venerdì 12 settembre 2025

Seta 39 - La via del nord

Posa nel parco di Luoyi - Luoyang - Henan - Cina - Giugno 2025
 

Aspettando il taxi
Insomma una bella giornata direi, perché quando si ammirano capolavori artistici, ti senti rassicurato perché ti rendi conto che alla fine, fatica o no, valeva la pena di sbattersi per arrivare fino a lì. Quelle statue gigantesche che ti guardano mute, la loro perfezione stilistica, ma soprattutto la storia che c'è dietro. Il fiume Yi scorre qui da secoli e l'acqua che passa sotto il ponte ha visto tutto, i primi monaci arrivati fin qui dopo aver attraversato valli e deserti, la loro pervicacia nel mettersi a scavare la montagna, in parte per dimostrare la loro fede, in parte per dimostrare con l'esempio la forza della loro dottrina, il loro mostrarsi per acquistare credibilità, per convincere i contadini a diventare fedeli e soprattutto conquistare gli uomini chiave del potere locale, la strada per affermarsi e piano piano indottrinare un intero paese, il che significa stabilire un potere, spirituale certo, ma che con facilità diventa temporale ed economico e finalmente piovono le offerte ed i mecenati che finanziano opere sempre più grandi fino a quando un giorno, arrivano altri, con un altro credo, altre convinzioni, ma che nella pratica vogliono solamente prendere il tuo posto, annullare la tua credibilità e affermare la loro, far cambiare direzione all'arrivo delle offerte, soprattutto, per istaurare il loro di potere e naturalmente sostituirsi, anche nel produrre opere d'arte.

La città vecchia

Certo, perché la spinta religiosa, qualunque sia, è una delle forze motrici più grandi per stimolare la vena artistica della gente e ne possiamo vedere la dimostrazione in ogni parte del mondo e meno male che almeno questo rimane nei secoli successivi a ricordare la vena artistica dell'uomo, non solamente le violenze e le guerre portate avanti nel nome di uno o di un altro dio, qualunque sia questo suo nome. Scusate lo sfogo ma in questo periodo sono un po' sverso riguardo a questo argomento. Ma intanto noi siamo quasi arrivati in città. Passiamo in hotel a ritirare i bagagli e dato che ci sono ancora molte ore per arrivare alla partenza del nostro treno notturno, vorremmo lasciarli direttamente alla stazione prima di trovare il modo di passare il pomeriggio. Davanti al solito grandissimo edificio ferroviario, c'è una specie di deposito bagagli, ma diventa problematico l'uso dello stesso, in quanto le istruzioni per l'uso sono scritte solo in cinese e si presentano piuttosto criptiche. Fortunatamente arriva un gruppetto di ragazzi che ha lo stesso problema e che, dopo un attimo di studio lo risolvono brillantemente. Infatti per aprire gli sportelli dei vani e ficcarci le valigie, basta inserire la carta di identità, maledizione, quindi il deposito può essere usato solo da cinesi e non dagli stranieri. 

La torre Wenfeng

La cosa si fa antipatica, poi come sempre una soluzione si trova. Porco qui, porco là, per fortuna, un tizio, un custode o qualcosa di simile, ci invia presso un negozietto in fondo ad un vicolo che, dietro pagamento di una piccola somma si incarica di mettere al sicuro i nostri bagagli nel retrobottega. Così vediamo di approfittare anche delle ultime ore che Luoyang ci mette a disposizione. Andiamo quindi a fare un giro nella città vecchia. Anche questa naturalmente è diventata una attrazione turistica, un grande parco a pagamento, chiamato Luoyi Ancien City,  dove le antiche case, i cortili ed i vicoli sono diventati luoghi per locali e negozi e molto è stato ricostruito per rendere attrattivo il luogo. Anche qui è invalsa la moda per le ragazze di farsi bardare da damine di epoche passate e moltissime passeggiano a coppie o anche sole, seguite naturalmente da un attrezzatissimo fotografo, per cercare i punti più scenici al fine di mettersi in posa con sguardi svenevoli per produrre immagini che poi verranno postate su tiktok, presumo. Una, davvero molto bella, che si presenta con un vaporoso vestito rosa avvolto da una nuvola di tulle azzurro, che che la fa assomigliare ad un sogno arrivato dal passato, si appoggia al bordo di marmo di un parapetto di un piccolo corso d'acqua e si ripara dall'arrivo della pioggia con una grande foglia, che tiene sulla testa sorreggendola per il lungo gambo, con un movimento delicato e morbido. 

Forse sta aspettando l'arrivo l'eunuco reale che richiami l'arrivo dei servitori con il palanchino che la deve riportare a corte. Altre ragazze, due o tre che si aggirano intorno timorose di perdersi, come un gruppetto pigolante, passano davanti ad uno spettacolare albero ricoperto di minuti forellini rosa, una macchia colorata che illumina la sera. Ti vien voglia di accorrere vicino per aspirarne il profumo meraviglioso. Peccato davvero che siano di plastica. Anche molte facciate di case o gli stipiti dei negozi sono ricoperte di fiori di ogni tipo, ognuno cerca di presentare il suo angolo come il più elegante, come il più bello. Al centro della grande piazza, si eleva la grande pagoda in laterizio di Wenfeng, un esempio di resistenza architettonica, infatti, costruita in periodo Ming, è stata quasi distrutta, ma partendo da quanto era rimasto, nel periodo Qing, è stata ricostruita ed oggi si presenta quasi con le sue caratteristiche originali ed è la principale attrazione del parco, dove tutti arrivano al tramonto per godersi le sfumature degli ultimi raggi di sole che scorrono sulle sue pareti confondendone i piani. Intanto si accendono le lanterne e da qualche angolo si levano melodie di strumenti antichi, la Pi'pa dai pizzichi dolcissimi, i tamburi e altri strumenti a corda che fanno sembrare il passaggio delle damine in costume, un andirivieni di signore che tornano alle loro case dalle lanterne rosse. 

