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venerdì 27 dicembre 2024

Sudamerica - Come organizzare il viaggio badando ai costi

 

Come vi ho detto più volte uno dei punti critici nell'organizzazione di questo viaggio sta nei costi che negli ultimi due anni, complici le politiche economiche governative, in particolare quelle rivolte al turismo, almeno così mi è stato detto in loco, sono schizzati verso l'alto, fino a diventare decisamente esclusivi. In effetti sembra che l'afflusso turistico cominci a diminuire, proprio a causa di questo, al punto che ad esempio ad Ushuaia tutti gli esercizi esponevano cartelli che chiedevano al governo l'eliminazione delle cosiddette tasse turistiche. Se non avete altra scelta che rivolgervi ad una agenzia di viaggi di gruppo che vi venda il pacchetto completo preparatevi a spendere per 15/20 gg. non meno di 4/5000 più il volo internazionale, a seconda della qualità dei servizi e comunque con molte esclusioni da pagare in loco. Tenete conto tuttavia che con questo lasso di tempo, dovrete comunque saltare qualche tappa del giro classico che prevede almeno 4 settimane per vedere tutti i punti fondamentali del giro, incluse le cascate di Iguaçu. Anche utilizzando le agenzie locali i prezzi scendono di poco, considerando il fatto che una agenzia non può proporre servizi al di sotto dei due stelle, perché poi la gente si lamenta. Anche organizzandovi il giro in totale autonomia c'è la possibilità di spendere molto se non state attenti, in quanto molti costi sono imprescindibili e non è che siete andati fin là e poi rinunciate ad entrare in un parco nazionale per il costo abnorme (tipo 45 € per los Glaciares). Dunque bisogna morire? 

Non è detto, diciamo che dove si presentano una o più opzioni c'è qualche possibilità di ridurre al massimo l'esborso, tuttavia senza riuscire a scendere più di tanto. Non fatevi illusioni. E tenendo anche conto che in alcuni casi, per risparmiare si deve forzatamente perdere più tempo e alla fine questo incide sulla durata del viaggio. Partiamo pure da questo punto. Il giro patagonico sufficientemente completo, comprende, a mio parere, i seguenti stop: 1 - Cascate di Iguaçu da entrambi i lati con possibilità di spendere un giorno anche in Paraguay, la terza frontiera, tanto per rendersi conto di cosa sia questo trascurato paese. 2 - Bariloche - con i suoi laghi meravigliosi e la cerchia di montagne alpine. 3 - Primo traversamento andino per arrivare in Chile a Puerto Montt, fattibile via terra e laghi. 4 - Isola di Chiloé a cui dedicare almeno un giorno. 5 - Puerto Natales e visita della zona del parco Torres del Paine. 6 - Riattraversamento andino fino a El Calafate. 7 - Parco del Lor Graciares con il Perito Moreno e El Chalten. 8 - Ushuaia e zone circostanti. 9 - Penisola di Valdez e zone circostanti. 9 - Buenos Aires - minimo un paio di giorni. 10 Eventuale estensione di un paio di giorni in Uruguay per vedere Montevideo o almeno Colonia. Come ho detto per effettuare questo giro occorrono circa 4 settimane giorno più giorno meno. Come vedete per completare i punti topici quantomeno dell'Argentina (paese clou del tour) manca ancora la zona nord attorno a Salta che tuttavia necessita almeno di altri 5/7 giorni, che noi abbiamo giocoforza dovuto saltare posponendola ad esempio come facente parte di un altro viaggio comprendente allora anche il deserto di Atacama il Cile e i salares boliviani. 

Ma questa è un'altra storia. Dunque a questo punto bisognerà partire dai voli aerei che rappresentano una bella fetta di spesa e che ahimè non dipende dai governi locali. Intanto bisogna sempre partire con largo anticipo, almeno 4 mesi prima o più. La soluzione che ho trovato io in questo caso è stata Latam all'andata, sfruttando il fatto che il volo era diretto Milano- Sao Paolo (molto comodo peraltro) con prosecuzione a Foz do Iguazu (lato brasiliano) a 530 € incluso bagaglio in stiva, necessario per le quattro settimane, tenuto conto che ormai tutte le compagnie lo mettono come costo a parte. Questo volo consente di saltare uno spostamento interno per arrivare alle cascate con un risparmio di quasi 100 €. Per il ritorno, siamo ripartiti con Iberia, da Montevideo, via Madrid con 535 €. Non ho trovato a meno, ma cercate senza sosta, magari da un altro PC perché se no ad ogni ricerca l'algoritmo fa aumentare il prezzo. Per i voli interni (ben 5 perché le distanze sono notevoli e sono stati per circa 600 €) ho scelto tutti voli di Aerolineas Argentinas (tranne per quello interno in Cile) che erano i meno costosi, considerando che il peso del bagaglio stivato era massimo di 15 kg, per non avere un forte aumento del costo, quindi ricordatevi che questo vi limiterà il peso anche per il volo internazionale di andata. 

