Plymouth centro |
Nel cimitero |
I muffin al mirtillo del motel sono particolarmente buoni, anche se di supermercato, come si dice, ma tant'è bisogna contentarsi di quello che trovi e l'indiano della reception si racconta volentieri appena rileva che tu conosci il suo paese e addirittura sei stato dalle sue parti. Questi Gujarati hanno un sorriso che illumina il viso quando chiacchierano del loro paese, che indubbiamente la distanza fa riaffiorare nella loro mente come il luogo più piacevole della terra, un paradiso perduto da coccolare nei meandri segreti della propria mente, quando lo scoramento dell'esule ti prende più forte. Credo che rimanga sempre uno status negativo, quello dell'emigrante, qualunque siano le motivazioni che ti costringono a lasciare la tua terra. Diverso è l'approccio del viaggiatore curioso che comunque sa che in ogni caso potrà tornare nel luogo dove si sta meglio al mondo, casa propria. E qui, lasciato il nostro Capo Merluzzo o Cape Cod che dir si voglia, chissà la motivazione di questo nome, non ho trovato spiegazioni ancora, siamo proprio nel punto topico di una delle più grandi migrazioni della storia. Poco dopo aver traversato i ponti che ti portano al di là del capo, arrivi alla città dove la storia impone, anzi la leggenda, in quanto nulla è storicamente acclarato, dove approdò il Mayflower ed i Padri Pellegrine nel 1620, posero per la prima volta il piede sul suolo americano segnando l'inizio della conquista della nazione che oggi domina il mondo, anche se altre zone di Cap Cod, vorrebbero attribuirsi questa primazia.
Main street |
La cittadina campa ovviamente su questo e quindi il giro obbligato passa per i vari luoghi topici dello sbarco a quanto ancora si può vedere che risalga all'epoca. Sono pur sempre quattro secoli, i primordi della storia per questo paese. Un grande giardino antistante il mare contiene un monumento a forma di porticato neoclassico a protezione del famoso sasso indicato come punto di appoggio del primo piede europeo sbarcato quaggiù, la cosiddetta Plymouth rock, assediata da scolaresche vocianti. Le gite scolastiche sono esattamente le stesse in tutte le parti del mondo, non ci sono dubbi, così mi assicura per esperienza la professoressa che mi accompagna, forse in estremo oriente viaggiano più ordinatamente tenendosi per mano due a due, ma l'ordine e la disciplina sono sempre inversamente proporzionali al grado di libertà politiche del paese, almeno questo mi pare. Niente da fare invece per la copia del vascello che dovrebbe essere alla fonda nel porto. In questo periodo è in restauro lontano da qui. Il visitor centre con annesso negozietto di souvenir è ospitato in due baracche di legno sedicenti d'epoca. Bisogna dire che un po' dappertutto ho trovato i souvenir turistici americani così brutti ed improbabili da superare in kitch qualunque altro concorrente di ogni parte del mondo. E' ovvio che questo genere di merchandising ha caratteristiche comuni di rara bruttezza, ma tuttavia c'è una certa scalarità nei vari paesi, anche se alla fine è tutta robaccia fatta nel sud est asiatico, ma qui mi sembra che, pur vantando origini comuni, si tenda a toccare vette che difficilmente si raggiungono altrove.
Una casa museo |
Io ovviamente sono di parte, ma mi sembra che l'area del subcontinente indiano abbia una sua più specifica originalità e riesca, per lo meno di poco ad allontanarsi da questa classifica. Comunque la cittadina è molto visitata, proprio per questa sua specificità e l'aria che respiri nelle vie della collinetta centrale dove, lungo la Main street si allineano le case più antiche, con molti negozietti di "antiques", ha un suo fascino d'antan che vale la visita, in particolare l'antico cimitero dietro la chiesa monumentale in pietra della piazzetta centrale. La serie di lapidi grigie del 1600 si allineano in cima alla collina segnandone la conquista definitiva per lo meno in questo giro di secoli. Siamo oramai non lontano da Boston ed il territorio è decisamente più antropizzato anche se non si può notare come la presenza di boschi e di verde sia sempre ricca e sparsa, dando la sensazione di una vita di campagna che presenta certo una forte pendolarizzazione lavorativa, ma che garantisce comunque a molti quella vita da cartolina del telefilm americano tipico con casetta, giardino, cane e barbecue del weekend. Il traffico rimane comunque molto intenso anche perché qui gli spazi sono sempre piuttosto dilatati e senza macchina sei un uomo morto. Intanto ad una osservazione generale, dopo altre due settimane lungo le strade del New England e oltre 6000 chilometri percorsi, devo notare che almeno il 50% delle auto circolanti sono di marca giapponese o coreana, poi vengono le le tre majiors statunitensi e poca roba rimane per gli europei.
