martedì 30 gennaio 2018

Usa 35 - Ubriacarsi di musica dal vivo


Il Wildhorse Saloon


Il Johnny Cash Museum
Difficile scegliere il locale dove andare a sentire musica. Mentre passeggi lungo la Broadway, ogni porta sembra buona. La musica fluisce fin sulla strada come un invito gentile, alla fine devi deciderti, il caso ti condurrà verso la porta giusta, intanto mi sa che dovunque vai non sbagli. Stavolta ci tocca il BBKing's dove la specialità è l'R&B. Due gruppi fantastici si alternano. Il primo ha una cantante davvero strepitosa, canta con una grande intensità, con sonorità profonde ed una scala vocale degna di grandi palcoscenici, poi i Red, anche questi esprimenti il più classico dei soul. Che meraviglia! Quasi quasi non sai se concentrarti sul classico pollo fritto e sulle ribs ricoperte di salsa che hai nel piatto o sul ritmo che arriva dal palco. Intanto dai grandi schermi alle pareti si sta concretizzando l'insperato successo dei Titans, dall'altra parte del fiume. I tifosi in maglietta esultano al touch down dei loro beniamini come nei bar di tutto il mondo, ma comunque con una certa moderazione. E' la tipica commistione del tempo libero americano, dove si guarda lo sport, ma anche si mangia,si chiacchier, si sente musica. Il dopo cena ci porta ancora in giro tra un locale e l'altro. Andiamo a bere qualche cosa al The Valentine, ma solo per aver la scusa di ascoltare un gruppo rock di ragazzi molto giovani, tuttavia davvero bravi, tanto per cambiare. Insomma un'altra giornata a tutta musica. Si va a dormire avendo fatto il pieno. 

Il 55th EXile celebration tour
Ne vale pena, ragazzi, intanto prepariamoci per domani. Tanto che siamo qui tanto vale approfittarne. La nuova giornata si apre di nuovo con un bel sole, tempo fresco e frizzantino ma molto piacevole. La mattinata passa tra un giardino e l'altro, godendo del panorama lungo il fiume e a scegliere magliette ricordo. Sul fiume passano chiatte giganti, una in fila all'altra, cariche di sabbia o carbone. Al mattino noti di più gli homeless accampati negli angoli nascosti, il carrello del supermercato pieno delle proprie ricchezze, segno delle contraddizioni di una società opulenta che però include uno strato, evidentemente non così piccolo, di popolazione che non ce la fa a seguire un certo tipo di ritmi. In fondo alla Broadway ci sono i locali più vecchi, che fanno soprattutto il country classico, come il Second Fiddle o il Layla bluegrass o il The stage. Puoi berti una birra al bar di Acme, altro locale tradizionale, mi raccomando anche qui lasciare fuori coltelli e pistole. Prima della serata clou, già prenotata dall'Italia, che concluderà in bellezza la nostra toccata e fuga a Nashville, abbiamo il pomeriggio pieno e quindi non si resiste, conviene passarlo tutto di nuovo al Wildhorse Saloon, per un'altra indigestione di country line dance, questa volta la maestra è una pacioccona dai lombi debordanti, ma ha buon ritmo e insegna un paio di balli piuttosto facili che riempiono la pista in un attimo. 

Ryan Adams - The Exile
Poi comincia il concerto degli Exile, che hanno scelto questo locale per far partire il loro celebration tour, che festeggia addirittura i 55 anni di carriera del gruppo, una sorta di Pooh del Tennessy, sembra arcinota a vedere le decine di fans, anche piuttosto attempate che si sbraccia per farsi i selfie di fianco a questi settantenni ben portati, mentre sullo schermo sfilano le loro foto storiche degli anni sessanta, dove vedi ragazzotti capelluti, con zazzere a mezza schiena, nel pieno dei momenti sesso droga e rock& roll, a cui avresti, allora dato pochi anni di vita. Invece eccoli qui questi anziani con barbette bianche e giacche con le  frange che picchiano ancora di gusto sulla batteria e pedalano sui distorsori di chitarre elettriche che hanno raccontato la nostra giovinezza. Ad onta di una vita apparentemente sregolata, ce l'hanno fatta, a differenza di altri, per carità, morti giovani e anche malamente. In effetti il mestiere si vede e si sente. Un'ora di revival seguito da continui boati di un pubblico di appassionati. Poi altro ballo e altri gruppi di contorno, uno più bravo dell'altro. Una zona del locale è riservata ad un incongruo gruppo di cinesi, che compresi della situazione si sono bardati completamente in linea con la situazione, Stetson bianco in testa, stivali operati ai piedi, cinturoni con fibbie con le corna e frange che pendono dalle maniche. 

