a ventre fatto ad uomo che la bolle
Cara Bruna se l'Italia farà come l'islanda, spero per te che tu non abbia una pensione o qualche risparmio da parte. Io purtroppo sono in questa condizione e sarei rovinato, visto che i risparmi (pochi ma sudati)non li ho sotto il materasso.
@Paolo - Gran giocatore che rischia con la pelle delle palle d'Apelle dei figli d'Apollo altrui
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