Ho naturalmente valutato se qualcuno di questi spostamenti poteva essere fatto con bus, che sono molto comodi anche per le lunghe percorrenze, ma anche questi hanno costi elevati e la perdita di tempo poteva allungare ancora la permanenza, quindi la sconsiglio. Gli altri spostamenti necessari sono i due attraversamenti andini ed il traghetto tra Buenos Aires e Montevideo, tutti costosissimi che a noi sono costati circa 500 €. Per gli alberghi ovviamente dipende dalla vostra capacità di adattamento, ricordandovi che, a mio parere i due stelle o anche gli ostelli con camera privata o le case private sono assolutamente accettabili e tutti facilmente prenotabili dall'Italia, anche con soluzioni di cancellazione. In questo caso i prezzi possono scendere ad una media di 40 € a notte per la doppia spesso con colazione. Quindi per circa 25 pernottamenti dovrete calcolare circa 1000 € (500 € a persona). Ricordatevi che gli hotel pagati con carta di credito (o anticipati alla prenotazione o sul posto) non si paga l'IVA del 22% che viene scontata sul posto. Anche per mangiare i prezzi sono esplosi. Considerate che se vi contentate di empanadas o hamburger, si può spendere attorno ai 5 € a pasto, mentre se volete un bel piatto di carne e una birra (la bottiglietta di minerale costa uguale o di più, anche 4 € al ristorante) dovrete arrivare attorno ai 20 € a botta. Quindi calcolando un pasto economico e uno costituito da un bel piatto di carne (asado o bisteccone) dovrete calcolare una media di 25 € a pasto, quindi circa 6/700 € a testa. Rimangono gli spostamenti necessari alle visite, le escursioni e gli ingressi. 

Esaminate le escursioni a pacchetto, che sono le più care e vi intruppano in un gruppo, cosa credo sgradevole per tutti, vedrete che sono comunque molto care, mentre quelle individuali, sono quasi inavvicinabili. Si spende meno prendendo un taxi a disposizione per voi, cosa che, se siete in 4, consente di avere un prezzo pro-capite più accettabile e che è molto più flessibile alle vostre esigenze. Considerate comunque che per un giorno a disposizione arriverete facilmente a 100 $ o al doppio se i chilometri da percorrere sono molti. La soluzione assolutamente migliore sotto tutti i punti di vista, sia come prezzo che come flessibilità è l'affitto di un'auto, che troverete facilmente all'aeroporto o in città. I prezzi andranno dai 50 agli 80 € full insured per una macchina media, a seconda delle zone, quindi molto accettabile specialmente se si è in 4. La benzina per noi è molto economica attorno all'Euro a litro. Guidare è  molto semplice, il GPS del telefonino e google maps o Maps-me, funzionano egregiamente e non vi perderete, inoltre potrete fermarvi dove vi pare. Tenete solo conto che passare da un paese all'altro (da Argentina a Chile e viceversa) necessita di permessi più problematici e di costi molto superiori, per cui lo sconsiglierei. Calcolando l'ideale in 10/12 giorni di affitto auto e il resto (nelle grandi città ad esempio) con uso di taxi, dovrete calcolare, almeno altri 1000 €, se siete in 4 quindi 250 a testa. 