L'ingresso del Wildhorse Saloon
Tutto quanto fa spettacolo, tanto che la magnifica bistecca, anche questa, perfettamente in linea col sound, va giù che neanche tene accorgi. Intanto mi fermo a chiacchierare col barman, che appena sente che sono italiano, non mi molla più. Ovviamente è di origine campana e ha trascorso le ultime vacanze proprio da noi, rimanendo folgorato da Pompei e da Roma e da Pisa. Ne parla con occhi sognanti e già programma il ritorno, tra qualche anno naturalmente quando le finanze glielo permetteranno, vorrebbe continuare ad inebriarsi della nostra bellezza, arcinota per la verità, Firenze, venezia e tutti gli altri toponimi che gli americani pronunciano masticandoli con accento impastato di zuccheroso desiderio, che spesso tendiamo a sottovalutare. Il fatto è che pochi, in questo ricchissimo paese se la possono permettere. Ce ne andiamo perché abbiamo i tempi contati e come si dice, il turista non ha tempo da perdere. Dispiace lasciare questa musica strepitosa, ma altra musica ed altri spettacoli incombono. Insomma un'altra giornata campale da finire in bellezza. Quindi mano al telefonino e chiamiamo il nostro Uber che la strada è lunga per arrivare fino al Grand Ole Opry, che si svolge a una ventina di chilometri fuori città.

Uno dei più famosi country singer del Tennessy

SURVIVAL KIT
Al The Valentine
BBKing's Blues Club - 152, 2nd Ave North - Proprio a fianco del WHS. Altro locale storico, sportbar dove si può mangiare ed ascoltare musica dal vivo di grande qualità. Noi abbiamo avuto un rack da 8 ribs in salsa dolce, pollo fritto, 2 coke, con due dolci, tutto mangiabile per 60 $. Specializzato in R&B, sul palco si esibiscono a rotazione gruppi davvero fantastici. Una visita è consigliatissima.

The Valentine - 312 Broadway - Bar tradizionale per giovani con gruppi di musica rock. Puoi passare la serata sentendo musica con una coca da 1,5$. Atmosfera giovane.

Il General Jackson




Altro locale storico
Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

lunedì 29 gennaio 2018

Usa 34 - Il Wildhorse Saloon


Negozi in centro

Stivali
Tutto il centro cittadino di Nashville è un susseguirsi di locali, bar e ristoranti da cui esce musica in continuazione, Gruppi e cantanti singoli si alternano e si scambiano tra un locale e l'altro, sembra una continua gara a chi è più bravo. I turisti sono molti, non c'è che dire e invadono continuamente tutto le strade della downtown, entrando ed uscendo da un posto per poi, inevitabilmente infilarsi in quello successivo. Ma la nostra tappa d'obbligo è un altro dei templi cittadini il Wildhorse saloon,  sulla seconda avenue nord. Questo è un vero e proprio locale storico per gli amatori del country e della line dance. Si tratta di un amplissimo spazio con pista da ballo davanti al palcoscenico e tre piani dove sono distribuiti i tavoli, dove puoi bere o mangiare, oltre che ascoltare musica e ballare. I gruppi si alternano di ora in ora alle lezioni di ballo. Inutile dire che la mia appassionata accompagnatrice non stava più nella pelle e quando la maestra ha cominciato a segnare il tempo per insegnare una coreografia, anche se molto, molto base, d'altra parte il pubblico di aficionados era molto vario e ricco di principianti se pur volenterosi, avanti tutti in pista a scatenare la voglia di step, shuffle, stomp e tutto l'armamentario di questo tipo di esercizio coreutico. 

Country line dance
La maestra si dà da fare come di solito avviene in questi frangenti e  galvanizza il suo pubblico costituito soprattutto da appassionate e dopo una mezz'oretta di spiegazioni dà libero sfogo alla musica. Al termine della lezione, non possiamo fare a meno di farci avanti per vantare la nostra provenienza, cosa che lascia stupitissima la tizia, da un lato disponibilissima a fare foto ricordo, dall'altra lasciandoci nell'incertezza, tra gridolini di meraviglia e occhioni sgranati, se abbia veramente capito dove sta l'Italia e come mai siamo arrivati lì. In realtà l'ho fatta cadere un po' dall'alto, vantando la mia ballerina come proveniente da una delle più importanti scuole italiane e che arrivavamo qui proprio per assistere, come si dice sul luogo del delitto, alle lezioni di cotanta maestra. Sapete che, anche per mestiere cerco di raccontare al meglio la favola del lupo con la massima credibilità, nella fattispecie non ho capito bene se ho fatto breccia nella ragazzotta o se le manifestazioni di stupita approvazione facessero più parte di un obbligo contrattuale verso la clientela. Comunque sia al ritorno successivo, ci ha salutato ancora con grande calore, bestie rare provenienti da lontano in mezzo ad una massa di locali arrivati giustappunto dall'Arkansas o dagli altri stati viciniori. 

