|
Lavorazione del bambù |
|
Sdraio di bambù |
La
strada che lascia lo stato Mon e risale a nord verso Taungoo passa attraverso
un’area rurale popolosa e piena di attività che puoi vedere in atto continuamente. Le bancarelle delle venditrici
di
pomelos, sono cariche di frutti
mostruosi, quasi dalle dimensioni di zucche gialloverdi, palle giganti disposte
in ordinate piramidi che la massa dei pellegrini che tornano dalla Golden rock,
acquista volentieri a prezzi di affezione, sia perché dovremmo essere nel pieno
della stagione, sia in quanto questa è una delle zone più rinomate di
produzione. Anche qui i concetti di km
zero ed eccellenze si insinuano nelle menti. E’ la globalizzazione figliolo,
fattene una ragione. Dove c’è materia prima fioriscono le attività. Sulle
colline sono infatti presenti veri e propri boschi di bambù, i cui fusti,
l’umidità del monsone rende grossi e rigogliosi. Il signor Wata per esempio, ha
messo in piedi una attività che coinvolge diversi suoi vicini di casa. Attorno
alla sua capanna, dove vengono portate le grandi canne verdi, appena tagliate,
si formano grandi piramidi dove il bambù rimane per i mesi della stagione secca
a perdere umidità, prima di venire spaccato per il lungo, poi tagliato a misura
e ridotto in strisce e stecche a seconda del bisogno. Poi un altro gruppo di
artigiani provvede a montare, intrecciando, forando, incastrando e legando,
sedie, poltrone, sdraio e letti veri e propri di grande robustezza e comodità,
non disgiunti da un certo stile. L’esposizione è direttamente sulla strada e la
vendita si svolge dal produttore al consumatore diremmo noi.
2 commenti:
Descrivi un mondo ed un popolo ricco di
fantasia,adattabilità e attaccato al lavoro.
Mi pare di capire,un'economia tipicamente familiare,ma che funziona.Apprezzo sempre le tue foto,perfetto corredo di quanto scrivi,ma questo già lo sai...
@Chcchi - Grazie . Effettivamente un'economia rurale a tutti gli effetti, con la calma e la laboriosità orientale, inclusi pregi e ovviamente i difetti.
Posta un commento