martedì 25 settembre 2012

Cronache di Surakhis 51: Civiltà perdute.

La nave spaziale della Società di Esplorazione Xenointerstellare rimase in orbita per molti giorni prima di decidere di scendere sul pianeta. Paularius, che sovvenzionava l'associazione segretamente, nella speranza di orientare le ricerche al ritrovamento di antiche civiltà sessuocentriche, aveva ottenuto di partecipare a quella promettente spedizione, come responsabile generale organizzativo. Da quella parte periferica della galassia arrivavano notizie frammentarie, leggende tramandate di bocca in bocca, durante gli stage di sesso orale che le sacerdotesse del Sacro Tempio facevano un paio di volte all'anno, per migliorare la tecnica di preghiera, che raccontavano di un pianeta perduto e autodistruttosi a causa di qualche comportamento dei suoi stessi abitanti. La nave si posò in una zona selvaggia, al centro di una lunga penisola in un mare maleodorante e cosparso di scorie antiche che l'ecosistema non era ancora riuscito a digerire. L'aria benché fetida era ancora respirabile e il gruppo di studiosi scese subito per cominciare le ricerche. Paularius rimase prudenzialmente sulla nave, in compagnia di un paio di proporzionate assistenti, che gli alleviavano i momenti di noia. Fuori, a perdita d'occhio, rovine di costruzioni, un tempo sicuramente imponenti che avevano rappresentato di certo un punto di potere o di guida morale. 

Grandi cupole crollate e corrose dal tempo, palazzi smembrati forse sedi di consigli, enormi emicicli semidistrutti. Il gruppo dei ricercatori, tutta gente a progetto che al rientro su Surakhis sarebbe stata messa in Cassa Integrazione, essendo finiti i fondi con cui Paularius, capo dell'iniziativa, era stato finanziato e che li aveva investiti tutti in una splendida ed elegantissima festa, in cui le sacerdotesse di ritorno dallo stage avevano davvero divertito tutti, anche quei cancheri dell'opposizione che avevano brigato per farsi invitare e poi criticare come al solito, era risalito sulla nave dopo aver raccolto tutti i campioni necessari. Era stata davvero una buona idea quella di rifinanziare la Cassa, un ammortizzatore sociale davvero utile, anche se costoso per la società. Infatti quei pochi organi ancora funzionanti e fluidi vitali che potevano essere estratti, dopo che i lavoratori, terminati gli stages formativi, venivano sepolti direttamente nelle costose casse integratrici per essere dissolti, risultavano  comunque costosi . Ma di fronte al benessere sociale, cosa erano, pochi dolorosi sacrifici, se necessari alla collettività e poi il ricambio continuo dei lavoratori era stimolante e proficuo per il progredire della ricerca. 

Dopo poche ore che la nave aveva lasciato l'atmosfera infetta del pianeta, già affluivano i primi risultati, con molte sorprese inaspettate. In generale, le civiltà muoiono a causa di guerre e di armi letali che una parte di popolazione più aggressiva utilizza per eliminare il nemico, soccombendo poi a sua volta della stessa morte. In questo caso invece, l'enorme quantità di materiale organico ancora sparso sulle rovine aveva dato un verdetto ineccepibile se pur del tutto inatteso. I reperti mostravano inequivocabilmente la presenza di un retrovirus letale, il Citovorax politicus, che si credeva estinto, dopo che una sua antica mutazione si era incistata stabilmente nel genoma di tutta la galassia, cambiando solo di poco le abitudini, ma diventando controllabile e poco dannoso. Questo terribile microorganismo, aveva un'azione incontrollabile sui recettori cerebrali, agendo direttamente a mezzo di un DNA ricombinante che costringeva chi ne era affetto ad abbandonare ogni attività lavorativa e dedicarsi con costanza insaziabile a divorare ogni risorsa disponibile, ogni prodotto accessibile, qualunque bene e cespite, finanziario o materiale che fosse, fino al suo completo esaurimento. 

Questa arsura inarrestabile, questa sete mai spenta, costringeva i colpiti, chiamati con vari nomi dal resto della popolazione, tenuta in scacco da costoro che si aggregavano in bande dette appunto degli Anziani, degli Onorati, dei Consigliori, degli Assessoruti, dei Con-Sulentes o dei più temibili i Presi-Dentes a cui una trasformazione genetica aveva mutato la dentatura che era costituita da soli canini lunghi ed aguzzi, costringendoli, loro malgrado, a divorare con insaziata voracità ogni cosa con cui venivano a contatto. Cominciavano generalmente dalle ostriche e dalle cozze pelose, finendo col mangiarsi, man mano che diminuivano cespiti e finanziamenti, l'intera popolazione, Infine, rivolgevano la propri bestialità su se stessi, fino all'estinzione completa. Eh, triste fine per chi non si sa controllare. pensava Paularius, mentre disteso sul letto foderato di morbida pelliccia pubica, era sottoposto come ogni sera, al consueto massaggio delle mille lingue. Per fortuna che su Surakhis, il virus era ben controllato e ristretto alla sola classe dirigente. 



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