La maestra
Anche la cameriera pacioccona ci ha preso subito in simpatia e non appena le abbiamo finite, ci porta altre due coke, niente paura ne abbiamo diritto, anche qui è l'happy hour ragazzi e vivere costa la metà. Subito dopo i Cumberlands, ricoprono la folla festante di ritmo e cadenze tradizionali, voci roche ed accordi snodati, musicisti davvero bravi, puoi comprendere facilmente la voglia di ballare che circola nella sala. Intanto tra i tavoli si alternano piattoni classici di hamburger o ribs di maiale e salsa barbecue, che altro non si deve mangiare se vuoi rimanere in tema anche psicologico. Puoi tranquillamente passartene il pomeriggio fino alla chiusura, prima di uscire per le strade piene di gente che passeggia prima di tornartene a casa. L'autista che ci  riporta a casa è un etiope arrivato nella terra delle opportunità da non molto, mussulmano ma con moglie cristiana e chiaramente entusiasta di quanto gli sta offrendo il paese. Trova del tutto naturale, lui che fa di certo fatica a mettere insieme 2000 $ al mese, il fatto che mandare un figlio all'università qui costi oltre 100.000 dollari, gli sembra tutto sommato un ottimo investimento sul futuro e mi pare lo trovi assolutamente congruo. Forse è anche questa la forza dirompente del paese, la voglia e la determinazione di fare delle forze nuove che vi arrivano, disposte a tutto per andare avanti, soprattutto quandosi voltano a guardare quello che hanno lasciato indietro. 

La cascata di caramelle
Anche al motel scassato dove risiediamo, l'indiano gestore che arriva dall'Andrah Pradesch e anche lui ne deve aver viste di ogni colore, sembra dello stesso parere, ormai felicemente annidato in una sorta di un suo microhabitat in cui si sopravvive in tranquillità, chissà se felicemente detentore di green card o se essendo ancora un dreamer da sistemare. Meglio non andare a fondo. La sensazione è che dappertutto ci sia sempre una area grigia in cui c'è spazio per tutti, se non ci si agita troppo. La mattina dopo i vari locali sono ancora nella fase preparatoria, si fanno le pulizie e si dispongono le sedie per gli spettacoli del pomeriggio. Per le strade ragazzi con chitarre a tracolla vanno da un luogo all'altro, forse a fare qualche audizione, forse a farsi conoscere o a provare per la sera. Ti fermi davanti a qualche negozio di dolciumi a vedere lo spettacolo dei colori dei classici dolcetti americani, le mele stregate, i torroni, le centinaia di tipi di caramelle coloratissime che sono esposte in centinaia di contenitori traboccanti, sembra che piovano dall'alto come nel classico Candy Crash Saga, capisci facilmente come quel gioco possa essere stato ideato solo in questo paese. Intanto nella città e in tutto il centro c'è un fermento nuovo accanto a quello perenne della musica. Appena dall'altra parte del fiume, oltre il ponte pedonale, si erge il gigantesco stadio del football americano, lo sport per eccellenza da queste parti e questa sera, c'è il partitone attesissimo da tutti in città. La squadra locale dei Titans affronterà i rivali storici dei Colts di Indianapolis e gli spettatori arrivano a frotte, famigliole e gruppi di tifosi con tanto di magliette, bardati di tutto punto e pronti al tifo infernale. 

