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Boston |
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Uno dei ponti |
Già, se sei un viaggiatore low cost, te la cavi coi motel da desperados, che incontri lungo le strade, ma nelle grandi città, non c'è soluzione accettabile, tutto costa caro come il sangue e trovare una sistemazione che non ti dissangui per la notte rimane problematico. Dunque la soluzione per gli ultimi tre giorni sarà il mio tentativo di provare AirB&B, esperienza di cui vi parlerò a suo tempo, ma in questo passaggio, una vera toccata e fuga, prima dello spostamento aereo che mi porterà alla penultima tappa del viaggio, mi era necessaria una sistemazione po' particolare, ragionevolmente vicina all'aeroporto, visto che il volo è di prima mattina, per poter restituire l'auto. Cerca che ti cerca, pur evitando il centro di Boston che ha prezzi improponibili, ho dovuto mediare e scegliere una soluzione a Charlestown, quartiere ex-zona portuale, al di là del fiume, ma ragionevolmente vicino all'aeroporto. L'area, recuperata da tempo, è costituita da una quantità di vecchie costruzioni in mattoni rossi, che probabilmente erano una serie di magazzini o altre soluzioni commerciali e dedicate alle attività portuali; adesso tutto è stato mutato di destinazione ed ogni palazzo sembra adibito ad uffici o soluzioni abitative, ma appare quasi completamente privo di servizi, per cui non appena cala il buio, hai una sgradevole sensazione di deserto buio, senza punti di riferimento, cosa che per noi europei è spiazzante e genera comunque una vaga inquietudine che ti spingerebbe a richiuderti subito nella tua stanza inattesa che arrivi luce del giorno, ora in cui i vampiri si ritirano nelle loro bare e lasciano spazio alla vita dei mortali.
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Parcheggiatore |
L'albergone che appare più come un ostello per gente giovane, studenti e roba del genere, è strapieno di ragazzotti che vanno e vengono, alla reception pure, una fauna tipica dei luoghi di studio, dove tutto il personale è costituito da studenti che devono lavorare per pagarsi le rette scolastiche, per cui la professionalità se ne va sotto l'uscio (e la buona volontà anche) vista la totale mancanza di interesse con cui vieni preso in considerazione come cliente. I prezzi poi hanno una variabilità impressionante, raddoppiano e triplicano addirittura a secondo del giorno scelto, evidentemente in base ad una richiesta molto variabile. Vedo ad esempio che adesso costa la metà di quanto ho pagato io. Poi bisogna andare a mangiare un boccone, le indicazioni sono vaghe e svogliate, un cenno della mano senza staccare gli occhi dal monitor, sempre che abbiano capito la mia lingua, ma questo, si sa, è un mio problema. Comunque ormai è notte e ci facciamo una bella passeggiata per il quartiere deserto in direzione dell'ex porto nella speranza di trovare un qualsiasi punto dove buttar giù qualche cosa di caldo. Per la verità in riva al mare, su un vecchio molo ecco un locale recuperato da una vecchia struttura, che appare subito come uno di quei posti da fighetti che vanno particolarmente di moda. Infatti la serie di auto parcheggiata nello spazio antistante, non è certo da homeless e la lista di attesa delle cameriere truccate da modelle è di quasi un'oretta. Questo è un altro punto interessante da commentare.
