mercoledì 22 ottobre 2014

Rimpatriate

Ma come è possibile, eravamo ragazzini, ci siamo distratti solo per un attimo e sono passati più di cinquanta anni. Ma che bella banalità Enrico, ma non potevi trovare qualcosa di meglio? Direi proprio di no. Ti ritrovi attorno a un tavolo ed alla fine, nessuno è cambiato da allora, li riconosceresti tra mille, davvero una cosa strana, ma il tempo non si accanisce sui sentimenti, al massimo sfiora la pelle, lasciandovi un tocco vissuto, niente affatto sgradevole, come quelle cose antiche che la patina del tempo rende molto più interessanti, di quando erano state costruite. Anche se alla fine tornano alla mente sempre gli stessi episodi, ma se è così significa che erano stati importanti ed allora ti rimane sempre un senso di piacevolezza, di calore. I ricordi hanno un vantaggio su tutto il resto, in qualunque loro aspetto, la parte meno gradevole, si stempera nell'importanza e viene per così dire messa in minoranza, non si considera più; riemerge invece per contrasto soltanto quanto di bello, di unico, di irripetibile condisce la memoria e dà un senso a quanto sei ora. 

Ah quella scatola da scarpe confezionata come un bel regalo e che poi conteneva una pantegana morta, data così nel bel mezzo della serata danzante di paese, la Pina che urla e scappa via, l'orchestra che si ferma. Che risate! E quella biscia? E le gite in bicicletta a fare il bagno al fiume. Che momenti magici, gli attori del momento si sfumano nel passato, chi c'era? Chissà; che bello, che momenti. Un piacere dolce, una delicata malia che può prendere solo chi era là allora. Forse è proprio questa la parte più bella dell'invecchiare. Potere con calma guardare in tutta quella grande biblioteca che sta alle tue spalle, scegliere un libro a caso, di tanto in tanto e ritrovare subito o appena dopo un attimo, il piacere di averlo già letto e di ricordarne tutte le pagine che ti hanno emozionato. Un tratto comune in cui tu sei comunque protagonista, sia un libro giallo, sia un romanzo d'amore, una guida o un noioso trattato tecnico. Ci sei tu e la tua vita, che ti appartiene. E poi c'è la soddisfazione di essere ancora qui a parlarne e a condividere questo piacere, che non è mica poco. 

Arrivederci amici!


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