Il grattacielo Batman
All'angolo delle strade capannelli di bagarini offrono biglietti per la partita, mi pare di capire che non c'è niente sotto i 100$. Comunque il movimento continuerà fino al pomeriggio, momento in cui comincerà la partita stessa, io cercherò di vederla in qualche sportbar, pieno di tifosi, ma per la verità non così accaniti come i nostri. Intanto ti puoi fare una bella passeggiata lungo il fiume sostando sulle panchine del giardino, essendo una bella giornata soleggiata a guardare il grande battello a ruota che lo discende lentamente, poi proprio davanti allo stadio suona le sirene, compie un ampio giro e risale nuovamente la corrente col suo carico di turisti in cerca di emozioni di altri tempi. In mezzo al giardino proprio dietro i magazzini ed i retri dei vari locali, dove i camion scaricano le ingenti quantità di birra necessarie alla serata, una ricostruzione del forte creato sulla sponda del fiume dai primi arrivati e che poi ha costituito l'inizio della città. Dietro sulla collinetta, le moderne costruzione del campidoglio cittadino, la sede della governance politica del Tennessy, ancora prati verdi e parchi che portano fin fuori città. Alle tue spalle il centro dominato dal curioso grattacielo denominato Batman per la sua silhouette particolare. Intanto sta per scendere il buio, la musica ed i primi accordi cominciano ad uscire dalle porte dei locali. Andiamo a sceglierci quello dove passeremo la serata, privilegiando di certo uno di quelli che sulla porta scrivono con chiarezza Vietato l'ingresso con coltelli, pistole ed armi in genere.

Lo stadio dei Titans


SURVIVAL KIT
I Cumberland al Wildhorse Saloon
Wildhorse Saloon - 2nd Av. North . - Il locale storico della danza country in città. Aperto tutti i giorni dalle 5 alle 11. Ci si può fermare senza limiti, anche solo bevendo qualche cosa al bar. Una coca 7$. Si può mangiare. Noi abbiamo avuto 2 hamburger, 2 coke e due dolci al cioccolato, accettabili, per 50$, considerato che ti godi 5/6 ore di spettacolo è un costo accettabilissimo. Se non c'è qualche spettacolo particolare, si alternano gruppi per circa tre quarti d'ora ad altrettanto spazio dedicato alle lezioni di Line dance, con una maestra che spiega ed insegna un paio di balli alla volta. Poi si balla per una mezz'oretta, così avanti fino alla fine alternando. Noi ci siamo stati due volte, nella seconda delle quali c'era un concerto di una famosa band che cominciava da lì il tour celebrativo. Per gli amatori del genere e anche per tutti gli altri un luogo da non perdere assolutamente.





Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

sabato 27 gennaio 2018

Usa 33 - Sbarcare a Nashville


Nashville downtown

Nashville
A questo punto bisogna confessare che questo viaggio ha avuto una serie di motivazioni particolari. Intanto era un chiodo piantato in gola che stava lì da anni, il "foliage", il Canada della costa est, il New England e compagnia bella. Poi la motivazione finale che ha condotto alla sua realizzazione, e cioè, quella di festeggiare in maniera degna i 45 anni che la mia gentile signora ha dovuto passare nella acquiescente sopportazione di questo losco e spesso insopportabile figuro. Insomma una sorta di viaggio di nozze della memoria a parziale compensazione non solo dovuta, ma un vero e proprio premio alla resilienza ed un invito esplicito a continuare così, per un numero spero imprecisato di anni. Io giocoforza ho dovuto approfittare della riscossione del premio, accodandomi, anche per non lasciarla andare da sola, ben s'intenda.Tuttavia vero premio non sarebbe stato senza questa giunta finale, una sorta di ciliegina per completare la torta all'americana, di quelle alte venti centimetri e completamente ricoperte di uno stretto strato di panna, che doveva anche appagare, finalmente una delle passioni della mia consorte. Si è trattato di una scappata nel regno assoluto del country, questa fetta inscindibile dell'America profonda, della etichetta specifica della provincia americana, del sound che identifica un paese nel suo insieme, la città di Nashville, che rappresenta in fondo il vero cuore della musica di questo paese. 

Collezione di strumentistorici
Qui si è sviluppato tutto dagli inizi, qui si è creata la vera industria musicale americana, che ha raccolto le radici jazz, che arrivavano dal sud, mescolandole alla musica popolare delle campagne per creare quel substrato country, da cui poi si sono staccate tutte le varie costole che hanno condizionato di fatto la musica del mondo intero nel XX secolo, dal rock, al pop, all'R&B e a tutti i succedanei odierni. Qui puoi vedere e toccare con mano la storia di tutto questo, ascoltando in ogni angolo, in ogni locale questa musica, in tutte le sue forme, insomma una total immersion in un mondo molto particolare che però riesce a coinvolgere anche i non appassionati. Devo dire che avevo preparato questo premio specificamente per mia moglie e invece ne sono rimasto completamente accalappiato ed invischiato io stesso. Ma procediamo con ordine nel racconto di questa tre giorni di note libere. Intanto la scelta della sistemazione notturna non si è rivelata felicissima, in quanto, sì economica, ma praticamente fuori città cosa che ci costringerà ad utilizzare sempre dei taxi per spostarci. Tutto questo ha reso necessario intraprendere l'esperienza di Uber, che, mi dispiace molto per la categoria dei tassisti, si è rivelata un'ottima soluzione salva portafogli, con costi ridotti alla metà, se non a un quarto quando lo si utilizza in car pooling, sollevandoti poi dall'obbligo della famigerata mancia obbligatoria e dall'uso del contante. Ti sposti di certo più a cuor leggero, se devi cacciare 7 od 8 dollari che non se te ne puppano 25 a botta. 