Nel resto del parco, molte case sono ancora in fase di rifacimento, ma tutto risponde perfettamente al gusto cinese della ricostruzione storica che riesca a mostrare un passato oleografico da cartolina nella quale inserirsi per ottenere qualche bella immagine. Intanto arriva l'ora di tornare alla stazione, questa volta abbiamo scelto la soluzione di utilizzare il treno notturno anche perché sembra essere l'unica soluzione praticabile, che tuttavia ha il vantaggio di farci guadagnare un giorno, visto che arriveremo a Pingyao di prima mattina, con tutto il giorno a disposizione per visitare questa bella cittadina antica medioevale. Tuttavia sta piovendo forte in diverse zone della Cina centrale e nella grande sala d'attesa troviamo la inaspettata sorpresa di vedere sul tabellone l'indicazione che il nostro treno ha ben 2 ore di ritardo, cosa del tutto inconsueta per le ferrovie cinesi. A parte il fatto che non è stato facilissimo interpretare le indicazioni fornite, solo in cinese naturalmente; ma bisogna ammettere che adesso col traduttore istantaneo dei telefonini, basta puntarlo verso la scritta e lui traduce come se non ci fosse un domani, quasi sempre in maniera comprensibile, cosa che ti risolve molte cose, che forse una volta erano problemi seri.

Infatti mi sembra che avere informazioni dal personale sia una cosa davvero complessa, non certo per cattiva volontà, ma per l'agitazione che infondi immediatamente nella persona interrogata, che da un lato non vuol fare brutta figura con lo straniero, che magari non capisce quanto gli chiedi oppure non ha idea di quale sia la risposta giusta e piuttosto di dirti che non lo sa, ti dà una risposta a caso, cosa decisamente pericolosissima. Insomma al giorno d'oggi bisogna davvero dire che la tecnologia aiuta molto. In ogni caso due ore di ritardo non sono neanche male perché spostano l'orario d'arrivo verso le 7 del mattino, orario decisamente più umano anche per arrivare in hotel. Due parole sulla assegnazione dei posti alla prenotazione dei biglietti del treno, che è una cosa interessante. Per quanto riguarda le cuccette bisogna vedere se avrete un vagone coupé (lo dico per chi conosce i treni russi) che dispone di quattro cuccette oppure se vi capita il vecchio treno a sei cuccette. Tuttavia dovete tenere conto che i posti vengono assegnati in base all'età, in fondo in maniera intelligente, perché in questo modo agli anziani toccano le cuccette basse e non devono fare acrobazie per arrampicarsi sulle scalette. 

Così tuttavia i nostri sei posti sono assegnati in tre scompartimenti diversi ancorché vicini. Nel nostro arriva subito una coppia giovane. La moglie è un donnone di proporzioni considerevoli ma data appunto l'età, le tocca il terzo piano e si issa subito al suo posto con una serie di contorsioni piuttosto complesse che comunque la fanno arrivare in cima, anche se con una certa difficoltà. Durante la notte avrà bisogno di scendere e devo dire che le operazioni sono state complicate. Le altre due cuccette invece vengono occupate da un'altra coppia di ragazzi che erano assieme ad altri due amici, a cui naturalmente era toccato l'altro scompartimento. Vorrebbero scambiarlo con i nostri posti, cosa che avrei anche accettato, ma il problema era che poi ero io a dovermi issare al secondo  piano e vista la scarsità di appoggi non me la sentivo, anche se la mia agilità è ben nota. Riesco a spiegare la mia posizione di vecchio bolso ed in difficoltà motoria, cosa che viene immediatamente compresa dai ragazzi, che comunque continuano ad andare avanti e indietro per chiacchierare con gli amici. Io cerco di prendere sonno, ma figuriamo se riesco quantomeno ad assopirmi. Le ore passano, prima lente, la notte è scesa e anche i bollenti spiriti dei ragazzi si calmano. Alla fine tutto passa e arrivano anche le prime luci dell'alba e alfine il treno entra nella stazioncina di Pingyao, in perfetto orario sul ritardo di due ore, ci mancherebbe. 

Il parco Luoyi

SURVIVAL KIT

Treno da Luoyang a Pingyao con K239 delle 17:06 - 04:38 - 425 km . - 93 Y

Pingyao - Città dello Shanxi a circa 700 km da Pechino, attualmente di circa 500.000 abitanti, che conserva la città vecchia circondata da una cinta di mura di 6 km alta 10 metri, con un fossato di 4 metri e 76 torri di osservazione, in perfetto stato di conservazione, costruita in epoca Ming, quando la città era il centro finanziario dell'impero, inclusa quella che si considera la prima Banca della Cina, in cui vivono ancora circa 50.000 persone. La pianta è ancora oggi a forma di Bagua, la disposizione degli 8 trigrammi presenti sia nelle arti marziali che nel Fangshui ed è alla base del Taoismo. Tuttora mantiene l'aspetto di una città di epoca MIng e Qing, con oltre 4000 case antiche, la maggior parte delle quali hanno cambiato destinazione trasformandosi naturalmente in alberghetti, locali, ristoranti, negozi e tutto quanto serve alla massa di turisti che si riversano qui da tutta la Cina

Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche  interessare:





















25 - A Xining

Nessun commento:

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 121 (a seconda dei calcoli) su 250!