Raccolta dei Cranberries |
Qualche Volvo e un po' di tedesche, ma niente francesi e con mio grande dispiacere, in tutto il mio itinerario ho visto solo due 500, una Maserati e due Ferrari, un po' poco per l'amico Marchionne accidenti. Francesi ed altri non pervenuti. Speriamo nell'operazione Alfa comunque. Intanto completo l'operazione di accerchiamento alla città con uno stop ad una conclamata e nota fattoria produttrice del famoso cranberry (Vaccinium macrocarpum A.,Ossicocco o mirtillo rossoamericano), una bacca rossa che cresce in grandi campi coltivati di bassi arbusti e che ha moltissima attinenza, posto che benché non sia la stessa cosa, anche se con molte similarità, è molto vicino al nostrano gratacü (che però è Rosa canina L.) o con il sudafricano rooibos (redbush: Aspalathus linearis). Qui in un ambiente molto country come si conviene alla fuffa bioorganic ecc, si possono vedere i campi di produzione e poi le varie fasi di lavorazione della preziosa e miracolosa bacca e ovviamente degustarne l'infuso prima di acquistarne a peso d'oro qualcuno della varia serie di prodotti derivati. Poi, tanto per avere un'idea ho fatto anche una sosta in uno dei più famosi mall della zona, quello di Wrantham ad una ottantina di chilometri ad ovest di Boston. Ve lo sconsiglio decisamente a meno che non vi interessi il folclore locale tipico di tutti questi templi dell'acquisto e assolutamente uguale a quelli italiani, con le comitive in pullman che vengono qui a trascorrere la giornata a guardare negozi.
Monumento all'immigrato (quello buono,bianco) |
Una sorta di outlet alla Serravalle Scrivia dove legioni di cittadini vengono a passare il tempo con in mano gelati monumentali o altre cose similari, non per niente è sabato, facendo il giro delle centinaia di negozi delle griffe più o meno note, dove regalano ovviamente elefanti o struzzi che normalmente costerebbero un milione, ma a metà prezzo. Molti si strappano di mano le scarpe di note griffe prodotte in Vietnam o le magliette cucite in Bangla Desh per non rimanere senza, proprio sul più bello, Tranquilli che adesso Trumpo vi sistema lui, comunque è una bella lotta da vedere. In ogni caso se però vuoi la maglietta di Irving dei Celtic Boston devi cacciare 110 $ fissi e 130 per quella di Larry Bird, non c'è outlet che tenga, Capirà, bisognerà pure pagargli le royalties! La folla, comunque, se ne va carica di pacchi e felice per la bella giornata trascorsa. In fondo al colossale parcheggio, fanno la fila pullman di cinesi chiassosi che tentano di stipare i pacchi nel bagagliaio e altri di negrone con cofane ricciolute che devono per forza avere dei sedili di dimensioni maggiorate. Chissà se nel ritorno tentano di vendergli le pentole. Intanto noi facciamo vela definitivamente per Boston. Non è stato facile trovare un albergo a prezzi umani e quello, comunque fuori dal centro, scelto per disperazione è una vera schifezza, oltre tutto in un'area apparentemente isolata ed inquietante priva di servizi che ci obbliga a fare un discreto itinerario pedestre per trovare un boccone da buttare giù. Vedremo di fare meglio al ritorno.
L'antico cimitero sulla collina |
SURVIVAL KIT
Campi di cranberry |
Plymouth - Cittadina turistica dove la tradizione colloca lo sbarco dei padri pellegrini. Molti i luoghi storici da vedere. Al Visitor centre nel giardino vicino alla Plymouth rock vi daranno una piantina con tutti i punti topici della città che merita comunque un giro in Main street a piedi per vedere la chiesa, le molte case storiche (inclusa la più antica del 1640 e quella di Jabez Howland, l'unica certamente abitata da uno dei pellegrini dello sbarco famoso, la ricostruzione dell'antico mulino, il monumento ai Forefhaters il museo e il lungomare, dove potrete vedere, sempre che il restauro sia terminato, la copia a grandezza naturale del Mayflower. Calcolate che se non siete veri appassionati, una mezza giornata è più che sufficiente. Dal porto molto popolari sono anche le uscite in barca per vedere le balene al largo. Pare che siano garantite. Fuori città il luogo più gettonato è la Plimoth Plantation, parco tematico dove sono stati ricostruiti con precisione certosina un villaggio dei nativi Wampanoag e quello dei coloni inglesi del XVII secolo, con annessa cena al tacchino ripieno per non farsi mancare nulla.
Fattorie del Cranberry - Flax pond Farm - Carver, Ma - Ce ne sono molte e vi lascerò il piacere di scegliere quella che vi piace di più. Molte offrono visite guidate e pare sia interessante soprattutto il periodo della raccolta, con fiere varie, tipicamente americane, con tanto di crostate al cranberry, nella zona di Taunton, a Whareham, Nantuket e Cap Cod, zone dove la raccolta avviene col sistema dei frutti galleggianti, molto fascinosa a vedersi.
Mall di Wrentham Village premium outlet - Solo se siete appassionati del genere. La roba è piuttosto brutta e gli affaroni conclamati sono più teorici che reali.
La Flax pond farm |
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