Vestiti di scena di Snow e Frizzell
I nostri amici autisti, lo fanno tutti come secondo o terzo lavoro, che anche qui, terra apparentemente ricca, devi fare tre lavori per non prendere neanche uno stipendio accettabile per campare e coprire le spese di una famiglia.Molti tuttavia lo trovano accettabile e lo considerano un'opportunità che forse non avrebbero avuto nella loro terra di origine. In particolare quelli che sono immigrati da poco, slavi, etiopi, africani in generale, chissà se regolari o meno, qui nel melting pot è impossibile distinguere, ma anche la signora americanissima che mi ha portato per prima in centro, ha confessato che lo faceva per comprare i regali di Natale alle quattro figlie, dai 7 ai 20 anni, maritononpervenuto, capirà, un budget di almeno 7/800 dollari fuori delle previsioni ed ecco che Stefanie la cicciotta si scarrozza di domenica i turisti sulla sua utilitaria. Certo gli autisti Uber neanche qui sono molto ben visti dai colleghi taxisti, ma per adesso non li menano per lo meno e come ho notato, fuori dai locali pubblici rappresentano di certo oltre la metà delle corse. Ma veniamo alla città in cui trascorreremo questi tre giorni, anzi queste tre notti, perché la musica significa andare a letto tardi e passare da un locale all'altro o anche semplicemente passarci accanto fermandoti ad ascoltare, rapito dal sound che invade le strade. Bisogna subito dire che la città o meglio il Downtown, la parte dove si concentra tutto l'interesse, è davvero piccola, cinque o sei block per altrettanti, che si possono girare sempre tranquillamente a piedi senza problemi. 

La Bonneville 62
Qui sono concentrati tutti i locali ed i bar dove invariabilmente si fa musica, qui ci sono uno dopo l'altro tutti i negozi che offrono ogni sorta di gadget legati alla musica stessa, dal marchandising tipico sull'argomento, dai gruppi alla storia musicale del paese, all'ambaradan dell'abbigliamento, stivali, giubbotti, cinture e ogni altro che ricordi l'ambientazione country, oltre ai manifesti e a tuttto quanto riguarda i singoli cantanti famosi. Molti sono anche i luoghi della memoria che raccolgono oggettistica degli idoli più famosi, veri e propri musei dove gli appassionati possono guardare in sconsolata ammirazione i memorabilia dei loro eroi, vestiti di scena, strumenti e soprattutto foto d'epoca. Ma il tempio imperdibile è il Country Music Hall of Fame, un museo della musica che racchiude tutto il possibile su questo argomento dagli inizi del secolo scorso ai giorni nostri. Strepitosi i filmati di inizio 900 con lo svilupparsi della musica nera, dalle prime forme di jazz all'honky tonky, seguite dall'epopea country e dei suoi osannatissimi idoli, di cui sono raccontate le vite personali ed i successi, attraverso filmati, serie di vestiti e strumenti utilizzati nei vari concerti. E' una saga continua, da Loretta Lynn a Johnny Cash, Dolly Parton o Jennings, per non parlare di tutto quanto è nato dal country per sviluppare poi i suoi cloni musicali che hanno influenzato il mondo, da Elvis a Bob Dylan, che anch'essi, in questa città hanno cominciato le loro strade. 

Country line dance
Le cose raccolte e presentate con grande spettacolarità nelle molte sale sono davvero la summa della musica americana, oltre 200.000 registrazioni, 30.000 filmati anche d'epoca, mezzo milione di foto, centinaia di strumenti e migliaia di abiti appartenuti ai vari cantanti, dal Black suit di Cash, al tuxedo di Reeves, al Golden rocket di Snow, al vestito da cocktail di Patsy Cline, tutta roba che fanno brillare gli occhi agli amatori e ai fans di tutto il mondo. Ma i pezzi forti sono le auto storiche come la Cadillac d'oro del 60 di Elvis, la Bonneville 62 di Pierce e la Pontiac Trans Am 80 di Reed, davanti alle quali si formano capannelli di ammiratori estasiati. A parte comunque l'oggettistica, bisogna dire che ascoltare e vedere pezzi storici originali della musica che è stata comunque alla base di tutta l'evoluzione musicale moderna, ha il suo fascino e fanno della visita di questo luogo un momento imprescindibile, se sei in città. Ma noi siamo qui soprattutto per la musica legata alla country line dance e quindi dopo aver girellato a lungo per negozi che offrono stivali di ogni genere addirittura con offerte compri 3 paghi 1, come se chi compra avesse sei piedi, teniamo d'occhio l'orario di apertura di  un altro dei luoghi topici della città: il Wild Horse Saloon, dove la musica live comincia alle alle 5 di pomeriggio e continua no stop fino a notte inoltrata, che per gli americani significano le 11, ora in cui i benpensanti ronfano già di brutto. Forza si aprano le danze!

