sabato 11 ottobre 2014

Mozambico 14: Vita di colonia


Trasporti privati - Maputo




Fashon - Maputo
Direi  che quel che si doveva fare è stato fatto. Possiamo tornare a Maputo. L'aeroporto di Lichinga, due stanzoni sovraffollati di gente che arriva o che torna nella capitale è un po' approssimativo. Qualche gruppo di sudafricani grassissimi, con abbigliamento da grandi cacciatori bianchi, pantaloncino ascellare, magliette mimetiche, cappelli di pelle, forse umana e grandi sacche contenenti fucili da caccia grossa sufficienti ad armare un piccolo esercito. Si vede che si sentono un po' padroni del vapore, anche se una bottiglia di whisky mal confezionata si è rotta nello scaricare le sacche ed ha inondato il resto dei bagagli. Capelli a spazzola  ed anfibi da savana umida. I trofei se li faranno spedire direttamente a casa. Però qui c'è tutto, come negli aeroporti veri, dal controllo passeggeri, anche se è piuttosto sommario, alla bacheca dei souvenir che probabilmente nessuno apre da anni tanto è carica di polvere. C'è anche il sistema per avvolgere le valige di pellicola. Manuale però. Sono due robusti bantù dai crani lucidissimi e dalle canottiere umide. Uno gira la valigia o i pacchi, che sono la stragrande maggioranza, mentre l'altro, con un rotolo di Domopack lo fa su come meglio riesce. Alla fine si ottiene una specie di palla che comunque è anche più facile da spostare in quanto rotola. Molti sono pacchi dei famosi fagioli di Lichinga. Nessuno torna nella capitale senza portarsene a casa una buona scorta. 

Lungo i viali di Maputo
Direi un assoluto presidio slow food, roba da Petrini e salone del gusto, confermano gli estimatori. C'è addirittura un gruppo di giapponesi in vacanza, vecchissimi, devono essere a corto di mete. Una madama si aggira disperatamente alla ricerca di qualche cosa da acquistare, poi opta per una specie di batik polveroso del quale sono misteriosi anche i colori, ma non c'è di meglio. Come sempre, la vituperata Air Mozambique è in perfetto orario e ci scarica nella capitale come meglio non si potrebbe. La casa della madame che ci ospita, l'hotel dove avevamo prenotato scopre di non avere bungalow liberi al nostro arrivo, pare sia comune, ha camere di dimensioni lillipuziane, ma tuttavia c'è il calore di una casa reale che solo i bed & breakfast sanno dare. Dopo lunga trattativa ci fa anche un po' di sconto, non insistiamo anche perché non vorremmo che sbuffando troppo facesse scoppiare i vestiti che la fasciano in modo severo. Ci rimane solo da completare qualche incontro. Vecchie conoscenze da tenere sotto contatto, che non si sa mai, l'Ambasciata e l'Ufficio della Cooperazione, insomma tutte quelle cose necessarie a far girare questa giostra. Il mercato centrale, è decisamente la bella copia degli altri mercati africani, se pur ne conserva lo stile. Le signore bene vengono solo qui, certo non si vanno ad infilarsi nelle baracche della periferia. Fuori un nutrito gruppo di venditori offre iPhone 5 e Samsung Note a poco prezzo, non è chiaro se fanno il pacco del mattone come a Napoli, comunque non è il caso di tentare la sorte. 

