lunedì 15 luglio 2013

Cronache di Surakhis 56: Un pianeta OGM Free.

La grande sala in cui Paularius passava la maggior parte della giornata concentrandosi sulla situazione sempre più confusa, era immersa nella penombra. L'impianto stereosensoriale diffondeva in tutto l'ambiente suoni e profumi. Le Happy Farts, il complesso più noto della galassia, stava eseguendo The smell of silence, il loro brano più famoso, sinuosità sibilanti, che avvolgevano l'aria mentre il sottofondo ritmato degli scoppiettii di una sonorità antica ed allo stesso tempo molto new-newage, sgranava l'aria, ottundendo la sensibilità delle narici. I sensibilissimi bassi dell'impianto odoroso, poi emettevano le caratteristiche note dei flauti da culo, per alcuni fastidiose, ma apprezzate dai più; gli apparati sensoriali degli abitanti di Surakhis erano ormai avvezzi alla cappa emanata dalle Colline Odorose che, avvolgendo tutto il pianeta, apparivano del tutto normali, anzi erano diventate una caratteristica specifica di quel mondo, che molti turisti trovavano addirittura irresistibile. Era una fase strana, quella che stavano attraversando. L'imperatore, inseguito dalle polizie galattiche di tutte le galassie, passava da un satellite periferico all'altro rilasciando dichiarazioni di universale bontà, pur ritenendosi un perseguitato politico e benediceva le folle di ammiratrici che andavano ad osannarlo appena arrivava nei vari spazioporti. Gandianamente vestito di un saio bianco e ciabatte da penitente, si accoppiava subito con qualcuna delle rappresentanti del gruppo di accoglienza più avvenenti, poi se ne andava con un sorriso stanco negli occhi antichi, mentre la folla lo acclamava a comando. Appena si ritirava nelle salette copulatorie, i presenti passavano subito ad incassare il gettone di presenza, che però si faceva sempre ogni volta un po' più magro. 

I quasi mille anni gli pesavano, nonostante tutti gli impianti artificiali che avevano sostituito gran parte del suo corpo, anche se i quattro peni di cui si era dotato faceva ancora egregiamente il loro lavoro. Anche per lui era un momento difficile, ma si capiva che stava preparando la grande riscossa, pur se da ogni parte i Persecutores non gli davano tregua, come una muta di cani feroci ad artigliargli le chiappe flaccide, ogni giorno ne trovavano una nuova; non era difficile d'altra parte, visti gli anni in cui era stato al potere. Aveva lasciato sul pianeta un gruppo di fedelissimi a mantenere le posizioni e questi si agitavano in ogni direzione per confondere le acque, già di per sé agitate dallo stato di perenne crisi economica. In effetti il pianeta era allo stremo. Ma il nuovo decreto sul lavoro, su cui tutti puntavano sembrava poter dare un po' di respiro all'economia esangue. Da un lato le aziende minerarie si erano impegnate ad assumere chiunque si fosse presentato ai cancelli, dall'altra i lavoratori si impegnavano a loro volta ad accettare il cosiddetto stipendio negativo, cioè a consegnare al datore di lavoro una somma pattuita da regolari contratti nazionali per ogni giornata lavorata. Le tasse le avrebbero poi potute pagare con comode rateazioni. Tuttavia questo rallentamento del cash flow per le casse dello stato doveva essere compensato in qualche modo, così si erano ideati una serie speciale di bond sottesi dalla cartolarizzazione degli organi di ogni cittadino del pianeta, che avrebbero potuto essere prelevati in qualunque momento a seconda della richiesta del mercato galattico, molto vivace in verità su queste commodities. 

Nel caso di organi non doppi o vitali, il donatore, sottoscrittore forzato del prestito, veniva direttamente soppresso all'espianto, per non gravare oltre sul sistema sanitario, che comunque, essendo completamente omeopatico, non poteva garantire una rimanenza in vita di maggiore entità. D'altra parte se si volevano risolvere i problemi, anche le masse dovevano pur concedere qualche piccolo sacrificio. La cosa, sul piano teorico sembrava funzionare, salvo i consueti moti di piazza, agitati dai soliti, sempre scontenti che avrebbero protestato anche se avessero distribuito gratuitamente i buoni per le serate da bordello, benefit riservati solo alle classi dirigenti. Qualcuno brandiva gli enunciati di credenze ormai desuete, dicendo che non era giusto pagare per lavorare, altri si opponevano agli espianti dicendosi invece favorevoli al passaggio del debito e delle obbligazioni ai figli ed ai nipoti. Non ce n'era uno d'accordo con l'altro. Solo su una cosa si era trovata un perfetto consenso. Era infatti appena passato un ulteriore decreto che vietava su tutta la superficie del pianeta la coltivazione di Organi Geneticamente Modificati. Ogni pene o testicolo doveva essere prelevato direttamente alla fonte e senza anestesia, come prevedeva il rituale antico, guai a pensare di riprodurli separatamente come la tecnica moderna avrebbe consentito. Tutti gli abitanti del pianeta erano ferocemente contrari a queste novità assurde e forse pericolose e i politici si erano subito accodati per non perdere il consenso delle masse. 

Il principio di Precauzione dominava direttamente su ogni altra considerazione e non era ammissibile far crescere organi indipendentemente dal prelevato, che avrebbero potuto inquinare senza rimedio ogni prostituta sacra del pianeta e la politica, sempre attenta alla salute pubblica, non poteva certamente assumersi queste responsabilità in palese contrasto con il consenso del Popolo Sovrano. Il ministero dell' omeopatia (unica forma di cura consentita da secoli) e  quello dei Fiori di Bach, che accoppiavano la somministrazione di acqua di fonte alle sedute auditive di fughe per organo, metodi tra l'altro, che avevano risanato i bilanci della sanità planetaria, riducendo quasi a zero la spesa farmacologica e in tempi più lunghi anche il numero dei malati, avevano nella colonna delle spese solo più la voce delle tangenti varie da somministrare ai vari rappresentanti dei dodici enti della macchina governativa che a cascata si occupavano della sanità. Però il pianeta poteva ormai dirsi completamente bio-organico e la gente di questo era molto contenta. Tutte le mense, scolastiche, ospedaliere e di ogni luogo di lavoro erano fornite al 100% di cibi totalmente biologici composti dalla lavorazione con metodo antico degli escrementi degli stessi cittadini utenti, prelevati alla fonte a chilometri zero. Si poteva finalmente dire che ognuno mangiava direttamente quello che produceva. Tutti erano contenti anche perché si sa che le cose che ti produci da solo sono le migliori. Per il governo si prevedeva lunga vita e Paularius, poteva spegnere lo stereo e andare tranquillamente al bordello per passare una serata elegante, oltretutto, il giorno prima avevano cambiato la quindicina.


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