La Pontiac di Reed

SURVIVAL KIT

Country Music Hall of Fame and Museum  - 222, 5th Ave. South -  Ingresso 25,95 (senior 23,95). Il più famoso museo della musica in America. Dedicategli almeno un paio di orette, ma anche di più se vi fermate a godervi un po' di musica e di filmati storici dei più famosi cantanti americani. Vale sicuramente il biglietto anche se non siete superappassionati. Con sovrapprezzo potete anche visitare gli storici Studios dell'RCA.

American Best Value Inn - 2403 Brick Church Pike - Classico motel standard. L'indirizzo indica Downtown, in realtà questo motel piuttosto attempato è su una delle grandi vie di uscita e periferiche della città e vi obbligherà al taxi per arrivare incentro. Camere non molto grandi che avrebbero bisogno di una ripassata con letti queen a 80 $ con colazione. Gestori indiani e gentili e disposti a chiacchierare, anche se non sono molto informati.

Gli Award


La Harley di Whitley
Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

venerdì 26 gennaio 2018

Usa 32 - Boston, secondo impatto


Boston


Uno dei ponti
Già, se sei un viaggiatore low cost, te la cavi coi motel da desperados, che incontri lungo le strade, ma nelle grandi città, non c'è soluzione accettabile, tutto costa caro come il sangue e trovare una sistemazione che non ti dissangui per la notte rimane problematico. Dunque la soluzione per gli ultimi tre giorni sarà il mio tentativo di provare AirB&B, esperienza di cui vi parlerò a suo tempo, ma in questo passaggio, una vera toccata e fuga, prima dello spostamento aereo che mi porterà alla penultima tappa del viaggio, mi era necessaria una sistemazione po' particolare, ragionevolmente vicina all'aeroporto, visto che il volo è di prima mattina, per poter restituire l'auto. Cerca che ti cerca, pur evitando il centro di Boston che ha prezzi improponibili, ho dovuto mediare e scegliere una soluzione a Charlestown, quartiere ex-zona portuale, al di là del fiume, ma ragionevolmente vicino all'aeroporto. L'area, recuperata da tempo, è costituita da una quantità di vecchie costruzioni in mattoni rossi, che probabilmente erano una serie di magazzini o altre soluzioni commerciali e dedicate alle attività portuali; adesso tutto è stato mutato di destinazione ed ogni palazzo sembra adibito ad uffici o soluzioni abitative, ma appare quasi completamente privo di servizi, per cui non appena cala il buio, hai una sgradevole sensazione di deserto buio, senza punti di riferimento, cosa che per noi europei è spiazzante e genera comunque una vaga inquietudine che ti spingerebbe a richiuderti subito nella tua stanza inattesa che arrivi luce del giorno, ora in cui i vampiri si ritirano nelle loro bare e lasciano spazio alla vita dei mortali.

Parcheggiatore
L'albergone che appare più come un ostello per gente giovane, studenti e roba del genere, è strapieno di ragazzotti che vanno e vengono, alla reception pure, una fauna tipica dei luoghi di studio, dove tutto il personale è costituito da studenti che devono lavorare per pagarsi le rette scolastiche, per cui la professionalità se ne va sotto l'uscio (e la buona volontà anche) vista la totale mancanza di interesse con cui vieni preso in considerazione come cliente. I prezzi poi hanno una variabilità impressionante, raddoppiano e triplicano addirittura a secondo del giorno scelto, evidentemente in base ad una richiesta molto variabile. Vedo ad esempio che adesso costa la metà di quanto ho pagato io. Poi bisogna andare a mangiare un boccone, le indicazioni sono vaghe e svogliate, un cenno della mano senza staccare gli occhi dal monitor, sempre che abbiano capito la mia lingua, ma questo, si sa, è un mio problema. Comunque ormai è notte e ci facciamo una bella passeggiata per il quartiere deserto in direzione dell'ex porto nella speranza di trovare un qualsiasi punto dove buttar giù qualche cosa di caldo. Per la verità in riva al mare, su un vecchio molo ecco un locale recuperato da una vecchia struttura, che appare subito come uno di quei posti da fighetti che vanno particolarmente di moda. Infatti la serie di auto parcheggiata nello spazio antistante, non è certo da homeless e la lista di attesa delle cameriere truccate da modelle è di quasi un'oretta. Questo è un altro punto interessante da commentare.