Rimangono a questo punto gli ingressi, molto cari ma non evitabili e quantificabili in almeno 500/600 € a persona. Ricordatevi se siete anziani di chiedere lo sconto per pensionati (Jubilados) che spetterebbe solo agli argentini, ma a volte lo fanno e non son pochi euro. Un'altra cosa a cui dovrete badare attentamente e che incide nel costo finale del viaggio è il cambio. In Argentina, dove passerete il numero maggiore dei giorni, esiste e funziona il cosiddetto cambio Blu, non è illegale e ha anche una valutazione ufficiale che trovate comodamente su internet. Inoltre da zona a zona il cambio differisce,  ovviamente in molti negozi se comprate in dollari il cambio è migliore almeno del 20%. Il dollaro di norma è preferito all'Euro. Nella maggior parte degli esercizi e ristoranti c'è uno sconto del 20% se si paga in contanti (en efectivo) evidentemente per non pagare le tasse. Quindi chiedete sempre prima di chiedere il conto, spesso ve lo chiederà il cameriere, quale sia la vostra preferenza di pagamento. Quindi valutate attentamente questo aspetto, i posti dove si cambia meglio (dai baracchini dei cambiavalute ma spesso per strada, quindi attenzione) mi sembra siano stati a Ushuaia e a Buenos Aires. Tutto questo porta, mal contati a 4000/4500 € più extra. Bella botta per un viaggio programmato low cost. Credo che non si possa fare di meno, di questi tempi. Ragione per cui personalmente consiglierei di rimandare questo viaggio a tempi (se ce li avete) migliori, in cui le condizioni economiche saranno più favorevoli. Questo è spesso accaduto in passato ed è dovuto principalmente al combinato disposto dell'inflazione interna e del cambio Euro/Pesos, oggi particolarmente sfavorevole per noi. Rimarrà comunque uno dei viaggi più costosi (se non il più costoso) della vostra vita. 




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martedì 30 luglio 2013

Miracolo a Torino.

A volte i miracoli accadono. Può venire il diluvio universale, potete perdere tutto nel crollo di borsa o i Pooh possono separarsi per sempre. Voi penserete che non c'è più nulla da fare, che tutto è perduto e che mai lo statu quo ante potrà essere mai ripristinato. Inutile rivolgersi a Padre Pio o a Francesco anche se adesso è molto più di moda, quello che è finito è finito. I morti non risorgono. Ebbene, qualche volta non è così. Come chi mi segue sa bene, qualche mese fa mi è accaduta la più grave disgrazia che a un povero smanettatore da tavolo possa accadere: il prematuro cedimento dell'hard disk del mio PC. Come dice la parola, in un mondo di mollaccioni, il disco dovrebbe essere la cosa più dura di tutto il computer stesso e quindi l'ultimo a cadere nella dura lotta per la vita e per l'eternità, invece è successo. D'altra parte, tranquillo di ciò, non avevo minimamente provveduto a fare alcuna copia di back up, pur avendo in dotazione almeno altri tre dischi esterni, di cui uno con apposito software di back up automatico. Per carità, sapevo che prima o poi sarebbe stato opportuno farlo, ma appunto prima o poi, chi va ad immaginare che un bel giorno ti capita proprio la disgrazia, che il fulmine coglie proprio te tra i tanti che ti circondano. Invece proprio a me, si vede che ero il predestinato. Inutile dire quante volte mi sono sentito dire, ma come, non avevi salvato niente? Il mio pusher che ha preso in consegna il cadavere e che già una volta mi aveva riportato in vita dal coma profondo un altro attrezzo, in questo caso era stato subito esplicito, come fanno ormai i medici moderni.

E' ormai etico mettere il malato con prognosi infausta, subito di fronte all'amara realtà e così era stato, duro e crudo, potevo dare addio a quasi 6000 foto e altri files vitali, a meno che ritornare in Africa e in Indocina a rifarmele tutte. Certo, mi aveva buttato lì qualche parola detta e non detta, favoleggiando di speciali pratiche esoteriche, di misteriose white rooms, lasciando cadere mezze parole su cifre elevatissime e nemmeno proponibili. Me ne ero andato col mio morticino in mano e con le pive nel sacco, ma come tutti i parenti dei malati senza speranza, prima di affidarsi alle palliative, si tenta sempre almeno una volta di andare dal santone che ti promette guarigioni miracolistiche, imponendoti le mani o inoculandoti staminali varie. Nel mio caso il santone si è materializzato in un ragazzotto sedicente solutore di ogni problema digitale impossibile, che vantava già precedenti successi nel campo. Dopo un mesetto di cura il morto mi è stato restituito con scuse varie, che ne rimarcavano l'impossibilità di trattamento resuscitativo. In realtà, il sospetto è che, causa mancanza di tempo e di altro di più importante da fare (avete notato come tutti lamentino mancanza di lavoro e nella pratica siano tutti talmente impegnati da non darvi neanche retta?), il mio povero corpicino offeso, sia stato abbandonato in un canto e neppure preso in considerazione, poi dietro le mie continue insistenze di avere una qualche notizia, mi sia stato restituito tanto per toglierselo dai piedi. 

