Il museo all'aperto di Amerang |
Una raccoglitrice di luppolo a Wolznach |
La campagna bavarese è una delizia di verde e di agricoltura ricca ed ordinata che viene da un medioevo già strutturato e ben organizzato. Piccoli paesi, case che appena capisci essere nuove eppure così simili all'antico che non disturbano, anzi collaborano a mantenere quell'aria di passato ancora presente. Ecco la ragione del gradevole museo all'aperto di Amerang, abitudine nordica classica, che presenta diverse case di campagna della zona, piccole fattorie e relative costruzioni adibite alle diverse attività rurali, come la costruzione delle corde, la lavorazione della lana e del lino assieme al mulino ad acqua con la segheria. In ogni abitazione puntuale esibizione di mobili e attrezzature dell'epoca. Ci vedi anche un sacco di scolaresche in visita ad imparare quale era la situazione di quel passato poi forse non così remoto. Altro sito interessante, il museo del Luppolo di Wolznach, costruito invece ex novo in centro al paesetto, molto moderno sia nel suo esterno che nella chiara esibizione didattica dei contenuti che, accanto ad una ricca documentazione iconografica del passato, mostra tutto sulla coltura e sulla lavorazione di questo vegetale assolutamente essenziale da queste parti, uno dei capisaldi della produzione e del consumo della birra nel mondo.
La piazza del Municipio ad Augsburg |
Poi procedi lungo la Romantische Strasse tra boschi infiniti e fittissimi di conifere, alternati a radure di smeraldo per arrivare ad Augsburg, città libera dell'Impero fin dal 1300, prima di sera. Rimane così il tempo di fare ancora due passi per il centro, pieno di ragazzi apparentemente sereni. Ti dà una buona impressione questo paese, anche se può essere solo una questione di apparenza, però tutto sembra tranquillo e piacevole. Beh, bisogna ricordare che proprio qui, Martin Lutero affisse il suo famoso scritto che diede l'avvio allo scisma. Così si può passare almeno una mattinata a vedere le principali cose notevoli della città, anche se passa un po' in fretta. La bella chiesa di S.Anna con l'interno barocco e le splendide cappelle commissionate dai maggiorenti della città, l'austero Duomo nato sui resti romani e con le vetrate più antiche della Germania, con la curiosa soluzione di far traversare da una strada la navata centrale e lo spettacolare Municipio, un po' l'emblema della città, con la Sala d'oro aperta da pochi anni in cui ammirare le splendenti opere in legno dorato. Tuttavia il luogo forse più interessante della città è la famosa Fuggerei, un intero quartiere costruito e sponsorizzato completamente dalla ricca famiglia di banchieri Fugger all'inizio del 1500. Vuoi che sia stata una astuta mossa di immagine o un reale senso di responsabilità di un gran ricco verso la parte povera della sua città, un obbligo "sociale" insomma, questa realtà rappresenta il primo esempio di edilizia sociale, insomma case popolari per i poveri indigenti (ma solo se cattolici, eheheheh) della città.
All'interno della Fuggerei |
Quasi 150 piccoli appartamenti che venivano dati ai bisognosi all'affitto simbolico di un fiorino, a patto che si comportassero poi da buoni cristiani e dicessero una preghiera al giorno per la famiglia. C'era una vera e propria lista d'attesa a punteggio e man mano che un appartamento si liberava o per la morte dell'affittuario o perché era cessato il suo stato di indigenza, una apposita commissione lo riassegnava a chi ne aveva diritto. Ora la cosa incredibile è che funziona ancora oggi dopo 500 anni esatti allo stesso modo. Gli appartamenti sono stati via via ristrutturati modernamente e sono in generale abitati da anziani con la pensione minima o madri in difficoltà. Insomma una visita che fa riflettere sotto molti punti di vista, ci sarebbe davvero molto da discutere e su molti temi paralleli. Dopo di ché, sgranocchiando un bretzel, si può anche tornare a casa, magari godendosi il percorso molto panoramico che porta fino al Brennero. Io consiglierei una sosta alla splendida Abbazia di Ettal, il trionfo del rococò, che a qualcuno potrà non piacere, ma un capolavoro è un capolavoro e l'interno della basilica è talmente bello da incantare. Poi potrete tornare a casa con un grazie sentito al Museo di Agricoltura del Piemonte e all'amico Piero Fassino, pure mio compagno di scuola e alla sua Italian Wine Travels, esperto di viaggi enogastronomici. Davvero bella questa Baviera.
L'organo della chiesa di Ettel |
SURVIVAL KIT
Museo all'aperto di Amerang - Bauernhausmuseum Amerang des Bezirks Oberbayern - Hopfgarten 2
83123 Amerang - Calcolate un paio d'ore. 4 Euro. Possibilità di visita guidata.
Museo del Luppolo - German Hop Museum -Elsenheimerstraße 2 -85283 Wolnzach - Possibilità di visita guidata anche in italiano. Ingresso 5 E (senior 2,50)
Al mercato di Augsburg |
Ausgburg - Dedicarci almeno un giorno. Le cose più interessanti dopo una passeggiata sulla Maximilianstrasse, sono le chiese, il palazzo del comune (2 euro), il mercato e soprattutto la Fuggerei (un paio d'ore, 4 euro)
Abbazia di Ettal - Sulla Romantische Strasse poco dopo Oberammergau (da vedere se non ci siete già stati, il famoso paese con le facciate delle case dipinte). Il trionfo del rococò, basterà una mezz'ora.
Hotel Augusta -Ludwigstr. 2 - Comodissimo in pieno centro, camere belle e moderne come ci si aspetta in Germania . Colazione ottima e ricca. In offerta si trova attorno ai 120 € la doppia.
Zeughausstube - Innenstadt - St. Ulrich-Dom- Nella zona pedonale, piatti tipici bavaresi, direi non un gran ché. Io ho avuto un anonimo pesce lesso e una buona soupe, poi frittelle di mele con gelato un po' da mensa.
Ebersberger Alm - Ebensberg -In campagna in una bellissima posizione panoramica sulla valle, ampio terrazzo d'estate. Menù tipico bavarese.
Ebersberger Alm - Ebensberg -In campagna in una bellissima posizione panoramica sulla valle, ampio terrazzo d'estate. Menù tipico bavarese.
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2 commenti:
Certo che Tiziana ha proprio l'animo della raccoglitrice, prima il tè, poi il luppolo, poi i funghi .....
raccoglie raccoglie, però a casa non arriva niente. Questa settimana i funghi, ma è arrivata a casa col cestino pieno di ...pigne secche per accendere la stufa!
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