Grattacielo
Ho notato che praticamente sempre ed in ogni zona o situazione, sia che ci si trovi nei centri cittadini, che invece si sia in aperta campagna, benché la presenza di bar e ristoranti sia notevole, c'è sempre una notevole coda e se non hai occasione di prenotare, devi sempre accedere al punto di ingresso ad una sorta di lista di attesa, aspettando quindi che si liberi un tavolo. Insomma nei momenti del pranzo o della cena i tavoli sono sempre tutti occupati ed i coperti si rifanno almeno un paio di volte. Questo significa che gli esercizi di ristorazione sono piuttosto inferiori alla richiesta e che questa attività, se non sei un cane incapace, è destinata ad avere sempre un concreto successo, considerato il fatto che tutte le spese di di servizio e di personale (che credo come da noi si aggirino sul 25%, anzi da noi superano anche il 30%) ti vengono caricate a parte nella cosiddetta "mancia volontaria" e le tasse anche. Insomma se emigrate da quelle parti un'attività di ristorazione, a mio parere avrebbe più probabilità di successo di molte altre. Comunque non facciamoci pregare e ordiniamo qualche cosa, che devo dire, dato il tono del locale bisogna considerare valido. Una bisteccona di proporzioni generose, decisamente tenera e gustosa, ma quanto è buona e tenera la carne negli Stati Uniti, saranno pure gli ormoni o quello che vi pare, ma qui i tagli di carne bovina, se sei un carnivoro, ti sanno dare soddisfazione. La bastonata del conto è in linea con le pretese del locale, ma se spendi più di 20 $ in un fast food è giusto che paghi proporzionalmente un piatto di ben altro livello. Non che anche qui non si possa mangiare un hamburger, anche se ad un prezzo adeguato.

La skyline
Il truzzo di fianco al nostro tavolo, infatti addenta un panone enorme grondante salse e briciole di carne tritata da ogni parte della bocca che gli marezza il barbone da hipster, dato che non lo tiene come tecnica comanda, coi due mignoli posti sotto la parte inferiore del panone stesso, mentre la gattina mignina che gli pigola dall'altra parte del tavolo, spilucca con degnazione una coppa di gamberetti ed una Ceasar salad. C'è spazio per tutti da queste parti (se hai una carta di credito funzionante naturalmente). La baia, coi ponti illuminati come alberi di Natale è molto suggestiva di notte, ma quando ti devi rifare la strada, percorrendo vie buie e deserte, un po' meno. In realtà è solo una sensazione, non supportata dalla pratica, non si incontra nessuno e raggiunto il nostro covile, ci si butta nel letto in attesa delle 5 del mattino, ora in cui è bene mettersi in marcia per raggiungere l'aeroporto. C'è uno stanzone nell'albergo dove mi dicono di buttare le valigie in deposito, per risparmiare sul biglietto ho deciso infatti di non portarmi bagagli in stiva, capirà. Il tizio semi addormentato, me lo indica con un cenno, nessuna ricevuta, o qui son tutti onesti o tutto funziona naturalmente. All'uscita, un attimo di terrore che mi sveglia del tutto, non c'è più la macchina!!! Rubata? Questo sarebbe una grana che rovinerebbe davvero l'ultima settima del giro, facendo saltare tutti i punti fissi. Per fortuna che si tratta solo di Alzheimer incipiente, in quanto eravamo usciti dall'altro lato dell'hotel e qui le strade sono tutte uguali. Tirato quindi un sospiro di sollievo, si tratta di seguire il navigatore che ha una linea preferenziale per il ritorno al Rental car dove era stata presa la macchina stessa.