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Grattacielo |
Ho notato che praticamente sempre ed in ogni zona o situazione, sia che ci si trovi nei centri cittadini, che invece si sia in aperta campagna, benché la presenza di bar e ristoranti sia notevole, c'è sempre una notevole coda e se non hai occasione di prenotare, devi sempre accedere al punto di ingresso ad una sorta di lista di attesa, aspettando quindi che si liberi un tavolo. Insomma nei momenti del pranzo o della cena i tavoli sono sempre tutti occupati ed i coperti si rifanno almeno un paio di volte. Questo significa che gli esercizi di ristorazione sono piuttosto inferiori alla richiesta e che questa attività, se non sei un cane incapace, è destinata ad avere sempre un concreto successo, considerato il fatto che tutte le spese di di servizio e di personale (che credo come da noi si aggirino sul 25%, anzi da noi superano anche il 30%) ti vengono caricate a parte nella cosiddetta "mancia volontaria" e le tasse anche. Insomma se emigrate da quelle parti un'attività di ristorazione, a mio parere avrebbe più probabilità di successo di molte altre. Comunque non facciamoci pregare e ordiniamo qualche cosa, che devo dire, dato il tono del locale bisogna considerare valido. Una bisteccona di proporzioni generose, decisamente tenera e gustosa, ma quanto è buona e tenera la carne negli Stati Uniti, saranno pure gli ormoni o quello che vi pare, ma qui i tagli di carne bovina, se sei un carnivoro, ti sanno dare soddisfazione. La bastonata del conto è in linea con le pretese del locale, ma se spendi più di 20 $ in un fast food è giusto che paghi proporzionalmente un piatto di ben altro livello. Non che anche qui non si possa mangiare un hamburger, anche se ad un prezzo adeguato.
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La skyline |
Il truzzo di fianco al nostro tavolo, infatti addenta un panone enorme grondante salse e briciole di carne tritata da ogni parte della bocca che gli marezza il barbone da hipster, dato che non lo tiene come tecnica comanda, coi due mignoli posti sotto la parte inferiore del panone stesso, mentre la gattina mignina che gli pigola dall'altra parte del tavolo, spilucca con degnazione una coppa di gamberetti ed una Ceasar salad. C'è spazio per tutti da queste parti (se hai una carta di credito funzionante naturalmente). La baia, coi ponti illuminati come alberi di Natale è molto suggestiva di notte, ma quando ti devi rifare la strada, percorrendo vie buie e deserte, un po' meno. In realtà è solo una sensazione, non supportata dalla pratica, non si incontra nessuno e raggiunto il nostro covile, ci si butta nel letto in attesa delle 5 del mattino, ora in cui è bene mettersi in marcia per raggiungere l'aeroporto. C'è uno stanzone nell'albergo dove mi dicono di buttare le valigie in deposito, per risparmiare sul biglietto ho deciso infatti di non portarmi bagagli in stiva, capirà. Il tizio semi addormentato, me lo indica con un cenno, nessuna ricevuta, o qui son tutti onesti o tutto funziona naturalmente. All'uscita, un attimo di terrore che mi sveglia del tutto, non c'è più la macchina!!! Rubata? Questo sarebbe una grana che rovinerebbe davvero l'ultima settima del giro, facendo saltare tutti i punti fissi. Per fortuna che si tratta solo di Alzheimer incipiente, in quanto eravamo usciti dall'altro lato dell'hotel e qui le strade sono tutte uguali. Tirato quindi un sospiro di sollievo, si tratta di seguire il navigatore che ha una linea preferenziale per il ritorno al Rental car dove era stata presa la macchina stessa.
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Dal porto |
Tuttavia anche se non sono ancora le sei di mattina, il traffico è notevole e la serie di strade e le molteplici corsie che si incrociano in ogni direzione, mi creano qualche problema, Sbaglio infatti l'ingresso nel parcheggio dell'affitta macchine, che è grande come una città e solo dopo aver chiesto indicazioni ad addetti assonnati ed un lungo giro e rigiro, riesco ad accedere al parcheggio della Dollar. Adesso chissà quanto ci vorrà ad espletare la pratica, poi diranno che l'auto è troppo sporca e ci sarà il sovrapprezzo lavaggio e poi si accorgeranno certamente del paraurti posteriore incrinato e chissà quante discussioni, anche se sono assicurato anche contro la caduta dei meteoriti, mi sa che mi faranno perdere l'aereo, anche se ho un congruo anticipo. Naturalmente prendo la fila sbagliata e mi passano davanti in dieci, finalmente, per ultimo tocca a me, così avranno tempo per maggiori controlli. Il negrone addetto, mi strappa di mano documenti e borsetta del navigatore e mi intima di levarmi dai piedi il più rapidamente possibile, in sostanza avrei potuto riconsegnarla senza ruote. Abbranco i pochi bagagli e via al checkin. Qui altre grane perché ormai devi fare tutto da solo, le hai volute le linee aeree low cost, allora lavora tu, che dobbiamo risparmiare sugli stipendi, ..zzo. Se sono le prime volte non è facilissimo, specialmente se l'incaricata ad aiutare i passeggeri incapaci, e ce ne sono, ce ne sono, lo fa con tale malagrazia da incentivarti al massimo ad apprendere velocemente la materia. Gli aeroporti son tutti uguali comunque e dopo un relativo stop a NewYork eccoci in vista della meta, una giunta al viaggio, messa per contentare la mia gentile consorte e che invece si rivelerà come la vera sorpresa e forse la parte più divertente del viaggio. Un pensiero di mesta comprensione alle hostess della linea aerea che ci ha scarrozzati, tutte superiori alla settantina, decisamente male in arnese, le più vecchie che abbia mai visto, addirittura più di quelle Alitalia!