Central market - Maputo
Poi si gira ancora un po' per la città, una specie di ultimo saluto, cercando di fare attenzione a non incappare nella famigerata polizia urbana di Maputo, che con le brusche o con indolenza, tenta di cavarti qualche soldo. Di solito, se sei fortunato la aggiusti con l'equivalente di qualche birra. C'è tutta una anedottica molto divertente su queste piccole estorsioni, uno di qua dice che conviene sempre premettere di essere avvocati e di conoscere molto bene la legge mozambicana, poi di allungare al massimo 200 meticais. Noi siamo stati alleggeriti solo un paio di volte, di cui una a piedi di sera, cosa non molto simpatica, l'altra di giorno in macchina che è costata di più perché, avendo il gendarme capito che stavamo andando all'aeroporto, ha cominciato a tirarla alla lunga finché non è stata scucita una certa somma. C'è da dire che forse la nostra macchina non aveva il bollo in regola. Non è molto chiaro. Comunque il brav'uomo ha intascato con noncuranza, si sa che chi tiene famiglia, ha degli obblighi da rispettare e il cenno stanco della mano con cui ci ha fatto andare via era condito con una certa dose di sorriso. Invece la cena con persone importanti al Girassol Indi, ti dà un'altro spaccato di questo paese. Questa è un'oasi di lusso relativo con Spa e saloni di ricevimento dove la Maputo che conta, fa le convention o viene a sposarsi. 

Beauty shop - Maputo
E' tutta una serie di tacchi da vertigine e improbabili mises da sera, condite con capigliature imperiali. I camerieri grassi e nerissimi, come i clienti del resto, sono molto professionali e servono cene piuttosto ricercate. D'altra parte, qui vedi politici e gente di spettacolo, che, ça va sens dire, vuole solo il meglio. Forse è una città che ha dato e dà occasioni a chi è arrivato qui magari per scommessa o per scappare da situazioni compromettenti o pericolose e ci è rimasto per tutta la vita, seminando magari, figli qua e là. Una vita coloniale piuttosto tipica, per alcuni più fortunata, per altri meno, magari dipende soltanto dalla sorte maligna oppure dal pelo sullo stomaco che hai, chissà. Un po' come quel film di Alberto Sordi in cui vendeva armi da queste parti per fare soldi, ma che avrebbe anche potuto avere l'opzione di vendere pompe idrauliche, in fondo da queste parti servono. Cerchi di fare qualche speculazione edilizia, qui sembra che i posti da sogno dalle parti di Pemba o di Bazaruto non manchino, ma poi le villette davanti alla spiaggia solitaria, nessuno ha i soldi per comprarle. Nel week end vai nel bosco a sparare alle lepri e a qualche gazzella e intanto si diventa vecchi senza avere trovato il colpo grosso della vita o forse ti è passato accanto e non hai saputo o voluto riconoscerlo. Non rimane che tornare a casa. Tranquilli, vi terrò informati sull'andamento dei pozzi.


SURVIVAL KIT

Ristorante O EscorpiaoAve 25 September | off Feira Popular, - all'interno della Feira. Piuttosto popolare, ambiente informale e prezzi non esagerati. Cucina portoghese, gamberoni, polpo, pesce, sopas, fejioada. Io ho mangiato un ottimo coniglio stufato.

Braga House - Rua da Resistencia, Maputo - non facile da trovare, dite al tassista :Dietro al nuovo ministero dell'agricoltura. UUn bed &breakfast locale, se volete risparmiare qualche soldo dai carissimi alberghi di Maputo. la signora è molto gentile, tre domestiche provvederanno a coccolarvi. Colazione così così, ma free wifi. Potrete fermarvi a chiacchierare in una casa della media borghesia di Maputo, guardando la televisione in salotto. Camere senza bagno da 1500 M a 3000 con bagno.

Braga house B&B - Maputo

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4 commenti:

cristiana marzocchi ha detto...

Farei man-bassa di tutti quei peperoncini.
Cri

Enrico Bo ha detto...

@Cri - è roba piuttosto forte, ti assicuro, con cui viene fatto il piripiri, salsa micidiale onnipresente in tavola!

Anonimo ha detto...

Encore une bonne tranche d'Afrique qui m'a réjouie mais je ne suis pas sure d'avoir envie d'aller dans ce pays .Je préfère l'Afrique de l'Ouest
Jac.

Enrico Bo ha detto...

@Jac - Tous les pays ont ses parties positives et malereusement aussi quelques choses negatives. C'est bon qu'on rappelle seulement les premières.

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