Dal porto
Tuttavia anche se non sono ancora le sei di mattina, il traffico è notevole e la serie di strade e le molteplici corsie che si incrociano in ogni direzione, mi creano qualche problema, Sbaglio infatti l'ingresso nel parcheggio dell'affitta macchine, che è grande come una città e solo dopo aver chiesto indicazioni ad addetti assonnati ed un lungo giro e rigiro, riesco ad accedere al parcheggio della Dollar. Adesso chissà quanto ci vorrà ad espletare la pratica, poi diranno che l'auto è troppo sporca e ci sarà il sovrapprezzo lavaggio e poi si accorgeranno certamente del paraurti posteriore incrinato e chissà quante discussioni, anche se sono assicurato anche contro la caduta dei meteoriti, mi sa che mi faranno perdere l'aereo, anche se ho un congruo anticipo. Naturalmente prendo la fila sbagliata e mi passano davanti in dieci, finalmente, per ultimo tocca a me, così avranno tempo per maggiori controlli. Il negrone addetto, mi strappa di mano documenti e borsetta del navigatore e mi intima di levarmi dai piedi il più rapidamente possibile, in sostanza avrei potuto riconsegnarla senza ruote. Abbranco i pochi bagagli e via al checkin. Qui altre grane perché ormai devi fare tutto da solo, le hai volute le linee aeree low cost, allora lavora tu, che dobbiamo risparmiare sugli stipendi, ..zzo. Se sono le prime volte non è facilissimo, specialmente se l'incaricata ad aiutare i passeggeri incapaci, e ce ne sono, ce ne sono, lo fa con tale malagrazia da incentivarti al massimo ad apprendere velocemente la materia. Gli aeroporti son tutti uguali comunque e dopo un relativo stop a NewYork eccoci in vista della meta, una giunta al viaggio, messa per contentare la mia gentile consorte e che invece si rivelerà come la vera sorpresa e forse la parte più divertente del viaggio. Un pensiero di mesta comprensione alle hostess della linea aerea che ci ha scarrozzati, tutte superiori alla settantina, decisamente male in arnese, le più vecchie che abbia mai visto, addirittura più di quelle Alitalia!

SURVIVAL KIT


Constitution INN - 150 3rd Ave - Charlestown Navy yard -Boston -2 stelle. Albergo piuttosto vecchio e malandato, dai prezzi molto mutevoli a secondo del giorno di prenotazione. Camera datata (tipo Travelodge) con letti quenn, che mi è costata 175$ (oggi è in offerta a 75 Euro). Servizio svagato e approssimativo. Possibilità di lasciare le valigie in custodia. Free wifi. A circa mezz'ora dall'aeroporto. Quartiere privo di servizi vicini. Non ho comunque trovato in zona a prezzi inferiori. Parcheggio multipiano vicino (10 $/gg).

Grattacieli
Pier 6 - 1, 8 str. Boston - Ristorante evidentemente alla moda, piuttosto frequentato, abbiamo aspettato un po' per avere il tavolo. La vista dal piano superiore è splendida sul porto e sullo skyline di Boston, già questo vale il sovrapprezzo. I piatti sono interessanti e ben serviti, molto pesce. Io ho avuto una gran bella ribeye, da 16 oz. molto ben servita e di qualità, il salmone era ottimo, 2 coke e due dolci al cioccolato e alle mele, in porzioni valide. Il conto 100 $ con tasse e mance varie, considerato che che questo è un ristorante che si dichiara di un certo livello, ci sta.

Affitto auto - Ho prenotato tramite Rental car che mi ha proposto la soluzione della Dollar. Il servizio è stato ottimo sotto ogni punto di vista, sia di Rentalcar, che mi ha assistito nella fase di prenotazione, risolvendomi i vari dubbi per le mie richieste particolari, sia da parte di Dollar, veloce nella consegna e nel ritiro, per nulla puntigliosa nei controlli. Ricordatevi di prenotare dall'Italia il navigatore e ricordatevi che funzionerà solo in Usa e non in Canada. Fate comunque la assicurazione accessoria che vi verrà proposta sul posto multi casco che copre tutto. Da e per l'aeroporto al centro del rental, navetta Blue gratuita (10 min). Per 17 giorni, inclusi km illimitati, conducente over 70, navigatore e assicurazione di base il costo per una Hyunday Elantra o similare (c'erano disponibili anche Wv o altre marche a scelta), è stato di 425,41 Euro a cui va aggiunta l'assicurazione suppletiva pagata sul posto di altri 200 $ circa che comprende tutto, franchigie incluse. C'è un surplus per il secondo guidatore, che converrebbe fare. Comunque il modo più economico e comodo di girare gli USA tenendo conto del costo bassissimo della benzina.

Volo Boston-Nashville - Andata con Delta, ritorno con United con stop a New York- Con la sosta state in giro circa 5 ore, ma gli orari sono comodi, all'andata partenza 9:16 arrivo 13:30 - Ritorno  10:15 - 16-26, consente di fare tutto con calma- Costo 198,50 Euro a testa, solo bagaglio a mano, niente in stiva. 






Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!