SURVIVAL KIT
Constitution INN - 150 3rd Ave - Charlestown Navy yard -Boston -2 stelle. Albergo piuttosto vecchio e malandato, dai prezzi molto mutevoli a secondo del giorno di prenotazione. Camera datata (tipo Travelodge) con letti quenn, che mi è costata 175$ (oggi è in offerta a 75 Euro). Servizio svagato e approssimativo. Possibilità di lasciare le valigie in custodia. Free wifi. A circa mezz'ora dall'aeroporto. Quartiere privo di servizi vicini. Non ho comunque trovato in zona a prezzi inferiori. Parcheggio multipiano vicino (10 $/gg).
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Grattacieli |
Pier 6 - 1, 8 str. Boston - Ristorante evidentemente alla moda, piuttosto frequentato, abbiamo aspettato un po' per avere il tavolo. La vista dal piano superiore è splendida sul porto e sullo skyline di Boston, già questo vale il sovrapprezzo. I piatti sono interessanti e ben serviti, molto pesce. Io ho avuto una gran bella ribeye, da 16 oz. molto ben servita e di qualità, il salmone era ottimo, 2 coke e due dolci al cioccolato e alle mele, in porzioni valide. Il conto 100 $ con tasse e mance varie, considerato che che questo è un ristorante che si dichiara di un certo livello, ci sta.
Affitto auto - Ho prenotato tramite Rental car che mi ha proposto la soluzione della Dollar. Il servizio è stato ottimo sotto ogni punto di vista, sia di Rentalcar, che mi ha assistito nella fase di prenotazione, risolvendomi i vari dubbi per le mie richieste particolari, sia da parte di Dollar, veloce nella consegna e nel ritiro, per nulla puntigliosa nei controlli. Ricordatevi di prenotare dall'Italia il navigatore e ricordatevi che funzionerà solo in Usa e non in Canada. Fate comunque la assicurazione accessoria che vi verrà proposta sul posto multi casco che copre tutto. Da e per l'aeroporto al centro del rental, navetta Blue gratuita (10 min). Per 17 giorni, inclusi km illimitati, conducente over 70, navigatore e assicurazione di base il costo per una Hyunday Elantra o similare (c'erano disponibili anche Wv o altre marche a scelta), è stato di 425,41 Euro a cui va aggiunta l'assicurazione suppletiva pagata sul posto di altri 200 $ circa che comprende tutto, franchigie incluse. C'è un surplus per il secondo guidatore, che converrebbe fare. Comunque il modo più economico e comodo di girare gli USA tenendo conto del costo bassissimo della benzina.
Volo Boston-Nashville - Andata con Delta, ritorno con United con stop a New York- Con la sosta state in giro circa 5 ore, ma gli orari sono comodi, all'andata partenza 9:16 arrivo 13:30 - Ritorno 10:15 - 16-26, consente di fare tutto con calma- Costo 198,50 Euro a testa, solo bagaglio a mano, niente in stiva.