Comunque mi apprestavo ad una adeguata sepoltura nell'apposito sito di smaltimento, a cui il poverino mi sembra avesse pieno diritto, visto l'entità della Tares pagata, quando un'anima buona mi ha suggerito un sito internet di recuperatori di dati, probabilmente una congrega segreta di monaci che vivono in catacombe sconosciute ai più, che promettevano prodigi a cifre modiche e soprattutto dichiaravano di fare una diagnosi gratuitamente, cosa di un certo interesse. Non essendo possibile portare direttamente il defunto sul luogo dell'autopsia, certamente segreto ed introvabile, mi è stato dato un comodo recapito a Torino, dove un paio di settimane fa, mi sono recato a fare la consegna come  un carbonaro mazziniano, col mio pacchetto sotto il braccio avvolto in carta di giornale. Non avevo i baffi finti per non farmi riconoscere, ma chi lo ha ricevuto, lo ha messo subito sotto il banco con fare circospetto e non ha voluto rispondere a nessuna delle mie domande indiscrete, mostrando apparente mancanza di conoscenza. Non so, sono qua solo per ritirare. Del mio pacco non c'era già più nessuna traccia, forse era già in valigia diplomatica che viaggiava verso Mosca. Dopo qualche giorno vengo contattato da un gentile giovane che dice che purtroppo, contrariamente a quanto sperato, non ci sono possibilità di recupero per via "normale"ai prezzi indicati nel sito: da Euro 149. Appunto da... Ma, e qui la voce si è fatta più suadente, il caso era molto complesso, eppure c'era ancora la possibilità di adire ad un trattamento eseguito con macchine per così dire "speciali", certo purtroppo il costo cambiava, ma.... 

A questo punto avevo ormai la bava alla bocca, si sa quando ti prendono in questo modo, per impedire che un tuo caro si spenga definitivamente sei disposto a a tutto. Mi sono sentito chiedere con voce rotta a quanto sarebbe ammontato il disturbo. Ho dovuto sedermi sulla sedia. Ma capirà, è una operazione molto delicata, un lavoro lungo e poi ci sono i supporti su cui riversare i dati e poi le spese di spedizione e l'imballo, e poi ancora c'è l'IVA, capirà e va già di lusso che non c'è stato ancora l'aumento al 22%, grazie Letta, e lo smaltimento del residuo. Dopo una trattativa indecente mi sono sentito accettare la cifra di 696 Euro per togliermi il dente, pagamento immediato con carta di credito, fiducia massima, sito protetto. Tento una estrema difesa prima di arrendermi. Come posso avere la garanzia che potrete entrare nel disco ed estrarre tutti i files perduti,visto che è procedura così complessa? Non c'è problema, ecco qua già pronti l'elenco dei files recuperabili in un battibaleno e giù a snocciolarmi tutte le mie foto tanzane, laotiane ed ogni altro recesso più intimo e segreto del mio passato recente. Aveva già Tutto pronto davanti, il subornatore di fanciulle indifese. Ho capitolato, ho dato l'indirizzo e soprattutto gli estremi della carta di credito. Poi mi sono messo in religiosa attesa, immerso nella meditazione come un bonzo pronto a disfare in un attimo  il mandala che ha costruito in anni di paziente lavoro.

Cercavo solo di scacciare nei recessi più nascosti della mente l'atroce dubbio. Come farà a trovare la mia porticina nascosta, il tizio del DHL, visto che anche il postino non ci arriva e rimanda indietro le mie pur rare lettere? Oggi non si può dare semplicemente il tuo numero di telefono in modo che, avvisato, ti presenti sul ciglio della strada a ritirare il pacchetto, adesso c'è il tracking number, un precario di un call center di Battipaglia ti può dire in qualunque momento dove si trova, ma non come accordarti con chi fa le consegne per farti trovare. Disperavo ormai, conscio della difficoltà della cosa, consolato a fatica dal barista della Rosa Rossa, che mi diceva di dare il bar come recapito per la prossima volta, quando ecco comparire, come una morgana in mezzo al deserto, un giovine bennato con i capelli viola, con un pacchetto in mano e un aggeggio nell'altra, dove ha raccolto la mia firma ed è scomparso subito dopo come uno hobbit tra gli alberi della foresta.Una corsa a perdifiato fino a casa, un armeggiare nervoso con l'attrezzo che ci mette tanto ad accendersi, poi la magia. Ragazzi eccoli lì tutti i miei files perduti, controllati ad uno ad uno e amorevolmente ricopiati sul mio nuovo PC. Felice anche se di parecchio alleggerito (dei miei sagrìn, è ovvio). E' proprio vero, a volte i miracoli accadono. Pagando, naturalmente. 



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